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“Una fiaba per la scuola”: a Cuceglio la solidarietà si scrive in rima

L’iniziativa di Patty Li Vecchi torna con una seconda edizione: fiabe donate per sostenere la scuola primaria e le famiglie in difficoltà

“Una fiaba per la scuola”

“Una fiaba per la scuola”: a Cuceglio la solidarietà si scrive in rima

Una penna, una rima, un gesto concreto. A Cuceglio, la scrittrice Patty Li Vecchi – classe 1968, autrice prolifica e spirito profondamente civico – rilancia il suo progetto “Una fiaba per la scuola”, nato lo scorso anno quasi per caso ma cresciuto con forza e consapevolezza. L’obiettivo resta lo stesso: sostenere la scuola primaria del paese e le famiglie degli alunni, attraverso la pubblicazione collettiva di fiabe scritte da autori solidali.

Nel 2023, grazie al primo volume “Petali di cuore”, sono stati raccolti 260 euro, poi interamente devoluti per l’acquisto di materiale didattico. Un piccolo gruzzolo dal grande valore simbolico, che ha dato il via a una vera e propria mobilitazione culturale. Tutto era partito da un post su Facebook, ricorda l’autrice: «Nel giro di pochi giorni avevo ricevuto oltre 220 mail da persone entusiaste di contribuire con una storia o una poesia per bambini. È stato un segnale chiaro: la cultura può davvero essere uno strumento di aiuto».

Ora è in cantiere la seconda edizione, con uscita prevista per il 1° giugno. Le regole sono semplici: ogni autore potrà inviare fino a due fiabe in rima, con tema libero ma adatto ai bambini. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti – scrittori affermati o alle prime armi, insegnanti, appassionati. C’è tempo fino al 30 aprile per aderire, scrivendo all’indirizzo mail pattylivecchi68@virgilio.it.

Raccolta fondi

Il ricavato del libro sarà interamente devoluto alla scuola, con versamenti bimestrali, per contribuire concretamente alle necessità scolastiche: dai quaderni ai libri, fino ai computer, sempre più indispensabili ma spesso inaccessibili per le famiglie in difficoltà.

“Una fiaba per la scuola” è più di un progetto letterario, è un esempio di solidarietà culturale dal basso, capace di trasformare la scrittura in un’azione collettiva e concreta. In un momento in cui le disuguaglianze educative crescono, anche nei piccoli centri, l’iniziativa dimostra che si può fare rete, con poco, ma con cuore.

A Cuceglio si raccontano fiabe, sì – ma per cambiare la realtà. E lo si fa parola dopo parola, pagina dopo pagina, verso dopo verso.

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