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10 Aprile 2025 - 17:10
Silvio Magliano, presidente del gruppo Lista Civica Cirio Presidente – Piemonte Moderato e Liberale
Stazioni da disegnare, talpe da far partire e una brand identity da costruire. La Linea 2 della metropolitana di Torino prosegue la sua corsa verso il futuro – ma solo in direzione sud. Durante la seconda seduta congiunta delle Commissioni Trasporti di Comune e Regione, il presidente di Infra.To, Bernardino Chiaia, ha snocciolato il cronoprogramma dei prossimi mesi: monitoraggi ambientali e strutturali in estate, gara di progettazione architettonica delle stazioni in partenza a breve e cantieri pesanti nel 2026. Il tutto con l’obiettivo di arrivare a Porta Nuova entro il 2032, e – se arriveranno i 450 milioni mancanti – spingersi fino al Politecnico, guadagnando sei mesi sui tempi previsti.
Ma dalla direzione nord – quella che dovrebbe portare a San Mauro – nessun segnale. Nessuna menzione. Nessuna speranza. Dopo gli accenni timidi dello scorso novembre, oggi quella prospettiva sembra sparita dai radar.
«Siamo in trattativa molto avanzata con RFI per l’esproprio dei terreni di Rebaudengo, dove sorgeranno capolinea e deposito, e attendiamo che la Città ci rilasci le aree del trincerone – ha spiegato Chiaia –. I lavori civili inizieranno nel primo trimestre 2026, e i primi cantieri fondamentali saranno l’area di immersione della talpa e l’attacco del deposito treni» ha proseguito, confermando che la fine dei lavori resta fissata a fine 2032.
Il progetto, che nei giorni scorsi è stato illustrato anche al ministro Matteo Salvini durante la sua visita torinese, punta ora al completamento della tratta Rebaudengo-Porta Nuova-Politecnico, con uno stanziamento atteso di 450 milioni di euro entro il 2029. Ma non solo: serviranno altri 25 milioni per progettare il tratto fino ad Anselmetti e, soprattutto, ben 2,5 miliardi per realizzarlo.
E San Mauro?
Neppure una parola. Nessun accenno, nessun impegno. Come se l’ipotesi di portare la metro nel quadrante nord-est della città – quello da sempre meno servito e più congestionato – fosse stata definitivamente archiviata.
Una rimozione che non è passata inosservata, anzi ha acceso la polemica politica. A prendere posizione con forza è Silvio Magliano, presidente del gruppo Lista Civica Cirio Presidente – Piemonte Moderato e Liberale.
“È ormai evidente: la Metro 2 a San Mauro non si farà. Ancora una volta l’area nord-est di Torino viene colpevolmente dimenticata quando si tratta di investimenti in infrastrutture e servizi pubblici”.
Magliano parla apertamente di “errore strategico gravissimo”, che si somma alle scelte discutibili già viste con la linea 8 e la linea 57 del GTT, e sottolinea con amarezza come “due anni fa le Amministrazioni comunali del territorio avevano dato disponibilità a reperire fondi per completare il progetto di fattibilità tecnico-economica”, senza che questo abbia portato a nulla.
“La metro a San Mauro non è un capriccio, è una necessità. Lo è per i cittadini, per le aziende, per le attività commerciali, per l’ambiente. Continuerò a battermi con chiunque abbia a cuore lo sviluppo dell’area, senza steccati ideologici”, promette Magliano.
Il tema, in effetti, è centrale. Parliamo di oltre 140mila residenti, di un territorio con vocazione produttiva e commerciale, ancora pesantemente penalizzato da collegamenti inefficienti, traffico asfissiante e una mobilità che definire sostenibile è quantomeno azzardato. Se la metro rappresenta una delle leve principali per il rilancio della città e della regione, lasciare indietro una fetta così vasta di popolazione sembra un paradosso difficile da giustificare.
Mentre l’assessore regionale Enrico Bussalino ribadisce che “la linea 2 è un’opera strategica per tutto il Piemonte”, e quello comunale all’Urbanistica, Paolo Mazzoleni, afferma che “l’obiettivo è prolungarla fino al Politecnico prima che si debba smontare la talpa”, nessuno sembra voler più pronunciare il nome San Mauro.
Eppure, sarebbe bastato poco: un impegno, una visione, un segnale. Invece, ancora una volta, il nord-est di Torino resta al buio. In tutti i sensi.
DAL SITO DI INFRA.TO
La linea 2 con la sua configurazione a “Y”, collegherà 32 stazioni attraverso un percorso complessivo di 27 km, suddiviso in tre tratte principali: una centrale di 16 km che prevede 23 stazioni, partendo da quella di Rebaudengo a quella di Anselmetti; un prolungamento sud, che da quest’ultima stazione conduce fino ad Orbassano collegando 5 stazioni attraverso un percorso di 6 km; un prolungamento nord della stessa lunghezza che con 4 fermate permette di raggiungere Pescarito/S. Mauro.
L’infrastruttura contribuirà a rafforzare i collegamenti tra i principali poli della città, tra cui lo stabilimento FCA di Mirafiori, i poli universitari del Campus Einaudi e del Politecnico di Torino, il centro della città e l’ospedale Giovanni Bosco. La linea 2 si integrerà al servizio di trasporto pubblico esistente grazie a tre punti di interscambio, nella Stazione Zappata e nella stazione Rebaudengo si collegherà al Sistema Ferroviario Metropolitano mentre nella Stazione Porta Nuova, polo intermodale d’eccellenza, intercetterà la linea 1 della metropolitana. Sono inoltre previsti quattro parcheggi di interscambio con mezzi pubblici e privati che contribuiranno a migliorare l’intermodalità del sistema di trasporto presso le stazioni di Orbassano, Anselmetti, San Mauro e Rebaudengo. Per quel che concerne l’interscambio bici-metro, esso sarà perseguito localizzando in prossimità delle fermate, parcheggi bici e stazioni di bike-sharing e prevedendo anche aree riparate e sicure per la sosta lunga nelle principali fermate della linea, in modo da favorire l’utilizzo della bici da parte dei pendolari e/o dai residenti più lontani dal tracciato della metro.
Video del tracciato e della Progettazione Definitiva della stazione “Bologna” | Guarda
Il progetto preliminare della linea 2 è stato finanziato con il Decreto Sblocca Italia che prevedeva 90 mln da destinare per la realizzazione del prolungamento Ovest della linea 1 e 10 mln per la progettazione preliminare della linea 2.
Nel mese di Dicembre 2017 il Comune di Torino ha affidato mediante gara l’incarico per la redazione del progetto preliminare della tratta centrale della linea 2 della metropolitana e lo Studio di Fattibilità per le estensioni a Nord e a Sud.
Nel mese di Maggio 2019 è stato consegnato alla Città il progetto di fattibilità tecnico ed economica della tratta centrale e nel mese di giugno quello dei prolungamenti verso Orbassano a Sud e san mauro a Nord.
Con la Legge n. 160 (Legge Finanziaria) del 27 dicembre 2019, il Governo ha finanziato 828 milioni di euro la progettazione definitiva della tratta “Rebaudengo-Politecnico” e la realizzazione della tratta funzionale “Rebaudengo-Novara” comprensiva del materiale rotabile.
Il 4 febbraio 2020 la giunta comunale di Torino ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica.
Il 17 Novembre 2020 la Città di Torino ha affidato l’incarico della progettazione definitiva della linea 1 ad Infra.To, società in house specializzata nella progettazione, costruzione e gestione di infrastrutture di trasporto. La delibera di affidamento è stata approvata dalla Giunta comunale e riguarda l’intero tracciato di 28 chilometri da San Mauro a Orbassano, con 32 stazioni, depositi e parcheggi di interscambio.
Nel mese di Gennaio 2021 è stato siglato il contratto di affidamento della progettazione da parte della CIttà di Torino nei confronti di Infra.To
Nel mese di Dicembre 2021 Infra.To ha consegnato alla Città di Torino il Progetto Definitivo per la Valutazione di Impatto Ambientale.
A Gennaio 2022 Infra.To ha consegnato alla Città di Torino il Progetto Definitivo del I Lotto mentre la consegna del II Lotto è stata effettuata nel mese di Marzo.
Il 20 Aprile 2022, con Decreto Interministeriale MIMS/MEF n.97, sono stati stanziati ulteriori 1.000 Mln di euro.
Nel corso del 2022 e del 2023 si sono svolte le attività relative alla Conferenza dei Servizi per acquisire pareri e autorizzazioni dagli enti preposti.
Il 21 novembre 2023, con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, il Prof. Ing. Bernardino Chiaia è stato nominato Commissario Straordinario.
A dicembre 2023 il RUP della Città di Torino ha emesso la validazione definitiva del Progetto. Il Progetto è stato poi inviato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per verifiche e approvazione.
A seguito del “caro materiale” che ha comportato un aumento dei costi di realizzazione dell’opera (+36%), il Governo ha chiesto al Commissario una rimodulazione della stessa secondo criteri predefiniti per bandire le prime gare di realizzazione della “Metro 2”. Il 28 giugno 2024 la rimodulazione dell’opera viene approvata.
Il 2 Luglio 2024 viene bandita la prima gara per le attività di supporto al Commissario per il “project management” relativo alla scelta del sistema e dei treni, nonché alla realizzazione delle opere civili della tratta “Rebaudengo-Porta Nuova” .
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