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Dai sacrifici della guerra alla curiosità per l’intelligenza artificiale: la vita incredibile della centenaria di Torrazza

Giovedì 3 aprile la signora Maria ha festeggiato un traguardo straordinario: i suoi 100 anni

Torrazza

La signora Maria ha festeggiato un traguardo straordinario: i suoi 100 anni.

Nella casa in cui ha trascorso gran parte della sua vita, circondata dall’affetto dei suoi cari, la signora Maria ha recentemente festeggiato un traguardo straordinario: il suo centesimo compleanno. Una vita lunga e intensa, segnata da sacrifici, momenti di gioia e una forza d’animo incredibile che ancora oggi la contraddistingue.  

Nata il 3 aprile 1925 a Torrazza Piemonte, ha condiviso la sua infanzia con una sorella, che purtroppo non c’è più, e un fratello, più piccolo di 14 anni, che era il coccolone della famiglia. Insieme hanno costruito ricordi preziosi, legati da un forte affetto familiare. 

 

Maria e il sindaco Massimo Rozzino

Cresciuta in una famiglia modesta, i suoi genitori lavoravano nelle fornaci, una tradizione che caratterizza Torrazza, nota per la produzione di mattoni. Nonostante le umili origini, Maria ha costruito una vita ricca di esperienze significative, molte delle quali segnate da una grande determinazione. 

Maria ha vissuto un’epoca di profondi cambiamenti. Fin da giovane, si è trovata a dover affrontare le difficoltà della guerra e della povertà, ma la sua determinazione le ha permesso di costruire una vita ricca di esperienze e di affetti. Non si è mai sposata né ha avuto figli, ma ha sempre dedicato il suo tempo alla famiglia e alla comunità. 

Era una donna indipendente e operosa, un capitolo fondamentale della sua vita è stato il lavoro alla Superga, una delle fabbriche più famose per la produzione delle scarpe. Maria ha iniziato a lavorare lì a 14 anni, dedicandosi completamente a quel lavoro fino al 1975, quando è andata in pensione. 

Ogni giorno, affrontava il lungo viaggio da Torrazza a Torino, percorrendo anche a piedi il tratto più difficile, quando il ponte di Chivasso crollò. In quel periodo, Maria e i suoi compagni di lavoro attraversavano il fiume seguendo un percorso alternativo di scalette e treni, spesso costretti a viaggiare in piedi a causa della folla. Un altro ricordo che conserva con affetto è il giorno della Liberazione, quando tornò a piedi da Torino con i suoi coetanei, fermandosi nei rifugi temporanei, ma festeggiando la fine della guerra con canti e balli: “Ci sembrava di non arrivare mai, ma non importava, eravamo felici. Quando finalmente arrivammo, ci abbracciammo tutti, piangendo di gioia,” dice lei. “Quel giorno sembrava che il mondo intero fosse cambiato, era come rinascere,” aggiunge.  

Maria non ha mai dimenticato la paura della guerra, ricordando con angoscia le sirene che annunciavano il pericolo e costringevano la gente a rifugiarsi nei sotterranei per sfuggire ai bombardamenti. Questi momenti segnano indelebilmente la sua memoria, ma oggi, alla soglia dei 100 anni, è una persona che guarda il mondo con ottimismo, cercando sempre il lato positivo, anche nei momenti più difficili. In questi cento anni, Maria ha visto e vissuto tantissimo.  

La sua curiosità non ha limiti: si tiene sempre aggiornata, seguendo le trasmissioni televisive più popolari e cercando di capire anche argomenti complessi come l’intelligenza artificiale. Le piace leggere libri di spessore, e sebbene la vista non sia più quella di un tempo, ha sempre amato dedicarsi alla lettura di opere come Guerra e Pace, dimostrando una passione per la cultura che non ha mai abbandonato: “Anche se la vista non è più quella di una volta, i libri sono sempre stati la mia compagnia. Non c’è niente che mi piace di più che perdermi nelle loro pagine,” dice lei. 

Inoltre, Maria è un’appassionata di cucina e giardinaggio, ma ciò che la rende davvero unica è il suo amore per la vita attiva. Non solo si occupa da sola della sua casa, ma ha anche un hobby piuttosto singolare: taglia la legna con la motosega. Nonostante gli incoraggiamenti a non farlo, lei continua a farlo con entusiasmo, dimostrando una determinazione che fa invidia.  

La signora Maria non si è mai lasciata scoraggiare dal passare degli anni. A 40 anni ha preso la patente e, con la sua Fiat 126 verde smeraldo, ha percorso per 45 anni le strade. Ha smesso di guidare solo a 85 anni, consapevole che era arrivato il momento di mettere da parte questa passione, ma è rimasta comunque una persona estremamente autonoma e indipendente. 

Oggi, a 100 anni, Maria continua a ballare, anche se solo alle feste in famiglia. Le sue energie sono incrollabili, ed è sempre pronta a divertirsi con i suoi nipoti, che sono in tutto tre, ma per lei rappresentano il nucleo centrale della sua vita. È sempre una gioia per loro vedere la sua vitalità e la sua capacità di adattarsi, anche alle nuove tecnologie. Non solo sa usare la smart TV, ma è anche un’appassionata di tecnologia, cercando di capire e imparare sempre di più.  

Inoltre, da qualche mese, Maria ha iniziato a scrivere le storie della sua vita, raccontando con passione le esperienze e i ricordi che l’hanno segnata nel corso degli anni. Questa nuova attività la tiene impegnata e le consente di condividere il suo straordinario percorso con le nuove generazioni. 

Giovedì, quando è stato il suo centesimo compleanno, la comunità di Torazza l’ha festeggiata con una splendida sorpresa: il sindaco e i rappresentanti del comune sono venuti a trovarla, portandole una targa di riconoscimento e un omaggio floreale. 

Maria, commossa, ha vissuto una giornata indimenticabile, circondata dall’affetto della sua famiglia e dei suoi concittadini. Una giornata che le ha dimostrato quanto sia amata e rispettata. Maria è un esempio di forza, resilienza e ottimismo.  

La sua vita è una testimonianza di come sia possibile affrontare le difficoltà con il sorriso, di come l’amore per la vita e la curiosità possano tenere vivi anche a 100 anni. Auguri a Maria, la centenaria di Torazza, che continua a insegnarci ogni giorno cosa significa vivere con passione e determinazione. 

 

Maria spegne le sue cento candeline

rappresentanti del comune sono venuti a trovarla, portandole una targa di riconoscimento

Maria e la nipote Cathia

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