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Erterio, l'Alpino più anziano d'Italia: ha compiuto 107 anni

Il 13 febbraio la comunità celebra la memoria: Erterio Pertengo spegne le candeline e la piastrina di Giulio Calvi torna a casa

Brandizzo

 Erterio Pertengo e il Gruppo Alpini 

La memoria storica non è solo un insieme di ricordi, ma un ponte tra passato e presente.

A Brandizzo, questa memoria si è fatta viva attraverso due eventi significativi: il 107° compleanno di Erterio Pertengo, alpino e testimone diretto della Seconda Guerra Mondiale, e la restituzione della piastrina militare di Giulio Calvi, soldato brandizzese di quel conflitto, tornata ai suoi discendenti dopo decenni. Due storie diverse, ma unite dal filo della storia e dal senso di appartenenza a una comunità che non dimentica.

 Erterio Pertengo e il Gruppo Alpini 

Erterio Pertengo: 107 anni tra storia e comunità

Il 13 febbraio Erterio Pertengo ha spento 107 candeline, un traguardo straordinario che lo rende una delle persone più longeve d'Italia. Accanto a lui, come sempre, la moglie Lidia, che con i suoi 102 anni condivide un legame profondo, costruito in oltre ottant’anni di matrimonio. A festeggiare questo momento speciale sono stati i suoi cari, il Gruppo Alpini e l’Amministrazione comunale, che gli hanno dedicato un messaggio affettuoso: "Auguri di buon compleanno al nostro socio Erterio Pertengo per i suoi 107 anni da tutti i soci e dal Comune di Brandizzo."

Nato il 13 febbraio 1918, nel pieno della Prima Guerra Mondiale, Erterio Pertengo, affettuosamente chiamato "Terio" dagli amici, ha attraversato più di un secolo di storia con lucidità e spirito indomito. Chiamato alle armi durante la Seconda Guerra Mondiale, ha prestato servizio come alpino nel Battaglione Susa, combattendo prima sulle Alpi Occidentali contro la Francia, poi nei Balcani, tra Albania e Montenegro. Dopo l’8 settembre 1943, come migliaia di altri soldati italiani, si trovò allo sbando e fece ritorno a Brandizzo, dove ricostruì la propria vita.

Qui sposò Lidia, la donna che lo ha accompagnato per più di otto decenni. Insieme hanno formato una famiglia: nel 1944 nacque la primogenita Marita, seguita nel 1956 da Giuseppe. Oltre alla famiglia, un altro pilastro della vita di Erterio è stato il Gruppo Alpini di Brandizzo, di cui è socio da sempre e anima delle feste.  Ancora oggi, gli alpini ricordano con affetto la celebrazione del 2016, quando, durante il tradizionale pranzo annuale, la comunità festeggiò i 73 anni di matrimonio dei coniugi Pertengo: "Ci ricordiamo con tanto affetto e gratitudine," dicono loro.

Nonostante l’età, Erterio ha sempre conservato una mente brillante e una memoria invidiabile, portando la sua testimonianza di soldato nelle scuole cittadine, dove ha raccontato ai più giovani il sacrificio e il valore della storia vissuta in prima persona.

La piastrina di Giulio Calvi: un pezzo di storia che torna a casa

Se Erterio Pertengo è la testimonianza vivente della storia, il ritrovamento della  dimostra che la memoria, anche quando sembra perduta, può sempre tornare a casa. Durante una cerimonia ufficiale presso il Palazzo Municipale, l’Amministrazione comunale e il Gruppo Alpini di Brandizzo hanno riconsegnato ai suoi discendenti un reperto carico di significato: la piastrina militare di Giulio Calvi, soldato brandizzese della Seconda Guerra Mondiale.

La piastrina è stata rinvenuta sulle montagne trentine da Claudio Moltini, membro del gruppo di ricerca Aviation Archaeology Trentino Alto Adige, che si occupa di recuperare oggetti appartenuti ai soldati della Seconda Guerra Mondiale. Custodita dal presidente del gruppo, Paolo Parolari, è rimasta in attesa di trovare la famiglia del militare. Grazie all’impegno di Angelo Bevere e alla collaborazione con gli Alpini di Brandizzo, dopo oltre un anno di ricerche, è finalmente tornata nella sua città.

Chi era Giulio Calvi?

Nato ad Asti il 3 novembre 1912, Giulio Calvi era residente a Brandizzo e lavorava come mugnaio. Prestò servizio nell’Esercito Italiano a partire dal 1934 nel 53° Reggimento Fanteria. Richiamato alle armi durante la guerra, fu assegnato al V Reggimento Artiglieria d’Armata, partendo per il fronte il 15 gennaio 1941. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, rimase in servizio fino al 26 aprile 1945, per poi essere congedato il 30 aprile dello stesso anno.

Per la sua famiglia, ricevere oggi questa piastrina significa chiudere un cerchio nella memoria, toccando con mano un frammento di un passato che non si è mai dimenticato. Un impegno per la memoria La restituzione della piastrina non è solo un gesto simbolico, ma rappresenta un importante tassello nel percorso di valorizzazione della memoria storica. "Questo ritrovamento si inserisce in un più ampio progetto che la nostra Amministrazione sta portando avanti, specialmente in occasione degli 80 anni della Liberazione", ha dichiarato l’assessora Marianna Sasanelli. "Vogliamo che le nuove generazioni conoscano e comprendano il sacrificio di chi ha vissuto quei momenti difficili, affinché la memoria resti viva e non venga mai dimenticata."

Brandizzo, attraverso il ricordo dei suoi protagonisti e il recupero di pezzi di storia, dimostra ancora una volta quanto sia importante custodire e tramandare la memoria collettiva. Perché la storia non è solo nei libri, ma nelle vite di chi l’ha vissuta e nel dovere di chi la racconta.

Durante una cerimonia ufficiale presso il Palazzo Municipale, l’Amministrazione comunale e il Gruppo Alpini di Brandizzo hanno riconsegnato ai suoi discendenti un reperto carico di significato: la piastrina militare di Giulio Calvi, soldato brandizzese della Seconda Guerra Mondiale.

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