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02 Aprile 2025 - 00:10
Polizia Municipale
Un no secco, deciso, senza appello. Ma soprattutto, secondo l’opposizione, senza motivazione reale. È questo l’esito della mozione presentata dai consiglieri della Lega Moreno e Manolo Maugeri, discussa nell’ultimo Consiglio comunale di Settimo Torinese: il tentativo di dotare la Polizia Locale di taser – armi ad impulsi elettrici già in uso in molte città italiane – è stato rigettato dalla maggioranza guidata dalla sindaca Elena Piastra, come a Monopoli, senza passare dal "via".
Una bocciatura che ha mandato su tutte le furie i due consiglieri leghisti, che non risparmiano accuse e sarcasmo verso la giunta. Secondo loro, non solo la proposta sarebbe stata archiviata per partito preso, ma le motivazioni sarebbero addirittura offensive verso la dignità degli agenti di Polizia Locale.
Moreno Maugeri, primo firmatario della mozione, non usa mezzi termini.
"Ce l’hanno bocciata senza una motivazione vera - stigmatizza - Solo per difendere la posizione ideologica. Hanno detto che la Polizia Locale non è una forza dell’ordine. Ma si informino: lo è a tutti gli effetti. Cos’è? Non si fidano dei loro stessi agenti?"
La proposta, articolata e fondata su un impianto normativo già esistente a livello nazionale, prevedeva l’acquisto dei dispositivi, corsi di formazione certificati e la modifica del regolamento comunale per permetterne l’utilizzo.
Nulla di stravagante, anzi: in linea con quanto già previsto dal Decreto Sicurezza del 2018, che ha aperto all’uso del taser anche da parte delle Polizie Locali. E con le successive norme – come il Decreto 33 del 2023 e l’ultimo Milleproroghe – che ne hanno ampliato l’impiego anche ai Comuni con meno di 20.000 abitanti.
Eppure, a Settimo Torinese, no.
Perché? La maggioranza parla di contesto urbano tranquillo, di assenza di emergenza sicurezza, e considera il taser uno strumento non necessario.
“Dicono che a Settimo non c’è emergenza sicurezza” – continua Moreno Maugeri – “ma vivono nella stessa città in cui viviamo noi? Dove accadono risse, rapine, aggressioni e minacce? Cosa devono aspettare, un morto?”
Secondo i consiglieri leghisti, il taser non rappresenta un’arma da usare con leggerezza, ma un deterrente visivo utile proprio per prevenire escalation violente.
“Il taser funziona già alla vista” – spiega Maugeri – “È meglio un taser che una pistola d’ordinanza. Ma qui sembra che vogliano mandare in strada gli agenti con un mazzo di fiori. Li vogliamo declassare a semplici ausiliari che fanno le multe?”
L’accusa più pesante rivolta alla giunta Piastra, però, riguarda la mancanza di coerenza tra ciò che si dice e ciò che si fa: “A parole difendono la Polizia Locale, nei fatti non garantiscono gli strumenti per lavorare. Se queste sono le motivazioni di Elena Piastra & C., allora sono ancora più convinto della bontà della mia proposta”.
Una proposta che – a quanto pare – non ha trovato spazio neppure per un dialogo aperto. Nessun emendamento, nessuna apertura, solo un rigetto. E secondo i Maugeri, questo dimostra una cosa sola: "la maggioranza ha deciso che la sicurezza urbana non è una priorità".
Resta un dato di fatto: chi sta in strada, chi deve intervenire in situazioni a rischio, lo continuerà a fare con l’arma d’ordinanza nel fondina, ma senza alternative intermedie.
Nel frattempo, in altri Comuni italiani – anche più piccoli di Settimo – le amministrazioni si sono già mosse per attrezzare la propria Polizia Locale con strumenti che possano garantire interventi tempestivi e in sicurezza.
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