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“La salute non aspetta”. Il PD in piazza a Ciriè per ridurre le liste di attesa

“È inaccettabile che, nel 2025, si debba ancora lottare per ottenere visite ed esami nei tempi giusti. Il diritto alla salute deve essere garantito a tutti e non può dipendere dalle possibilità economiche di ciascuno”

“La salute non aspetta”. Il PD in piazza a Ciriè per ridurre le liste di attesa

Sabato 28 marzo, piazza San Giovanni a Ciriè è stata teatro di una mobilitazione significativa: i circoli del Partito Democratico di Ciriè, Nole, San Maurizio, Mathi e Val Malone si sono uniti per dare il via alla campagna regionale "La salute non aspetta". Un'iniziativa che pone l'accento su una problematica sempre più sentita dai cittadini piemontesi: le lunghe liste d'attesa per visite specialistiche ed esami diagnostici.

Come ormai noto, la situazione in Piemonte, come in molte altre regioni italiane, è critica e l'accesso alle cure è ostacolato da tempi d'attesa inaccettabili. Cittadini costretti ad aspettare mesi per una visita, a percorrere centinaia di chilometri per un esame, o peggio, a rinunciare del tutto alle cure perché non si possono permettere una visita privata.

“La campagna "La salute non aspetta", che si estende su tutto il territorio piemontese, si propone di accendere i riflettori su questa problematica e di sollecitare le istituzioni affinché vengano adottate soluzioni concrete per ridurre i tempi di attesa e garantire a tutti il diritto alla salute” commentano gli organizzatori.

 

L'evento di Ciriè ha registrato un'ampia partecipazione e un riscontro positivo da parte dei cittadini, che hanno espresso apprezzamento per l'iniziativa e per le informazioni fornite. Molti hanno condiviso le proprie esperienze di attesa estenuante e di difficoltà nell'ottenere le cure necessarie.

È inaccettabile che, nel 2025, si debba ancora lottare per ottenere visite ed esami nei tempi giusti. Il diritto alla salute deve essere garantito a tutti e non può dipendere dalle possibilità economiche di ciascuno” continuano gli esponenti Dem.

A fronte di questa situazione, Il PD intende coinvolgere residenti e istituzioni in un'azione collettiva per difendere il diritto alla salute di tutti. Il primo passo è ricordare ai cittadini che esiste il diritto ad accedere ad un percorso di tutela. “Nelle istituzioni ci battiamo per il potenziamento della sanità pubblica, il contrario di quello che fanno il governo Meloni e la giunta Cirio, chiedendo maggiori risorse a livello nazionale, stipendi più alti per il personale e un piano straordinario di assunzioni. Ma la Regione può subito fare qualcosa: in pochi lo sanno ma esiste un PERCORSO DI TUTELA per ridurre i tempi di attesa e ricevere la prestazione in privato o in intramoenia senza ulteriori spese rispetto al ticket eventualmente previsto” si legge sul sito della campagna.

Infatti, sulla base della normativa vigente, ogni cittadino in possesso di una prescrizione di visita e/o esame specialistico in primo accesso in classe di priorità B (entro 10 giorni) – D (visite 30 giorni / esami 60 giorni) – P (120 giorni) che non sia riuscito a prenotare la prestazione sanitaria tramite il CUP nei tempi indicati  dalla ricetta del medico, “potrà presentare formale istanza per accedere al percorso di tutela ed essere avviato alla prestazione specialistica, ma senza costi aggiuntivi rispetto al ticket poiché a carico della Regione”.

Sul sito dell’ASLTO4 viene confermata questa possibilità e si invitano i cittadini a contattare la seguente mail per presentare la richiesta: tempiattesa@aslto4.piemonte.it. Tutte le informazioni sono disponibili a questo link.

Con questa campagna, quindi, il PD vuole portare al centro del dibattito politico il tema della sanità pubblica in Piemonte. Un tema cruciale per il futuro della regione, che richiede un impegno concreto da parte di tutte le istituzioni e di tutti i cittadini.

 

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