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Eporedia Futura

Un grazie ai Carabinieri, non al nostro Sindaco

Ivrea cambia grazie alla presenza dello Stato, non certo per merito della Giunta Chiantore. Dopo mesi di inerzia, la sicurezza attorno alla stazione migliora grazie all’intervento delle Forze dell’Ordine, mentre l’amministrazione continua a difendere lo ZAC! e a proporre chitarre contro le baby gang

Un grazie ai Carabinieri, non al nostro Sindaco

Matteo Chiantore

Ivrea sta cambiando. Dobbiamo rendercene conto.

È cambiata nel giro di poco più di un anno: effettivamente, quando presentammo al Consiglio Comunale la mozione contro le baby gang, si trattava di un fenomeno emergente ma non ancora diffuso come a oggi.

Prevenire è meglio che curare, direbbe qualcuno, ma non certo tra le fila della sinistra eporediese, che monopolizza il dibattito interno alla maggioranza che governa la Città.

Da qualche giorno a questa parte, però, stiamo assistendo alle prime risposte da parte dello Stato: la presenza delle Forze dell’Ordine si sta facendo sempre più intensa, soprattutto nei paraggi della stazione ferroviaria, causando – almeno per il momento – un netto miglioramento della situazione.

Qualsiasi persona dotata di un briciolo di onestà intellettuale e un’amministrazione seria dovrebbero anche incominciare a mettere quantomeno in discussione il ruolo dello ZAC! come presidio di legalità, dal momento che la maggior parte degli eventi accade nei pressi del Movicentro e della stazione, ma, come sappiamo, la Giunta Chiantoreè impossibilitata a farlo sotto il piano politico perché legata a doppio filo a quella realtà.

Ma, almeno per oggi, lasciamo in secondo piano le polemiche e diamo il giusto spazio e riconoscimento a chi, veramente, si è impegnato per contrastare il crescendo di reati che stavano sempre più caratterizzando l’area tra la stazione e Corso Nigra: ringrazio pubblicamente tutti gli uomini e le donne della Polizia di Stato e dei Carabinieri, in primo luogo il Comandante Manuel Grasso che, personalmente, ha presidiato il punto più critico, dimostrando la presenza dello Stato e l’impegno costante a fare in modo di evitare il protrarsi dell’illegalità.

Questo è ciò che stavamo aspettando da tempo e così sarebbe andata a finire già diversi mesi fa se il Sindaco Chiantore, invece di proporre al Prefetto di Torino le chitarre e i libri per contrastare i fenomeni di criminalità giovanile, avesse chiesto un vero e proprio presidio delle Forze dell’Ordine e maggiori controlli per le vie cittadine.

Preme ribadire, anche, che la Giunta avrebbe potuto istituire un presidio della Polizia Locale, senza poter giustificarsi con goffe critiche al Governo.

Questo non è accaduto, nonostante le numerose sollecitazioni da parte dell’opposizione, per i motivi che ormai sono più che noti.

Alla luce di tutto questo, non possiamo certo affermare, come certa stampa locale che, alle volte, sembra organo di partito, che la situazione sia stata risolta né tantomeno che sia stato merito del Sindaco e dei suoi numerosi colloqui con il Prefetto di Torino.

Evidentemente, la situazione stava sfuggendo di mano e, indipendentemente dall’inerzia della politica (che, anche sul tema della sicurezza urbana, ha grandi responsabilità), le Forze dell’Ordine hanno affrontato il problema.

E per questo motivo non possiamo che ringraziare dal profondo del cuore tutti gli intervenuti.

Il problema politico, però, resta. E non possiamo di certo estendere i ringraziamenti al Sindaco e alla sua Giunta.

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Commenti all'articolo

  • Sovietico Eporediese

    29 Aprile 2025 - 11:12

    Certo, grazie ai Carabinieri ma grazie anche al Nostro Sindaco che merita rispetto per l'ottimo lavoro e rapporto con le Forze dell'Ordine.

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