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22 Marzo 2025 - 22:38
Giovanni Ravalli di Cafasse
È aperta da circa un mese la questione relativa alla nomina di Giovanni Ravalli, di Cafasse, primo dei non eletti nella lista di Fratelli d’Italia, attualmente in carica come Garante dell’Infanzia della Regione Piemonte.
Secondo gran parte delle opposizioni, Ravalli non disporrebbe dei requisiti necessari per ricoprire tale incarico. Per esaminare la vicenda è stata istituita una commissione ad hoc, ma il centrodestra – a quanto riferito – ha bloccato il procedimento di decadenza, disertando le sedute, che finora sono già due.
Le minoranze attaccano, sottolineando come la tutela dei minori debba venire prima delle logiche politiche e invocano un intervento diretto del Presidente del Consiglio Regionale Alberto Cirio.
Per dovere di cronaca, va ricordato che Giovanni Ravalli ha conseguito una specializzazione pedagogico-didattica presso la Facoltà di Teologia della Pontificia Università della Santa Croce. Tuttavia, secondo quanto indicato dal Ministero competente, affinché tale titolo possa essere considerato equipollente a una laurea dell’ordinamento universitario italiano, deve essere sottoposto a un’apposita procedura di riconoscimento.
Secondo alcune voci provenienti dalle opposizioni, Ravalli non avrebbe ancora avviato tale procedura al momento dell’insediamento – e, secondo alcuni, non l’avrebbe ancora completata – finendo così in un groviglio burocratico che getta ombre sulla legittimità della sua nomina. Al momento, non risulta presentato alcun documento ufficiale che attesti l’avvenuto riconoscimento.
Giovanni Ravalli con la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni
Attraverso un comunicato stampa dai toni decisi, Giovanni Ravalli ha voluto replicare alle critiche: “Il Ministero non dà l’equipollenza alla mia laurea, perché l’equipollenza c’è già. Il Ministero effettua un ‘riconoscimento’, che ha funzione giuridica ricognitiva, non costitutiva.”
Ravalli ha inoltre affrontato la questione dell’accordo tra Italia e Vaticano, chiarendo: “La mia laurea, secondo gli accordi bilaterali, è definita ‘generica’, ma gli esami da me sostenuti sono chiaramente di natura umanistica.”
Infine, ha voluto rispondere punto per punto:“Il bando per il Garante dell’Infanzia non richiedeva una classe di laurea con codice alfanumerico, ma genericamente ‘discipline umanistiche’. Sfido chiunque a dimostrare che gli studi attinenti alle Scienze Religiose e alla Teologia non rientrino tra queste.”
La vicenda resta aperta, e si preannuncia al centro del dibattito politico regionale nelle prossime settimane.
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