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Settimo Torinese, la buca che non muore mai: altro rattoppo, altro giro di scuse

Ogni anno la stessa storia: un po' di catrame, la prima pioggia e la voragine torna. La sindaca si rifugia nei social, i cittadini nella disperazione

Settimo Torinese, la buca che non muore mai: altro rattoppo, altro giro di scuse

Elena Piastra e la "buca"

Ci sono cose che non cambiano mai: le stagioni, la burocrazia, e le buche sulle strade di Settimo Torinese. La città, sempre più in declino e sempre meno in movimento (a meno che non si parli dei balletti del consigliere Antonio Augelli e delle letture per quattro gatti in biblioteca), torna a far parlare di sé per l'ennesima impresa ingegneristica: una buca, in corso Regio Parco, che resiste alle intemperie, ai rattoppi e persino alla decenza, una buca che tutto il mondo ci invidia e che fanno della sindaca una leader di caratura mondiale.

A sollevare il caso, con la giusta dose di ironia, era stata nei giorni scorsi una cittadina che aveva pubblicato sui social le foto della strada. Oggi è tornata a “socializzare” con altre foto del rattoppo: cioè un po' di catrame posato con la stessa cura con cui si stende una tovaglia sul tavolo. Un'opera destinata a durare quanto un gelato al sole. "Di nuovo un lavoro fatto con i piedi", scrive peraltro non usando metafore a caso, considerando che lo scorso anno, a poche settimane dalle elezioni, si era visto qualcuno che cercava di sistemarla schiacciando l'asfalto con i piedi, come si faceva con l'uva quando si vendemmia.

il post

Elena Piastra

"La stessa voragine si ripropone. Sotto forme diverse, con profondità diverse, ma è sempre lei che torna a farci visita. Ci stiamo affezionando ormai. Vi prego, non copritela come Dio comanda, altrimenti non la vedremo più", ironizza la cittadina nel suo post. Una saga senza fine, dove il finale è sempre lo stesso: la buca ritorna e nessuno sa come sbarazzarsene.

Ma il vero spettacolo arriva con la risposta della sindaca Elena Piastra (sempre molto attenta a tutto quello che succede su Facebook), che invece di entrare nel merito della questione, tira fuori il grande classico del rimpallo burocratico: "Quell'intervento non è a carico del Comune, ma di Abaco. L'intervento è stato richiesto, e nel frattempo, gli operai sono intervenuti per gestire la sicurezza, in emergenza".

Traduzione: la toppa l'abbiamo messa tanto per, giusto per non dire che non facciamo nulla.

E poi, la perla finale: "Se vuole aggiornamenti precisi, conviene scrivere una mail a gestione.territorio@comune.settimo-torinese.to.it" e "sui social può scrivere sulla pagina del 'Comune' oppure a 'Settimo bene comune'". Perché, ovviamente, nel 2025, la comunicazione con un'amministrazione pubblica passa tutta su Facebook.

Di fronte a tanta solerzia nel rispondere con non-risposte, una cittadina al telefono con la redazione commenta amaro: "Siamo una città in declino. Una città in poltrona, piena di burocrazie e scaricabarile. Chissà cosa penserebbe di tutto questo l’ex sindaco Giovanni Ossola, lui che si prendeva la briga di andare a piedi per valutare di persona lo stato delle strade. Lui che prima cazziava assessori e consiglieri se non segnalavano le buche, poi passava agli uffici per pretendere soluzioni...".

Insomma, la buca è stata rattoppata ma è ancora lì...

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