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Le donne del Carnevale fanno squadra: ecco la nuova associazione delle arancere

Monica Malatesta e il sogno di unire le arancere del Carnevale di Ivrea in un'unica comunità

Le donne del Carnevale fanno squadra: ecco la nuova associazione delle arancere

Monica Malatesta e Linda Alberto

E poi succede. Succede che, prima della battaglia, una donna arancere con 32 anni di lanci sulle spalle – 21 con gli Arduini e 11 con i Mercenari – decide che è ora di costruire qualcosa di nuovo. Unisce pezzo dopo pezzo, donna dopo donna, e un'idea prende forma: un'associazione di donne arancere, una comunità dentro la comunità.

Succede che nasce un logo. Succede che quel logo diventa un adesivo. E succede che quell'adesivo inizia a circolare, a incollarsi su caschi e divise, a diventare un simbolo riconoscibile tra le tante squadre del Carnevale di Ivrea.

A guidare questa rivoluzione gentile c'è Monica Malatesta, 52 anni, una donna a cui il Carnevale scorre nelle vene. Per lei, il progetto è semplice e potentissimo allo stesso tempo: riunire quante più donne possibili che condividono la stessa passione per il tiro delle arance, per il gesto che ogni anno trasforma Ivrea in un teatro di storia e adrenalina.

"È nato per caso, al bar. Ne ho parlato con un'amica, poi se n'è aggiunta un'altra. Sono quelle cose che nascono senza un perché, basta guardarsi negli occhi e capirsi al volo", racconta Monica.

Monica Malatesta e Linda Alberto

 :Monica Malatesta e Lulu Antoniciello

Al suo fianco ci sono le amiche, Linda AlbertoLulu Antoniciello, compagne di strada in un percorso che non vuole essere una sfida, ma un'opportunità.

"Mi raccomando, scriva che non vogliamo fare concorrenza a Violetta. Non vogliamo affrontare argomenti seri...", precisa Monica con un sorriso. Non è una questione di rivalità, né di politica, né di lotta. È solo il desiderio di sentirsi parte di qualcosa, di riconoscersi, di condividere un’identità comune fatta di coraggio, forza e tradizione.

Il Carnevale di Ivrea è da sempre una festa di uomini e donne, di piazze e carri, di squadre e appartenenze. Ma le donne arancere sono una realtà forte, presente, instancabile.

Monica lo sa. Lo vive. Lo costruisce. E mentre il logo continua a viaggiare, a passare di mano in mano, di casco in casco, il seme di questa nuova comunità femminile si radica, cresce e si prepara alla prossima battaglia.

Perché il Carnevale è tradizione, ma anche cambiamento. E le donne arancere sono qui per restare e costruire, senza fretta, piano piano.

Ah, già, giusto, dimenticavamo. C'è anche un nome: "Le arancere delle piazze". Ecco come si chiamano!

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