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19 Marzo 2025 - 16:55
Elena Piastra
A Settimo Torinese ormai le buche non si contano più, si aspettano. Come si aspetta la primavera, come si attende con ansia l’uscita della nuova stagione di una serie TV. La voragine di via Regio Parco, fedele alla tradizione, è tornata al civico 3. Stessa posizione, nuove dimensioni, stesso problema.
“Sotto forme diverse, con profondità diverse, ma è sempre lei che torna a farci visita”, scrive un cittadino non tanto esasperato sui social.
I commenti piovono come l’asfalto scadente sulle strade comunali. C’è chi prova a trovare un senso a tutto questo, chi invece ha ormai abbandonato ogni speranza di vedere una strada liscia e sicura.
“Se solo potessero multare le buche… ci sarebbe la strada perfetta ovunque”, osserva qualcuno con un'idea quasi rivoluzionaria. Certo, se le buche pagassero una tassa per il loro pernottamento sulle strade di Settimo, il Comune potrebbe forse permettersi un asfalto che duri più di una stagione.
C’è chi invece punta il dito sulla qualità dei materiali utilizzati nei rattoppi, evidenziando come la colpa non sia degli operai, ma di chi gli fornisce “materiali di merda”. “In fattura mettono il materiale più caro che esista, questo è il gioco di tantissimi in ogni campo”, denuncia un altro commentatore. Ma attenzione: non tutti sono d’accordo.
Qualcuno insinua che la colpa sia anche di chi il lavoro lo esegue, ipotizzando che non sia stato compattato bene l’asfalto.
La discussione si scalda, tra chi difende gli operai e chi li accusa di fare il minimo indispensabile. Uno di loro, che dice di aver lavorato nei cantieri per anni, sbotta: “Io sempre fatto il mio e di più, ma con materiali di merda perennemente”.
Intanto, le auto pagano il prezzo più alto.
“Si stanno distruggendo le auto”, commenta qualcuno. “Solo gomme tagliate e bucate”, risponde un altro.
Ma forse la risposta migliore è quella di chi invita tutti a documentare il problema con foto e inviarle a “Settimo Bene Comune”. Come se l’amministrazione comunale non ne fosse già al corrente. Come se la sindaca Elena Piastra non sapesse. Il guaio è che fa finta di non vedere per non pagare il dazio. Non vede le buche, non vede i marciapiedi scassatti, non vede i topi che ballano per le strade della città. Non vede i quartieri al buio a giorni alterni. Non vede l’erba che d’estate cresce alta nei parchi. Vede quel che vuol vedere e parla a senso unico della nuova scuola, della nuova caserma dei vigili e del Dado aggiungendo di tanto in tanto qualche visione come quella di un nuovo quartiere “parigino” in via Foglizzo, al posto delle case popolari. O quell’altra sui “Data Center” che ha addirittura fatto “arrabbiare” uno scienziato sceso in campo con un consiglio “prima di parlare studia!”.
Benvenuti a Settimo Torinese la città che tutto il mondo ci invidia, governata dalla sindaca che tutto il mondo vorrebbe avere…
Nel frattempo, la voragine di via Regio è ancora lì, fedele alla sua missione. Chissà che un giorno non le venga intitolata una piazza. O almeno una rotonda, che tanto a Settimo ne stanno spuntando ovunque.
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