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Strade a pezzi e "supercazzole": Nino Daniel rimbalza la colpa al Comune

Un cittadino esasperato segnala le voragini in vicolo Toscanini, ma il presidente di Patrimonio lo invita a rivolgersi al Comune. Il solito balletto delle responsabilità mentre le strade restano un colabrodo

Strade a pezzi e "supercazzole": Nino Daniel rimbalza la colpa al Comune

Tutte le strade portano a Piastra...

Doveva essere un semplice post su Facebook per annunciare i lavori di asfaltatura alla rotonda tra via Cascina Nuova e corso Piemonte. Una di quelle comunicazioni di servizio utili a raccogliere qualche “Bravo” di circostanza.

Stavolta non è andata così. A Nino Daniel, presidente di Patrimonio, è bastato premere “Pubblica” per ritrovarsi nel bel mezzo di una polemica che lo ha reso, diciamolo, piuttosto ridicolo.

A scatenare la tempesta è stato Franco Gallo, un cittadino esasperato dai crateri che costellano vicolo Toscanini.

E quale migliore occasione per far sentire la sua voce?

“Venite ad asfaltare anche qui perché ci sono delle voragini”, ha scritto nei commenti, sperando di ottenere finalmente una risposta concreta.

E in effetti la risposta è arrivata. Peccato che sia stata la solita scaricabarile: “Segnala sul sito del Comune… qui serve a poco”, ha ribattuto Daniel, come se lui, presidente di Patrimonio (l'ente che dovrebbe occuparsi delle strade), fosse un utente Facebook qualsiasi.

Apriti cielo.

Gallo non ha perso tempo: “Sono anni che facciamo segnalazioni. Siamo andati anche di persona da Patrimonio. Hanno preso nota, ma nessuno ha mai rifatto l’asfalto. Abito qui da più di trent’anni e l’unica cosa che fanno è gettare un po’ di bitume alla buona. Alla prima pioggia, i buchi riemergono come funghi. Bisognerebbe rifare tutta la pavimentazione e pure i marciapiedi, prima che qualcuno inciampi e si faccia male sul serio”.

E a questo punto, invece di prendere atto della situazione e promettere un intervento, Nino Daniel ha pensato bene di rincarare la dose con la classica supercazzola burocratica: “Franco, non devi andare da Patrimonio… Il Comune è l’ente di competenza. Devi fare le segnalazioni lì”.

Insomma: tutte le strade portano a Elena Piastra...

E qui entriamo nel teatro dell'assurdo. Il presidente di Patrimonio, che gestisce strade e cimitero, dice che non bisogna rivolgersi a Patrimonio, ma al Comune. Il Comune dice che la competenza è di Patrimonio.

Gli assessori, dal canto loro, fanno spallucce. E nel frattempo, i cittadini si ritrovano con strade a pezzi, buche profonde come crateri lunari e marciapiedi che somigliano a percorsi a ostacoli.

Un circolo vizioso degno della miglior tradizione della burocrazia italiana, dove tutti fanno finta di far qualcosa, ma nessuno muove un dito. Il risultato? L'Ammuina, come si dice a Napoli: tanto rumore, zero sostanza.

E mentre Comune e Patrimonio si passano la patata bollente, i cittadini possono solo armarsi di pazienza (e magari di un paio di scarpe da trekking per evitare di finire a gambe all’aria) oppure, come già detto rivolgersi a San Cristoforo...

San Cristoforo dei pedoni, fa’ che i nostri passi non inciampino nei marciapiedi scassati, che le auto parcheggiate in divieto si dissolvano nel nulla come miraggi nel deserto. Illumina il nostro cammino, poiché i lampioni non lo fanno. Proteggici dalle auto che sbucano all’improvviso, dai passaggi pedonali sbiaditi e dalle buche che nessuno riempie. E se proprio dobbiamo affidarci alla sorte, concedici almeno il riflesso di una vetrina illuminata per vedere dove mettiamo i piedi. Amen.

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