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Cava di Vespia, Castellamonte dice no: unanimità sulla valutazione ambientale

L'amministrazione comunale frena sul progetto

Cava di Vespia, Castellamonte dice no: unanimità sulla valutazione ambientale

Cava di Vespia, Castellamonte dice no: unanimità sulla valutazione ambientale

Un progetto che fa discutere. La cava di misto limoso-argilloso prevista in località Vespia, a Castellamonte, dovrà passare sotto la lente di una Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e di una Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) prima di qualsiasi decisione. È quanto emerso dalla Conferenza di Servizi svoltasi ieri, durante la quale tutti gli enti coinvoltiRegione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Arpa Piemonte, Soprintendenza ai beni archeologici e paesaggistici – hanno sposato la linea del Comune, respingendo il progetto senza le dovute garanzie ambientali e urbanistiche.

Pasquale Mazza sindaco di Castellamonte

L’amministrazione guidata dal sindaco Pasquale Mazza ha ribadito con fermezza la propria posizione: la tutela del territorio viene prima di tutto. "Abbiamo il dovere di proteggere il nostro patrimonio ambientale e la qualità della vita della nostra comunità", ha dichiarato il primo cittadino.

Le criticità evidenziate dai pareri tecnici non lasciano spazio a dubbi:

  • Stabilità idrogeologica: rischio di erosione e alterazione delle falde sotterranee.
  • Qualità dell’aria: incremento delle polveri sottili (PM10 e PM2.5) con potenziale impatto sulla salute pubblica.
  • Ambiente e biodiversità: pericolo di compromissione degli ecosistemi boschivi maturi, con la cava situata a ridosso del Sito di Importanza Comunitaria (SIC) "Monti Pelati", parte della Rete Natura 2000.
  • Compatibilità urbanistica e paesaggistica: il Piano Regolatore Generale (PRG) non prevede attività estrattive nell’area e sono presenti vincoli ambientali.

Nel suo intervento, l’Assessore all’Ambiente Patrizia Addis ha sottolineato la necessità di una valutazione approfondita: "Abbiamo analizzato attentamente la richiesta di variante al PRG e riteniamo che il progetto presenti criticità ambientali, paesaggistiche e geologiche. La tutela del nostro territorio e della salute dei cittadini resta la nostra priorità. Per questo ci opponiamo a modifiche che possano compromettere la stabilità del territorio e la sicurezza idrogeologica della zona."

Un nodo centrale riguarda la vicinanza della cava all’ex discarica di Vespia, ancora soggetta a monitoraggio ambientale. Secondo il responsabile del procedimento VAS, qualsiasi attività di escavazione potrebbe alterare gli equilibri idrogeologici e incrementare i rischi di contaminazione. Inoltre, il progetto non è previsto nel Piano Paesaggistico Regionale né nel Piano Regionale delle Attività Estrattive (PRAE).

L’esito della Conferenza conferma quindi una linea chiara: serve uno studio più approfondito prima di ogni passo successivo. Il Comune di Castellamonte continuerà a vigilare, forte del sostegno unanime ricevuto dagli enti competenti, per evitare che un intervento così impattante possa compromettere il territorio e la qualità della vita dei cittadini.

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