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Da Chivasso parte una delle linee ferroviarie peggiori d'Italia!

E' inserita nel report "Pendolaria" di Legambiente. E non c'è da andarne tanto fieri...

Da Chivasso parte una delle linee ferroviarie peggiori d'Italia!

Da Chivasso parte una delle linee ferroviarie peggiori d'Italia!

Ritardi, treni soppressi, sporcizia e guasti continui. Per i pendolari della linea ferroviaria Sfm2 Torino-Pinerolo-Chivasso viaggiare è una sfida quotidiana. Legambiente, attraverso il suo rapporto Pendolaria, ha inserito questa tratta tra le peggiori d’Italia, e le motivazioni non lasciano spazio a dubbi: un servizio che non funziona, con infrastrutture obsolete e continui disagi.

A portare la questione in Consiglio regionale è stata Monica Canalis, consigliera del Partito Democratico, che ha raccolto le segnalazioni dei pendolari e ha incalzato la Giunta Cirio su quali soluzioni siano state adottate. In risposta, l’assessore ai trasporti Marco Gabusi ha provato a rassicurare: “Negli ultimi mesi le performance della linea sono migliorate, con una puntualità a gennaio del 95,6%”. Un dato che, però, stride con la realtà vissuta dagli utenti, costretti ogni giorno a convivere con guasti e cancellazioni.

Marco Gabusi assessore regionale ai Trasporti

Sui problemi strutturali della linea, Gabusi ha ricordato che nel 2019 la Regione aveva avviato un tavolo di concertazione con Rfi e i Comuni interessati per sopprimere alcuni passaggi a livello, ritenuti tra le cause principali dei rallentamenti. “Sono stati stanziati 800.000 euro per le progettazioni. Ora che gli studi sono completati, Rfi potrà iniziare il percorso per reperire i finanziamenti”, ha dichiarato l’assessore. Ma sulla tempistica di questi interventi, nessuna certezza.

Il vero nodo irrisolto resta il doppio binario: la tratta Torino-Pinerolo è ancora a binario unico, con tutte le conseguenze del caso sui ritardi e la frequenza delle corse. La Regione, ha detto Gabusi, ha rinnovato la richiesta di un raddoppio della linea, seppur con un intervento selettivo, solo su alcuni tratti. Una soluzione parziale che non convince del tutto chi da anni chiede un vero potenziamento del servizio.

A detta dell’assessore, un miglioramento arriverà con l’adozione del sistema satellitare Ertms, che dovrebbe ridurre i tempi di ingresso nel nodo ferroviario di Torino. Ma i pendolari vogliono fatti, non annunci.

Monica Canalis non è convinta: “A giudicare dalle dichiarazioni dell’assessore, la linea ferroviaria sembra essere al centro delle interlocuzioni tra Regione, Rfi e Trenitalia, ma i risultati concreti ancora non si vedono. È necessario dare una svolta decisa a un’infrastruttura che coinvolge più di 60 Comuni”.

Parole che riflettono la frustrazione di chi ogni giorno deve fare i conti con un servizio che non funziona, mentre i miglioramenti promessi restano sulla carta.

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