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Accertamenti fiscali in tilt in Canavese: cartelle errate e conti bloccati

TARI, IMU e mense scolastiche: accertamenti e problemi nella riscossione

Accertamenti fiscali in tilt in Canavese: cartelle errate e conti bloccati

Accertamenti fiscali in tilt in Canavese: cartelle errate e conti bloccati

A Castellamonte, nelle ultime settimane, il tema che ha tenuto banco è stato quello degli accertamenti tributari. Come accade sovente con le società esterne, che non conoscono le realtà locali, non sono mancati i pasticci. Per chiarire la situazione, l’Amministrazione Comunale ha predisposto un comunicato, che il sindaco Mazza ha letto durante le sue Comunicazioni, al termine della seduta di Consiglio di lunedì 10 marzo.

“Le cartelle esattoriali che sono state inviate – ha spiegato – riguardano la TARI, ma anche le mense scolastiche, il pre e post scuola e credo l’IMU. Siamo stati costretti ad agire perché ogni anno il 20% delle entrate previste (tributarie, extratributarie, relative a sanzioni) non arriva nelle casse del Comune e questo incide sulle nostre disponibilità finanziarie costringendoci ad accantonare cifre ingenti all’interno del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità, anziché poterle utilizzare per lavori, manutenzioni e servizi in favore della città. Tutti scrivono che c’è da ripulire il Rio San Pietro: lo so, ma dobbiamo scegliere fra questo e sistemare le buche delle strade”.

Il Comune di Castellamonte

Ha aggiunto: “Già in passato avevamo affidato l’attività di riscossione all’Agenzia delle Entrate, l’avevamo allentata nel periodo del Covid e poi ripresa scegliendo la So.Ge.R.T. Spa. La riscossione coattiva, per quanto sgradevole, non riguarda somme aggiuntive ma solo quelle che il cittadino avrebbe dovuto pagare in precedenza e che non ha mai saldato. Consente all’Ente di essere completamente operativo; premia i contribuenti che pagano le tasse pienamente e nei tempi stabiliti garantendo il non incremento delle quote a loro carico; ha permesso a questa Amministrazione di non innalzare mai, da quand’è in carica, le imposte comunali (che avrebbero sì fatto aumentare le entrate ma a quasi esclusivo discapito dei cittadini virtuosi). Gli uffici sono obbligati ad intervenire, altrimenti si configurerebbe il Danno Erariale”.

Il capogruppo di "Per Castellamonte" Rocco Santoro, ha commentato: “Se avete emesso un comunicato vuol dire che ci sono stati problemi! Non abbiamo voluto alzare dei polveroni però il caos si è sicuramente verificato. Le notifiche non credo siano arrivate a tutti: ci sono cittadini che non hanno ricevuto l’accertamento mentre la società sostiene di averlo inviato; altri a cui sono stati chiesti i soldi pur avendo regolarmente pagato. È spiacevole ed era già accaduto anni fa, poi avevate detto che c’era un problema con i flussi e che lo avreste sistemato… A qualcuno hanno bloccato il conto e si è ritrovato a non poter fare la spesa al supermercato”.

Il sindaco ha precisato: “Attenzione! Può essere bloccata solo una somma pari a quella dovuta, non una superiore. In ogni caso, se si riscontrano degli errori basta venire in Comune e segnalarli. Qualcuno si è semplicemente dimenticato di pagare? Capita ed è rimediabile: nei primi 60 giorni non sono previste more. Se poi qualcuno non ce la fa proprio, gli uffici gli vengono incontro: non credo che abbiano mai rifiutato di concedere una rateizzazione. Siamo sensibili a questo problema e non a caso abbiamo aumentato la soglia ISEE per ottenere l’esenzione dall’Addizionale IRPEF, però la raccomandata bisogna ritirarla e poi venire qui, altrimenti, trascorsi 30 giorni, è come se il ritiro fosse avvenuto: non siamo noi a stabilirlo, è la legge”.

Per quanto riguarda i pagamenti chiesti due volte, Mazza ha ammesso che: “In tanti casi sono arrivate le doppie richieste: ce ne siamo scusati e me ne scuso ancora, anche se non è il sindaco ad occuparsi delle cartelle. Venite in Comune e rivolgetevi con fiducia agli uffici. A chi ha portato le ricevute è stato sistemato subito tutto”.

L’assessore al Bilancio Patrizia Addis ha aggiunto: “Non è che la So.Ge.R.T. agisca come crede e nemmeno che il Comune abbia chiesto di recuperare denaro a qualunque costo. Devono seguire dei criteri precisi. Sulla lettera c’è scritto che per 60 giorni non sono previsti ricarichi: al massimo potranno esserci 2 euro. Da lì a 120 giorni verranno applicati gli interessi. Rispetto alle doppie cartelle, con l’incrocio tra diversi sistemi che a volte non dialogano tra loro, per gli uffici non è facile capire. È spiacevole, sgradevole, ce ne scusiamo, ma sono questioni tecniche. Voglio però sottolineare una cosa importante: l’esenzione dall’IRPEF per chi ha un ISEE basso non è automatica, occorre presentarsi negli uffici portando la dichiarazione e chiedere che l’esenzione venga applicata”.

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