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Strage sulla 460: una variante per fermare la conta dei morti

Dopo anni di tragedie, parte la progettazione della Variante alla Strada 460. Ma quante vite dovranno ancora essere spezzate prima che diventi realtà?

Strage sulla 460: una variante per fermare la conta dei morti

La Città metropolitana di Torino ha dato il via alla procedura per la progettazione del lotto 1 della Variante alla Strada 460 del Gran Paradiso, che attraverserà i territori di Salassa, Rivarossa e Front. Un passo avanti atteso da tempo per un'infrastruttura strategica per il Canavese. Il valore dell'appalto è fissato in 1.491.806,66 euro, e le offerte dovranno essere presentate entro le ore 9 di venerdì 18 aprile.

L'incarico prevede la progettazione tecnica di tutte le opere di ingegneria civile: strutture in cemento armato, verifiche strutturali, ponteggi, centinature, strutture provvisionali con durata superiore ai due anni, oltre a strade ed eventuali piste ciclabili. Questo progetto rappresenta un passaggio fondamentale per l'appalto integrato delle opere che seguiranno.

460

"Con l'indizione e la gestione della gara d'appalto la Città metropolitana prosegue il suo impegno per un'opera che il territorio canavesano attende da tempo", ha dichiarato il Vicesindaco metropolitano con delega ai lavori pubblici, Jacopo Suppo. Il progetto è reso possibile grazie a un finanziamento della Regione Piemonte, che ha permesso di aggiornare le ipotesi progettuali e di procedere alla redazione dello studio di fattibilità tecnico-economica.

L'esigenza di una variante alla Strada 460 non è una novità. Questa arteria, che collega il Canavese alla Valle Orco e al Parco del Gran Paradiso, è tristemente nota per il numero elevato di incidenti, molti dei quali mortali

Tra gli episodi più gravi si ricorda l'incidente del 20 settembre 2023, quando un'auto e una moto si sono scontrate frontalmente nei pressi di Feletto, causando la morte del motociclista Claudio Gattino, 51 anni, residente a Rivarolo. Il 16 maggio 2023, in un altro tragico schianto, all'altezza di Bosconero, ha perso la vita Gianluca Silvestri, 34 anni, di Oglianico,.

Il 15 novembre del 2022, nei pressi di Leini, ha perso la vita Stefano Bertolino, 29 anni, in un violento scontro tra due auto. Il 5 agosto 2022 la morte di Andrea Cavaglià, 42 anni, in seguito a uno schianto frontale tra la sua moto e un furgone.

Più recentemente, nel febbraio 2024, un incidente nei pressi di Front Canavese ha coinvolto tre veicoli, causando il decesso di Marco Roggero, 38 anni, di Cuorgnè, e il ferimento grave di altri due automobilisti. Poche settimane prima, nel gennaio 2024, un camion si è ribaltato lungo un tratto particolarmente pericoloso vicino a San Benigno, causando la morte dell'autista Giovanni Moretti, 55 anni, residente a Chivasso.

Tra le cause principali degli incidenti, l'alta velocità, sorpassi azzardati e carreggiata stretta, spesso inadatta al volume di traffico pesante che percorre la 460 ogni giorno.

La necessità di una variante era stata sollevata già diversi anni fa, ma i progetti sono sempre rimasti bloccati a causa della mancanza di fondi e della complessità burocratica. Ora, con la gara d'appalto per la progettazione, sembra finalmente aprirsi uno spiraglio per un intervento che potrebbe salvare vite.

La Città metropolitana ha inoltre avviato un'ampia consultazione con gli amministratori locali e gli esponenti del mondo produttivo canavesano, con l'obiettivo di garantire che la progettazione risponda alle esigenze del territorio. L'attesa, però, è lunga: dopo questa fase, bisognerà attendere il finanziamento per la realizzazione dell'opera, il che significa che i tempi saranno ancora dilatati.

La speranza, manco a dirlo, è che questa variante non resti un progetto sulla carta ma si concretizzi il prima possibile, mettendo in sicurezza una delle arterie più pericolose del Piemonte.

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