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Marco Tavano, l'erede ribelle di Edoardo Bennato: tra musica, teatro e libertà

Dalla passione solitaria per la musica d'autore all’interpretazione di Edoardo Bennato nel docufilm "Sono solo canzonette": il viaggio artistico di Marco Tavano tra talento, dedizione e anticonformismo

Marco Tavano

Durante la scena finale del docufilm " Sono solo Canzonette" su Edoardo Bennato

Non c'è sogno più grande di diventare l'idolo della propria immaginazione, di trasformare in realtà quel legame invisibile che da sempre ci unisce ai nostri miti. Immaginate di incarnare, nell'immaginario collettivo, il perfetto equilibrio tra talento e ispirazione, di fondersi con quell'artista che ha segnato la vostra crescita personale. Non è solo questione di doti innate, ma di affinità elettive, di percorsi che si intrecciano fino a diventare un tutt'uno. Questa è la storia di Marco Tavano, cantautore e attore, nato l'11 settembre 2000 a Torino, un anno prima che il mondo cambiasse per sempre. Forse quella data era già scritta nel suo destino, un segno di una personalità libera e determinata a non farsi mai ingabbiare dalle mode del momento.

"Sono sempre stato un bambino solitario, immerso nelle mie passioni, senza mai sentire il bisogno di adeguarmi ai gusti e alle tendenze dei miei coetanei", racconta Marco Tavano, ricordando come fin da giovanissimo fosse attratto dai grandi cantautori, primo tra tutti Edoardo Bennato. A dieci anni, la sua scoperta musicale diventa un'autentica folgorazione: Bennato, con la sua imprevedibilità, la sua capacità di rompere gli schemi e di esprimere un'autenticità senza compromessi, diventa il suo punto di riferimento. "Mi ha colpito profondamente il suo modo di stare sul palco, il suo talento nel fondere satira e musica, la sua capacità di suonare in sincronia chitarra, kazoo e tamburello a pedale". Un'illuminazione avvenuta grazie a un video su YouTube della storica esibizione de "Il gatto e la volpe".

Logo del progetto Bannato 3.0 che richiama lo stile inconfondibile di Edoardo Bennato, oltreché  cantautore , grande architetto e disegnatore 

Non c'è mai stato un dubbio: Tavano ha deciso subito che avrebbe imparato a suonare chitarra e armonica come il suo idolo. Con testardaggine e una costante ricerca della perfezione, ha lavorato per anni fino a fondare Bennato 3.0, un progetto musicale che si pone l'obiettivo di restituire la magia degli spettacoli originali con un'intensità e una fedeltà straordinarie. Nel 2016 avviene un incontro cruciale: Giorgio Bennato, fratello di Edoardo ed Eugenio, nota il suo talento e lo prende sotto la sua ala. Tra i due si sviluppa un rapporto profondo, fatto di stima e condivisione artistica. "Giorgio ha creduto in me, non solo come imitatore, ma come artista e cantautore", ricorda Tavano.

Tra il 2021 e il 2023 frequenta l'Accademia Brusa, affinando le sue doti attoriali, e nel 2022 pubblica l'album "FINE", prodotto dalla Cheyenne Records di Giorgio ed Edoardo Bennato. Il suo percorso prende una svolta ancora più significativa nel 2024, quando, pochi mesi dopo la scomparsa di Giorgio Bennato, arriva una chiamata inattesa: l'ufficio che un tempo era gestito da Giorgio lo invita a partecipare al docufilm "Sono solo canzonette", dedicato alla vita di Edoardo Bennato e diretto da Stefano Salvati.

Dalla scena della rissa di Pesaro, ambientata nel settembre del '77 dove Marco Tavano ha interpretato un giovane Edoardo Bennato

Marco Tavano nei panni di Edoardo Bennato, sempre a Pesaro nel 1977

L'album FINE, disponibile su tutte le piattaforme streaming 


Il confronto tra la foto da giovane di Edoardo Bennato a sinistra, Marco Tavano nel giovane Bennato a destra 

Nel film, Tavano si trova a interpretare il suo idolo in momenti cruciali della sua carriera, come la famosa rissa del settembre 1977 al concerto di Pesaro, quando Bennato si scontrò con gli autoriduttori, un movimento che sosteneva la musica come bene comune da condividere senza scopo di lucro, arrivando spesso a scontri fisici con le forze dell'ordine. "Lavorare a questo progetto è stata un'emozione indescrivibile. Ho dovuto studiare ogni dettaglio, assimilare le movenze, i tempi delle esibizioni dal vivo. Il regista Stefano Salvati ha saputo valorizzarmi e ha compreso Edoardo Bennato come pochi altri prima di lui", racconta Tavano con entusiasmo.

Ma la sua carriera non si ferma qui. Tavano ha le idee chiare: continuerà con i tributi a Bennato e con i suoi progetti da attore, sempre fedele alla sua filosofia di autenticà e libertà espressiva. Tra le nuove sfide c'è la collaborazione con Marco Capris, con cui interpreta il Principe Eugenio nello spettacolo "Cenerentola", un'opera che esalta il valore della pace e rifiuta la retorica bellicista.

Passione, ribellione, umanità. Marco Tavano incarna perfettamente lo spirito di Edoardo Bennato, portando avanti il suo messaggio di consapevolezza sociale e anticonformismo. Se volete vivere un'esperienza fuori dagli schemi, non perdetevi i suoi concerti: un'occasione imperdibile per lasciarsi travolgere da un'energia autentica e senza compromessi.

- 29 marzo alla Bocciofila Rossini a Torino

- 18 aprile alla Caffetteria Cavour di La Loggia (TO)

- 10 maggio Nebi a Torino

- 18 maggio Jazz Club, Torino

- 23 maggio Black Sheep, Asti (To)

- 7 giugno Peocio, Trofarello (To)

- 27 settembre Teatro Gloria, Montichiari (Bs)

- 12 dicembre Sempreinbolla, Alba (CN)

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