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11 Marzo 2025 - 16:13
Qualità dell’aria in miglioramento: inquinanti ai minimi storici, ma l’ozono resta un problema (foto di repertorio)
Le analisi condotte dall’Arpa Piemonte sul 2024 evidenziano un miglioramento significativo della qualità dell’aria in Piemonte. I livelli di Pm10, Pm2.5 e biossido di azoto risultano tra i più bassi mai registrati. Tuttavia, il quadro positivo è offuscato dai dati relativi all’ozono, il cui valore obiettivo per la salute umana è stato rispettato solo in 2 stazioni su 31 nel triennio.
Il valore limite giornaliero per il Pm10, fissato a 50 microgrammi per metro cubo, è stato rispettato nel 78% delle centraline, ossia 37 su 47. Ancora più incoraggianti i dati sul limite annuale di 40 microgrammi per metro cubo, che è stato ampiamente rispettato in tutte le stazioni. Anche per le Pm2.5, le 24 stazioni di rilevamento confermano che il limite annuale di 25 microgrammi per metro cubo è stato rispettato per il settimo anno consecutivo.
Sul fronte del biossido di azoto, la situazione appare sotto controllo quasi ovunque, con una sola eccezione: la centralina di Torino-Rebaudengo, che ha registrato un valore medio annuo di 42 microgrammi per metro cubo, superando di poco il limite di 40. Il valore limite orario di 200 microgrammi per metro cubo, che non deve essere superato per più di 18 volte l’anno, è stato rispettato in tutte le stazioni.
Nonostante i miglioramenti complessivi, i dati sull’ozono restano critici. Il valore obiettivo stabilito per la protezione della salute umana non è stato rispettato in 29 delle 31 centraline di rilevamento, segnalando la necessità di ulteriori interventi per il contenimento di questo inquinante.
I dati dell’Arpa Piemonte, trasmessi al Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, sono stati inclusi nel report nazionale diffuso oggi. La tendenza generale appare positiva, ma restano sfide aperte, in particolare per la riduzione dell’ozono e il controllo degli inquinanti atmosferici nei centri urbani. Le istituzioni locali saranno chiamate a valutare strategie efficaci per garantire un ulteriore miglioramento della qualità dell’aria e la tutela della salute pubblica.
Nonostante i miglioramenti complessivi, i dati sull’ozono restano critici. Il valore obiettivo stabilito per la protezione della salute umana non è stato rispettato in 29 delle 31 centraline di rilevamento, segnalando la necessità di ulteriori interventi per il contenimento di questo inquinante
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