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03 Marzo 2025 - 16:25
Consiglio comunale, Silvio Viale si traveste da clown per denunciare il caso Askatasuna (foto di repertorio)
Parrucca rossa riccia, naso da clown e un grosso pettine in mano. Così si è presentato in Consiglio comunale il consigliere dei Radicali, Silvio Viale, durante la sessione dedicata alle interpellanze. Un gesto provocatorio, che si ricollega agli eventi del sopralluogo ad Askatasuna, dove alcuni consiglieri erano stati accolti con un cartellone raffigurante i loro volti con il naso rosso e apostrofati come pagliacci.
Alla provocazione si è unito anche il consigliere di Torino Libero Pensiero, Pino Iannò, che ha diffuso in aula una musica da circo per enfatizzare la protesta. Viale, noto per altre azioni di rottura come la battaglia per la rimozione del crocifisso dall’aula o contro l’obbligo della cravatta per i consiglieri maschi, ha spiegato la sua iniziativa: “Ci hanno dato dei pagliacci come se fosse un insulto, ma è un mestiere dignitoso, spesso svolto negli ospedali per portare un sorriso ai pazienti”.
Sul sopralluogo ad Askatasuna, il consigliere ha dichiarato: “È la prima volta che si è svolta una manifestazione pacifica, nonostante i tentativi di impedirmi l’ingresso. Alla fine, il sopralluogo è stato utile per far capire che si tratta di un luogo abitato e ben tenuto”. Proprio oggi il Consiglio comunale è chiamato a discutere una sua proposta che prevede di inserire il richiamo al ripudio della violenza nel patto di collaborazione per il centro sociale Askatasuna.
La provocazione non è passata inosservata. La presidente dell’aula, Maria Grazia Grippo, ha richiamato formalmente Viale, sottolineando che il regolamento prevede un abbigliamento consono e che il travestimento da clown non rende merito alla dignità dell’assemblea. Il consigliere, pur contestando l’interpretazione, si è tolto naso e parrucca per poter rimanere in aula.
Anche i consiglieri della Lega hanno attaccato Viale, collegando la sua protesta al sopralluogo ad Askatasuna. Il capogruppo Fabrizio Ricca ha dichiarato: “Il suo atteggiamento è perfettamente in linea con quello della Giunta”, mentre la collega Elena Maccanti ha accusato l’amministrazione di aver giustificato quanto accaduto durante il sopralluogo: “Se il sindaco condanna l’episodio, allora Viale deve togliersi il travestimento, altrimenti dovrebbe poterlo tenere”.
L’episodio ha riacceso il dibattito sulle modalità di protesta all’interno del Consiglio comunale e sulle tensioni legate alla gestione della sicurezza e della convivenza tra istituzioni e movimenti autonomi. Il confronto su Askatasuna continua a essere uno dei temi più divisivi della politica cittadina.
Viale, noto per altre azioni di rottura come la battaglia per la rimozione del crocifisso dall’aula o contro l’obbligo della cravatta per i consiglieri maschi, ha spiegato la sua iniziativa: “Ci hanno dato dei pagliacci come se fosse un insulto, ma è un mestiere dignitoso, spesso svolto negli ospedali per portare un sorriso ai pazienti”.
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