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Turismo in crescita: opportunità per i giovani, ma stipendi ancora bassi

Ristorazione e alloggi trainano il settore, ma i contratti restano precari e le retribuzioni basse

Turismo in crescita

Turismo in crescita: opportunità per i giovani, ma stipendi ancora bassi (foto di repertorio)

Il turismo continua ad essere un settore strategico per l’economia locale, rappresentando circa il 10% del PIL e il 7% dell’occupazione in provincia di Torino. Nonostante il duro colpo inferto dalla pandemia, il comparto ha registrato una ripresa significativa, con un incremento della domanda di manodopera giovanile e straniera. Tuttavia, il settore è caratterizzato da contratti precari e retribuzioni inferiori rispetto ad altri ambiti lavorativi.

Secondo un’indagine del Collegio Carlo Alberto, basata sui dati della Camera di Commercio e dell’Inps, la ristorazione è il segmento predominante, impiegando l’85% dei lavoratori del settore turistico, seguita dagli alloggi (11%) e dai servizi di viaggio (4%). Il 56% degli occupati è costituito da donne, mentre la fascia di età più rappresentata è quella tra 25 e 49 anni. In crescita anche la quota di giovani tra 16 e 24 anni, la categoria che ha registrato il maggior aumento dopo la pandemia.

Uno degli aspetti più critici evidenziati dalla ricerca è la bassa retribuzione: la media settimanale si attesta intorno ai 400 euro, un valore nettamente inferiore rispetto ai 680 euro del settore dei servizi e ai 725 euro dell’industria. Inoltre, il ricorso a contratti a termine e stagionali è molto diffuso, incidendo sulla stabilità lavorativa.

Un altro elemento significativo è la forte presenza di lavoratori stranieri, che rappresentano il 27% della forza lavoro nel settore turistico, una quota superiore rispetto alla media dei servizi (20%) e simile a quella dell’industria (28%). I comparti che più si affidano a manodopera straniera sono la ristorazione e gli alloggi, con una maggiore richiesta di camerieri, cuochi e baristi.

L’importanza del turismo come motore economico è stata sottolineata dal Sindaco Stefano Lo Russo, intervenuto alla presentazione della ricerca promossa da Confesercenti, Camera di Commercio e Turismo Torino. Il primo cittadino ha ribadito come gli investimenti nel settore abbiano contribuito alla crescita occupazionale, citando eventi di rilievo come il Salone del Vino e Cioccolatò. “Non ha senso contrapporre gli investimenti nel turismo a quelli per l’industria”, ha dichiarato.

Tuttavia, il presidente di Confesercenti, Giancarlo Banchieri, ha evidenziato la necessità di una programmazione più strutturata per il settore turistico. “Non bastano eventi occasionali come le ATP, serve una strategia di lungo termine. Il centro fieristico è sottodimensionato, così come il centro congressi. Visto che il turismo vale il 10% del PIL, chiediamo che almeno il 10% delle risorse dei bandi per l’innovazione venga destinato al settore. Questo consentirebbe di migliorare la qualità delle strutture esistenti”, ha affermato.

La crescita del turismo offre opportunità di lavoro, ma resta il nodo della stabilizzazione contrattuale e della retribuzione. Il dibattito è aperto su come rendere il settore più attrattivo per i lavoratori, garantendo migliori condizioni economiche e prospettive occupazionali più solide.

L’importanza del turismo come motore economico è stata sottolineata dal Sindaco Stefano Lo Russo, intervenuto alla presentazione della ricerca promossa da Confesercenti, Camera di Commercio e Turismo Torino

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