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03 Marzo 2025 - 15:18
Foibe e libertà d’insegnamento: il caso Gobetti divide il Canavese
Si moltiplicano, a Rivarolo e nel resto del Canavese, le prese di posizione in sostegno dello storico Eric Gobetti dopo le infuocate dichiarazioni del vice-capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Roberto Ravello e a seguire quelle dell’amministrazione rivarolese.
Gobetti è da tempo nel mirino della Destra per i suoi studi relativi alle foibe ed, ogni volta che compare il suo nome in un evento pubblico di qualsiasi genere, scattano reazioni indignate. Non c’è quindi da sorprendersi se l’invito rivoltogli dalla dirigenza del Liceo “Aldo Moro” per presentare agli studenti il libro E allora le foibe? ha suscitato l’ennesimo vespaio. Quel che viene da chiedersi ogni volta è se tanto odio sia legato alla conoscenza delle sue tesi o prescinda da esse: la posizione di Gobetti non è quella di chi nega i fatti bensì li ricostruisce e poi li commenta. Certo le sue opinioni non potrebbero essere condivise da chi sta dalla parte politica opposta però potrebbero essere contestate in modo dialettico, anche aspramente. Non avviene mai e forse non per caso: confrontarsi con chi la pensa in modo opposto presuppone una fede nelle regole della democrazia che in certi ambienti non sembrano godere di molta considerazione. Anche in occasione della sua presenza a Rivarolo si è preferito gridare allo scandalo.
Le reazioni non sono mancate. Oltre a quella della CGIL – già riportata dal nostro giornale – vanno registrate quelle di Alice Ravinale, capogruppo in Regione di A.V.S. (Alleanza Verdi e Sinistra), del Circolo PD Alto Canavese, delle dieci sezioni canavesane dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia con l’adesione del Comitato Provinciale.
Alleanza Verdi e Sinistra scrive: “La crociata personale e squallida è quella di Fratelli d'Italia contro Eric Gobetti, oggetto di una vera propria campagna d'odio promossa da rappresentanti istituzionali di FDI. Da ultimo le parole del consigliere Ravello apparse oggi su Torino Oggi. Nel lavoro di Gobetti non c'è negazionismo e c'è invece lo studio attento della complessa vicenda del confine orientale, che certo non si può ridurre alle Foibe con la f maiuscola citate da Ravello: per saperlo però bisognerebbe averlo letto”. Si sottolinea quindi: “È lo stesso Ministero dell'Istruzione e del Merito a chiedere, ogni anno con maggiore insistenza, alle scuole di dare ampia rilevanza a quella vicenda, lungo tutto l'anno scolastico e proprio con attenzione alle ore di educazione civica: esattamente quanto sta facendo l'Istituto Aldo Moro di Rivarolo Canavese, che auspichiamo non ceda alle consuete intimidazioni di Fratelli d'Italia”.
Il Circolo PD Alto Canavese parte dal medesimo presupposto: “Gobetti è tra i principali storici di quel periodo e nel suo lavoro non c'è menzogna: è la trita propaganda della destra sulla vicenda drammatica dell'esodo giuliano-dalmata ad essere disorta e travisata per ideologia. Gobetti è evidentemente non gradito a quanti sono adusi a considerare la storia non già in base a studi, approfondimenti, dati analitici e confronti, bensì a quanto gli eventi del nostro passato possano prestarsi a divenire strumenti di demagogico consenso per questa o quell'altra parte politica”.
Di fronte alla richiesta di Ravello alla dirigente dell’Istituto di annullare la presentazione del libro ovvero di “annullare un’attività didattica”, il comunicato del Partito Democratico accusa il vice-capogruppo di Fratelli d’Italia di essere stato “travolto da superficiale conoscenza e demagogica propensione ad appropriarsi di competenze nel merito di alcuni drammi storici”.
Il comunicato pone tuttavia l’accento soprattutto sui rischi che riguardano la libertà d’insegnamento ed in generale la libertà di espressione: “A prescindere da ogni considerazione in ordine alla conoscenza del drammatico tema in questione nonché dell'immotivato ostracismo nei confronti dell'autore, si ritiene assolutamente inaccettabile un tentativo di controllo dell'attività didattica da parte della politica, considerando tale tentativo di ingerenza degno dei peggiori totalitarismi. Alla dirigente Cosetta Borrelli, al Corpo Insegnanti, a tutti gli allievi dell'istituto Aldo Moro ed all'autore Eric Gobetti, storico rigoroso ed evidentemente scomodo per taluni, da tempo oggetto di minacce e di feroce odio sui social, così come a tutte le famiglie delle vittime delle foibe, va tutta la solidarietà del Circolo PD Alto Canavese”. Non appare casuale che la solidarietà venga espressa anche alle famiglie delle vittime delle foibe.
L’A.N.P.I. si è mossa all’unisono, emettendo un comunicato congiunto delle sezioni presenti sul territorio: sono quelle – in ordine alfabetico - di Alpette, Caluso, Castellamonte, Cuorgnè, Forno, Ivrea e Basso Canavese, Pont Canavese, Rivarolo-Favria-Oglianico, Settimo Torinese, Valperga-Pertusio. La Presidenza del Comitato Provinciale di Torino ha dato la sua adesione.
Il comunicato si apre con una premessa, ribadendo che “in qualsiasi contesto anche una sola vittima è una sconfitta per l'umanità”. Viene quindi espressa “piena solidarietà allo storico Eric Gobetti, oggetto di continue becere minacce, sia di impronta neosquadrista che istituzionali, per la sua attività intellettuale di ricerca e contestualizzazione degli eventi sul fronte orientale italiano negli anni della seconda guerra mondiale all'interno del feroce fenomeno di colonizzazione italofascista di quei territori”. L’A.N.P.I. ci tiene a rimarcare “l'ampia partecipazione, dopo l'otto settembre, di un gran numero di già soldati italiani divenuti partigiani, con, tra di loro, anche esponenti canavesani, alla lotta partigiana contro gli occupanti nazisti”.
Anche in questo caso ritornano i timori per il presente ed il futuro. Dopo aver sottolineato che “la strumentalizzazione avulsa dal contesto del tragico fenomeno delle foibe è, quello sì, un tentativo di negazionismo revisionista storico”, le sezioni canavesane dell’Associazione Nazionale Partigiani dichiarano che a tale tentativo “le forze antifasciste debbono opporsi non solo per un criterio appunto storico ma nondimeno per le ricadute sulla storia di oggi e di domani. Tanto più nell'anno della celebrazione dell'80° della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Alle iniziative di studio come quelle intraprese dal liceo Aldo Moro di Rivarolo va il sostegno pieno e la solidarietà dell'ANPI, per una didattica libera dalle briglie del potere di turno in accordo con il dettato della Costituzione nata dalla Resistenza”.
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