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L’ex area Tav sotto esame: il Comune di Chivasso avvia le verifiche sull’amianto

Al via il censimento dell’amianto al Campus di via Baraggino

L’ex area Tav sotto esame: il Comune di Chivasso avvia le verifiche sull’amianto

L’ex area Tav sotto esame: il Comune di Chivasso avvia le verifiche sull’amianto

Si accendono i riflettori sull’ex area Tav di via Baraggino. Il Comune di Chivasso ha ufficialmente dato il via al censimento per verificare l’eventuale presenza di amianto nei manufatti dell’area. Un passo necessario per ottemperare alle normative di sicurezza, come stabilito dal D.M. 6 settembre 1994 e dal D.Lgs. 81/2008, che impongono controlli rigorosi su materiali potenzialmente pericolosi.

L’incarico per le operazioni di monitoraggio è stato affidato allo Studio Comola Srl, una realtà già nota nel settore, che seguirà il piano di verifica e controllo per il triennio 2025-2027. Il responsabile dell’operazione sarà il Dott. Alessandro Comola, professionista con esperienza nel settore della bonifica e gestione dell’amianto.

Le attività previste comprendono il monitoraggio e l’aggiornamento del piano di controllo dell’amianto, ispezioni periodiche, analisi strumentali e redazione di rapporti tecnici corredati da documentazione fotografica. Inoltre, sarà predisposto un piano di emergenza per il Campus Tav Centro Comunale Polivalente, volto a garantire la sicurezza dell’area e delle strutture circostanti.

L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Claudio Castello, ha sottolineato come queste operazioni siano fondamentali per la tutela della salute pubblica e per la messa in sicurezza di aree che potrebbero ancora contenere materiali a rischio. L’importo complessivo dell’intervento ammonta a 4.400 euro oltre IVA, cifra che coprirà tutte le attività di verifica e aggiornamento previste nel triennio.

Una delle casette che insistono nell'ex villaggio Tav di via Baraggino

L’area ex Tav: da cantiere ferroviario a campus polifunzionale

L’ex area Tav di via Baraggino non è una zona qualsiasi. In origine, era stata utilizzata come campo base durante i lavori per la linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Milano. Conclusa la fase di cantiere, nel 2009 l’area è stata trasformata in un campus polifunzionale e oggi ospita circa 30 casette di legno e strutture di servizio, distribuite su una superficie di 6.000 metri quadrati.

Il cosiddetto Campus delle Associazioni, nato con l’obiettivo di offrire spazi per il mondo del volontariato e delle attività culturali, oggi accoglie 55 associazioni e otto aziende, tra cui laboratori di nanotecnologie gestiti da Techfab, una società partecipata dal Comune di Chivasso, dalla Città Metropolitana di Torino e dal Politecnico di Torino.

All’interno del campus operano diverse realtà culturali e sportive. Ad esempio, l’Officina Culturale APS organizza eventi e laboratori teatrali nella Casetta C, mentre la tensostruttura dell’area, dopo anni di incertezze e bandi andati deserti, è stata recentemente assegnata in gestione all’A.S.D. Echidna, associazione sportiva specializzata in ginnastica ritmica.

La riconversione dell’ex villaggio TAV in un centro per associazioni e imprese rappresenta un modello di riqualificazione urbana, che negli anni ha permesso di dare nuova vita a un’area altrimenti destinata all’abbandono. Con l’avvio del censimento dell’amianto, l’obiettivo è garantire un ulteriore livello di sicurezza per chi frequenta questo spazio, assicurando che i materiali presenti non rappresentino un rischio per la salute pubblica.

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