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Manifestazioni in tutta Italia: il 22 marzo Torino in piazza contro la vivisezione su Beagle

Proteste per fermare la sperimentazione su 1600 cani

Manifestazioni in tutta Italia: il 22 marzo Torino in piazza contro la vivisezione su Beagle

Manifestazioni in tutta Italia: il 22 marzo Torino in piazza contro la vivisezione su Beagle

«Impedire la deportazione di 1600 cuccioli di Beagle, destinati alla tortura e alla sperimentazione nei laboratori della multinazionale farmaceutica Aptuit». È con questo obiettivo che cittadini, attivisti e personaggi dello spettacolo si sono riuniti oggi pomeriggio davanti al Tar del Lazio, a Roma, mentre a Verona si è svolto un corteo organizzato da Centopercentoanimalisti.

Il presidio romano – spiegano gli organizzatori Riccardo Manca e Lorella Ravaldini – è stato organizzato «per dare un segno tangibile al Tar del Lazio della volontà dei cittadini, che non intendono accettare torture e violenze sui Beagle che Aptuit chiede, in numero di 1600, per condurre sperimentazioni invasive sulle dipendenze». A metà marzo, il tribunale amministrativo dovrà decidere se autorizzare o meno la multinazionale a riprendere i test.

«Un'atrocità non è minore solo perché viene commessa in un laboratorio e chiamata ricerca medica. È ormai acclarata l'inutilità scientifica della sperimentazione», afferma Riccardo Manca.

Tra le voci del mondo dello spettacolo che sostengono la causa, anche Andrea Roncato, che sottolinea: «Gli animali, oltre ad avere diritto a un’esistenza libera dal dolore, sono davvero terapeutici per noi esseri umani, ma non nei termini di oggetti da usare. Il loro amore incondizionato è terapeutico e tradire questo loro sentimento è tra i gesti più vili e bassi che un uomo può compiere».

Un’altra grande manifestazione contro la vivisezione è prevista per il 22 marzo a Torino.

Michela Vittoria Brambilla

A Verona, alla protesta ha partecipato anche Michela Vittoria Brambilla, presidente dell'Intergruppo parlamentare per i Diritti degli animali e la Tutela dell'Ambiente e della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell'Ambiente. «Siamo qui per evitare che 1600 Beagle e altri animali siano destinati a orribili sofferenze e a morte sicura, vittime di esperimenti crudeli e inutili», ha dichiarato, chiedendo l’intervento della magistratura.

«Sulla vicenda dovranno presto esprimersi sia i giudici amministrativi che il tribunale penale. Chiediamo che il Tar annulli le autorizzazioni ad eseguire test sui Beagle e sui primati», ha concluso Brambilla.

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