Cerca

Attualità

Falsi carabinieri tentano di truffare un'anziana. Sapevano molte informazioni sui familiari

Un nuovo caso di truffa telefonica, con sedicenti agenti che sanno sempre più informazioni personali sulle vittime

Falsi carabinieri tentano di truffare un'anziana al telefono. Sapevano molte informazioni personali

Immagine generata con l'intelligenza artificiale

Un nuovo episodio di tentata truffa ai danni di una cittadina anziana si è verificato la mattina di giovedì 27 febbraio nella zona di Strada del Cascinotto, angolo Via Speranza, a San Mauro Torinese. A raccontarlo è un residente che ha voluto condividere su Facebook l’accaduto per mettere in guardia la comunità.

Secondo quanto riportato, la madre dell’autore della segnalazione ha ricevuto una telefonata da un sedicente carabiniere, il cui numero risultava oscurato. L’uomo ha chiesto di parlare con il marito della signora, il quale però è scomparso da oltre dodici anni. Alla risposta negativa, il truffatore ha cercato di ottenere informazioni sul figlio, chiedendo se fosse fuori casa per delle commissioni. Insospettita, la donna ha prontamente interrotto la comunicazione, smascherando il tentativo.

Poco dopo, tra i 30 e i 45 minuti successivi alla telefonata, due individui si sono presentati alla porta dell’anziana suonando il campanello. Si trattava di un uomo e di una donna, ma non riconoscendoli, la signora ha scelto saggiamente di non aprire, inducendoli così ad allontanarsi. L’episodio è stato segnalato ai Carabinieri di San Mauro Torinese, che ora indagano sull’accaduto.

la segnalazione postata su Facebook

Questo evento sottolinea ancora una volta la necessità di prestare massima attenzione a telefonate sospette e visite inaspettate. Le truffe ai danni di anziani sono purtroppo sempre più frequenti, ed è fondamentale adottare precauzioni: mai fornire informazioni personali al telefono e, in caso di dubbi, contattare direttamente le forze dell’ordine.

Si invita la cittadinanza a segnalare immediatamente episodi simili alle autorità e a diffondere l’allerta tra parenti e conoscenti, specialmente tra le persone più vulnerabili. Fatti del genere sono avvenuti recentemente non solo a Torino città, ma anche nel chierese e a Collegno, con i truffatori che raccolgono un numero sempre maggiore di informazioni sulle vittime e sui rispettivi familiari per essere più credibili.

Quella stessa sera, il consigliere comunale Marco Bongiovanni, ha accennato alla vicenda durante la seduta del Consiglio comunale, auspicando un maggior impegno della maggioranza sul tema della sicurezza e delle videocamere di sorveglianza.

La sindaca Giulia Guazzora, interrogata sul tema sicurezza, ha fatto sapere che a oggi tutte le telecamere di videosorveglianza della città risultano funzionanti, e sono state ripristinate quelle che non lo erano. Se è vero che questi dispositivi non possono fermare "in tempo reale" chi commette un reato, possono fungere da deterrente e facilitare di molto le indagini in caso di furti o danneggiamenti, incrociandone i rispettivi dati, consegnati poi alle forze dell'ordine.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori