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Ponti di primavera: un italiano su quattro in viaggio, ma il costo frena le partenze

Sicilia, Toscana e Campania in testa alle mete preferite, ma cresce l’interesse per i piccoli borghi

Ponti di primavera

Ponti di primavera: un italiano su quattro in viaggio, ma il costo frena le partenze (foto di repertorio)

Un italiano su quattro approfitterà dei ponti primaverili per viaggiare, con una netta prevalenza di giovani tra i turisti in partenza. Le mete preferite includono le grandi città, il mare e, sorprendentemente, anche i piccoli borghi, che stanno conquistando una fetta crescente del turismo giovanile. È quanto emerge da un'indagine condotta da Udicon (Unione per la Difesa dei Consumatori), pubblicata in anteprima dall'ANSA, e relativa ai ponti di Pasqua, 25 aprile e 1° maggio, particolarmente favorevoli quest'anno grazie alla loro vicinanza nel calendario.

Tra le regioni più ambite, la Sicilia si posiziona in testa, seguita da Toscana e Campania. La durata media delle vacanze sarà di 2-4 giorni, con soggiorni ancora più lunghi per i giovanissimi. Una parte degli italiani, circa il 10%, opterà invece per una mini-vacanza dai parenti, con destinazioni preferite come Puglia, Emilia-Romagna e Lombardia.

Oltre i ponti, lo studio rivela che 4 italiani su 10 hanno già pianificato una vacanza estiva, con una chiara preferenza per le mete balneari. Tuttavia, il costo si conferma il principale fattore di scelta: il 55% degli intervistati considera il prezzo un criterio decisivo nella pianificazione delle vacanze, più ancora delle condizioni meteorologiche.

Martina Donini, presidente nazionale di Udicon, evidenzia l'impatto del carovita sulle scelte di viaggio: "Solo un italiano su quattro potrà permettersi un viaggio per il ponte lungo di Pasqua, mentre la maggioranza è costretta a rinunciare o rimandare per motivi economici. Il turismo dovrebbe essere accessibile a tutti, ma i numeri mostrano una realtà diversa".

Interessante il dato relativo alla crescente attenzione per i piccoli borghi, scelti dal 22% dei giovani. "Si tratta di un segnale chiaro: le nuove generazioni stanno riscoprendo un turismo culturale, autentico e sostenibile", sottolinea Donini.

Guardando oltre il ponte, emerge una frattura nelle abitudini di viaggio: il 42% degli italiani ha già programmato una vacanza estiva, ma il 38% non partirà, mentre il 20% è ancora incerto. Anche in questo caso, la spesa incide in modo determinante: "Per molti, la vacanza è ancora un privilegio e non una libera scelta", conclude Donini.

L'importanza del turismo accessibile non riguarda solo il benessere personale, ma ha ripercussioni economiche significative. "Meno viaggiatori significano meno entrate per il settore turistico e per le economie locali che dipendono fortemente dal turismo. Un turismo più accessibile non è solo una questione di diritto al riposo, ma anche di crescita economica", afferma Donini.

L'analisi dell'Udicon lancia quindi un messaggio chiaro: senza politiche mirate a rendere il turismo più sostenibile e accessibile, il settore rischia un rallentamento con effetti diretti su economia e benessere sociale.

Un italiano su quattro approfitterà dei ponti primaverili per viaggiare, con una netta prevalenza di giovani tra i turisti in partenza

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