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25 Febbraio 2025 - 14:13
Due giorni senza autobus per un cedimento che non c'era: i sindaci denunciano Gtt (archivio)
Due giorni senza autobus per un cedimento stradale che non esiste. Non è la trama di un film, ma quanto accaduto lunedì 17 e martedì 18 febbraio sulla linea 5137 Torino-Ceresole, gestita da Gtt. Il risultato? Pendolari a piedi, studenti lasciati a terra al ritorno da scuola e nessuna comunicazione preventiva alle amministrazioni locali. E, come se non bastasse, nessuna scusa per il disagio. Ora i sindaci di Ceresole, Noasca e Locana, rispettivamente Alex Gioannini, Domenico Aimonino e Mauro Peruzzo Cornetto, hanno detto basta e hanno presentato un esposto alla Procura di Ivrea per vederci chiaro.
Secondo quanto riportato dai primi cittadini, tutto è iniziato quando, alle 11 di lunedì 17 febbraio, sul sito di Gtt è comparso un avviso che comunicava la limitazione della linea a Rosone, frazione di Locana, a causa di un presunto cedimento del manto stradale su un tornante di Noasca. Peccato che nessun tecnico abilitato avesse certificato il fatto. E infatti, il giorno successivo, il sopralluogo effettuato dalla Città Metropolitana, alla presenza dei responsabili di Gtt e dei rappresentanti dei Comuni, ha smentito tutto: nessun cedimento stradale. Il problema? La dimensione del bus utilizzato, troppo lungo (12 metri) per affrontare quel tratto di strada.
Alex Gioannini sindaco di Ceresole Reale
Nonostante ciò, per due giorni tutte le corse tra Rosone e Ceresole sono state soppresse, lasciando a piedi non solo i lavoratori, ma anche i ragazzi che tornavano da scuola. Come sottolineano i sindaci, nemmeno il giorno successivo la situazione è tornata alla normalità, visto che la corsa del pomeriggio non è stata effettuata. E il tutto senza un minimo preavviso alle amministrazioni locali o agli utenti. La ciliegina sulla torta? La comunicazione sul sito di Gtt è stata rimossa senza nemmeno una parola di scuse.
Una vicenda che ha suscitato indignazione non solo per i disagi arrecati, ma anche per le possibili conseguenze sull’economia locale: «I nostri sono Comuni turistici e questo può aver determinato un danno di fruizione anche per gli automobilisti impauriti da un possibile cedimento della strada», hanno sottolineato i sindaci nell’esposto.
Dal canto suo, Gtt ha confermato la sospensione del servizio, motivandola con l’impraticabilità di un tornante per i mezzi abituali, precisando però di aver attivato un collegamento alternativo con autobus più piccoli da 8,5 metri. La società ha inoltre chiesto all’Agenzia della Mobilità un’ispezione per verificare le condizioni dell’infrastruttura e individuare eventuali soluzioni.
Ma la domanda resta: perché parlare di un cedimento stradale mai avvenuto? Perché nessuno si è premurato di avvisare gli utenti del disservizio? E, soprattutto, perché non sono arrivate nemmeno le scuse? Ora sarà la Procura di Ivrea a stabilire se ci sono state irregolarità. Ma intanto, i pendolari e gli studenti si chiedono se la prossima volta potranno contare su un servizio pubblico affidabile. O se dovranno prepararsi all’ennesima corsa a ostacoli.
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