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Torino, sciopero dei mezzi pubblici: disagi per i pendolari, fermi il 65-70% di bus e tram

Alta adesione alla protesta nazionale, garantite solo le fasce orarie minime di servizio

Torino

Torino, sciopero dei mezzi pubblici: disagi per i pendolari, fermi il 65-70% di bus e tram

Torino si è risvegliata con pesanti disagi nel trasporto pubblico a causa dello sciopero nazionale di 24 ore indetto dai sindacati di base. Secondo le stime fornite dalle sigle sindacali, l’adesione tra gli autisti di bus e tram ha raggiunto il 65-70%, con ripercussioni significative sulla mobilità urbana ed extraurbana.

La GTT (Gruppo Torinese Trasporti) ha comunicato che, nonostante lo sciopero, la metropolitana ha ripreso a funzionare regolarmente dopo il completamento anticipato dei lavori di manutenzione straordinaria, un intervento che ha permesso ai convogli di tornare operativi già in mattinata.

Come previsto dalla normativa sugli scioperi nel settore dei trasporti, sono state comunque garantite le fasce orarie minime di servizio: per il trasporto urbano i mezzi hanno circolato regolarmente tra le 6 e le 9 e tra le 12 e le 15, mentre per il trasporto extraurbano il servizio è stato assicurato fino alle 8 e poi dalle 14:30 alle 17:30.

Lo stop ha provocato code alle fermate e difficoltà per i pendolari, molti dei quali si sono riversati sui pochi mezzi disponibili o hanno cercato soluzioni alternative per raggiungere scuole e posti di lavoro. Lo sciopero, che ha coinvolto diverse città italiane, è stato proclamato per chiedere migliori condizioni lavorative, aumenti salariali e una maggiore sicurezza per gli autisti, temi al centro delle mobilitazioni sindacali degli ultimi mesi.

Le proteste nel settore del trasporto pubblico locale rappresentano un nodo cruciale per la mobilità cittadina e per migliaia di utenti che ogni giorno dipendono dai mezzi pubblici per i loro spostamenti. Se da un lato i lavoratori chiedono maggiori tutele, dall’altro cittadini e imprese subiscono le conseguenze di un sistema che fatica a trovare un equilibrio tra le necessità del servizio e le rivendicazioni sindacali.

L'attenzione ora si sposta sulle prossime settimane: se non verranno accolte le richieste dei sindacati, il rischio di nuovi scioperi e ulteriori disagi per i torinesi resta concreto.

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