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Ivrea in Azione
23 Febbraio 2025 - 22:16
La giunta
Ivrea? La città delle mille contraddizioni, dove perfino una innocua e poco costosa proposta di sosta gratuita di 20 minuti è stata bocciata dall’amministrazione comunale e dalla maggioranza più a sinistra degli ultimi 20 anni.
Potevano dire: “20 minuti sono troppi, facciamo 15.” E invece no. Il cittadino deve pagare almeno 50 centesimi, anche per una sosta lampo. Perché? Perché c’è una soglia minima, e se devi fermarti cinque minuti per un caffè... affari tuoi!
La sosta gratuita avrebbe potuto stimolare il commercio locale e combattere le soste selvagge, ma niente da fare: meglio vessare il cittadino. Eppure “gentile” era una parola che prometteva bene. Immagina: un attimo per comprare il pane sotto casa, invece che in un anonimo centro commerciale. Ma chi se ne importa del commercio locale?
Nel frattempo, magari i consiglieri di maggioranza fanno acquisti su Amazon, contribuendo alla rovina dei negozi di quartiere. Proprio mentre si discuteva la proposta, Confesercenti lanciava l’allarme: “Un 2024 da dimenticare per il Piemonte”. In media, per ogni 2,4 chiusure c’è solo una nuova apertura. E i nostri amministratori? Fermi, immobili, forse in attesa di un corso accelerato di economia applicata.
La desertificazione commerciale accelera, e servirebbero interventi strutturali. Altrimenti, addio botteghe, benvenuto shopping online. I commercianti lo vedono dagli scontrini medi sempre più bassi. Le famiglie arrancano, mentre la grande distribuzione e i colossi del web corrono come Ferrari in pista.
Le vetrine illuminate, i negozi di fiducia, stanno sparendo, sostituiti da pacchi in arrivo con il corriere. Le nuove generazioni crescono senza alcuna sensibilizzazione sul valore del commercio di prossimità, mentre la politica resta a guardare.
E pensare che solo pochi anni fa il rapporto tra aperture e chiusure era di 1,5 su 10. Oggi è un disastro annunciato. Se questo trend continua, nel 2034 il centro città sarà un deserto commerciale. Per evitare questo scenario servirebbero politiche attive, scelte coraggiose, una classe politica che sappia guidare e non farsi guidare dagli uffici.
Ma qui il consiglio comunale sembra vivere in una bolla di sapone, ignorando che per il commercio è questione di vita o di morte.
Chiudiamo con un sorriso amaro: la sosta gentile non era un’utopia, era un’opportunità. Ma a Ivrea le opportunità si buttano. E mentre aspettiamo il prossimo miracolo, i negozi chiudono.
Il piccolo commercio ringrazia, la grande distribuzione festeggia.
Ciao!!
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