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E' morto all'improvviso il primo paziente operato con la rivoluzionaria “tecnica del bacio”

Virgilio Sandullo muore dopo l'intervento innovativo eseguito a Torino per togliere una massa tumorale tra cuore e polmone

Morte improvvisa a Torino: il caso di Virgilio Sandullo e la tecnica chirurgica del "bacio"

Nella notte tra venerdì 21 e sabato 22 febbraio, Virgilio Sandullo, un informatico 56enne residente nel comasco, è deceduto improvvisamente in una clinica torinese. Sandullo si trovava nella struttura per la riabilitazione post-operatoria, dopo essere stato sottoposto a un intervento chirurgico innovativo presso l'ospedale Molinette di Torino. L'operazione, che aveva attirato l’attenzione dei media, era stata eseguita con una tecnica mai sperimentata prima, nota come la tecnica del 'bacio'.

L’intervento, eseguito presso le Molinette di Torino, aveva permesso di rimuovere una massa tumorale di quasi 20 cm che comprimeva il cuore e il polmone sinistro. Il paziente, dopo il fallimento della chemioterapia, si era affidato alla Chirurgia Toracica dell’ospedale, considerato un centro di riferimento europeo per le patologie del timo.

Diversi ospedali avevano ritenuto l’operazione troppo rischiosa, ma l’équipe torinese ha accettato la sfida con un approccio innovativo e multidisciplinare. Il cuore del problema era riuscire a rimuovere il tumore senza compromettere il battito cardiaco. Per riuscirci, i chirurghi hanno utilizzato un posizionatore cardiaco, uno strumento in grado di creare il vuoto e mantenere il cuore sollevato fuori dal torace, garantendone al contempo il funzionamento.

Intervento rivoluzionario alle Molinette

“Il dispositivo funziona come se desse un lungo bacio al cuore, tenendolo in posizione verticale mentre continua a pompare sangue” - aveva spiegato il professor Massimo Boffini, della Cardiochirurgia universitaria. La procedura, durata oltre dieci ore, aveva richiesto la collaborazione tra chirurghi toracici e cardiochirurghi, con il supporto di anestesisti e specialisti in rianimazione. Il professor Enrico Ruffini e il dottor Paraskevas Lyberis avevano guidato la rimozione del tumore e del polmone sinistro, ormai compromesso dalla neoplasia. Anche il diaframma, coinvolto dal tumore, era stato in parte ricostruito.

L’intervento, che segnava un passo avanti nella chirurgia toracica avanzata, aveva acceso speranze nella comunità medica. “Questo intervento conferma il valore della Città della Salute di Torino come centro d’eccellenza nazionale e internazionale” - aveva dichiarato Federico Riboldi, assessore regionale alla Sanità. Anche il direttore generale facente funzioni, Emanuele Ciotti, aveva espresso soddisfazione per il successo dell’intervento, sottolineando come la tecnica potesse aprire la strada a nuovi interventi per patologie complesse.

Purtroppo, il quadro clinico di Virgilio Sandullo è improvvisamente peggiorato nella notte tra venerdì e sabato, portando al suo decesso improvviso. Le cause della morte non sono ancora state chiarite, e saranno probabilmente oggetto di ulteriori accertamenti. La notizia ha scosso l’ambiente medico e quanti avevano seguito con speranza il decorso post-operatorio del paziente.

Mentre resta il rammarico per una vita spezzata, il risultato chirurgico rappresenta comunque un importante passo avanti nella gestione dei tumori toracici complessi. L’ospedale Molinette proseguirà con lo studio della tecnica, per garantire un futuro a pazienti che, fino a poco tempo fa, non avrebbero avuto alcuna possibilità di cura.

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