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Elezioni a Cafasse: giochi di potere, tradimenti e colpi di scena

Faralli tentato dalla candidatura, Oddi in difficoltà, Marietta gioca nell’ombra. E spunta una donna misteriosa: chi sarà la sorpresa dell’ultima ora?

 Raffaella Attianese, il commissario

Raffaella Attianese, il commissario

Mancano ancora parecchie settimane alle elezioni amministrative, ma nel piccolo mondo della politica locale si respira già aria da thriller. Tra nomi che circolano, candidature che traballano e misteriosi dietrofront, il toto-sindaco è più acceso che mai.

Gianpaolo Faralli sembrava destinato a un ruolo da “kingmaker”, pronto ad appoggiare Carlo Oddi, ma a quanto pare le cose sono cambiate. Il suo pensionamento anticipato lo ha catapultato in un bivio inaspettato: restare dietro le quinte o scendere in campo da protagonista? Chi lo conosce giura che la tentazione di mettersi la fascia tricolore sia più forte che mai.

Nel frattempo, il gruppo di Oddi si è ridimensionato nel corso dell'ultimo anno e ora lui si trova nella scomoda posizione di dover decidere se proseguire comunque o gettare la spugna. A rendere il quadro ancora più incerto, la figura dell’avvocato Enrico Rubiola, che da settimane sta facendo “sondaggi esplorativi” senza però dare certezze. Un gioco di attese che potrebbe lasciarlo senza il tempo necessario per mettere insieme una squadra credibile.

Daniele Marietta ex sindaco di Cafasse

Daniele Marietta ex sindaco di Cafasse

E poi c’è Daniele Marietta, l’ex sindaco, che sembra divertirsi a lasciare tutti col fiato sospeso. Un giorno sembra fuori dai giochi, il giorno dopo qualcuno giura di averlo visto parlare animatamente con esponenti della vecchia guardia politica locale. Ma il vero colpo di scena potrebbe arrivare da un altro fronte: i bene informati parlano di una donna pronta a entrare in scena con il suo appoggio. Chi sarà? Un volto nuovo o una vecchia conoscenza?

I giochi si stanno facendo più intricati del previsto e c’è chi scommette che i prossimi giorni saranno decisivi per capire chi avrà davvero il coraggio di metterci la faccia. Di certo c’è solo una cosa: il tempo stringe e il sipario sta per alzarsi sulla corsa a Palazzo.

Elezioni saltate, caos e carte bollate: Cafasse nelle mani del commissario

Un anno fa, il sipario sulla politica cafassese si è abbassato nel peggiore dei modi: elezioni annullate, ricorsi bocciati e cittadini privati del diritto di voto. Ora, con una nuova tornata elettorale alle porte, in molti si chiedono se la storia si ripeterà o se, finalmente, il paese riuscirà a eleggere un sindaco senza inciampare in pasticci burocratici.

Nel 2024, la sfida sembrava già decisa tra Carlo Oddi e Daniele Marietta, ma un errore formale nei moduli di raccolta firme ha mandato tutto in fumo. Il problema? Le loro liste – "Insieme, Marietta Sindaco" e "Conta su di Noi, Carlo Oddi Sindaco" – avevano inserito il logo solo sulla prima pagina, anziché su tutte, lasciando spazio al dubbio che gli elettori potessero non essere certi di chi stessero effettivamente sostenendo. Una svista banale, ma fatale, che ha portato prima alla bocciatura da parte della Commissione Elettorale, poi al ricorso al TAR e, infine, all’ultima disperata battaglia davanti al Consiglio di Stato.

Il risultato? Un sonoro no. Entrambi i tribunali hanno respinto i ricorsi, confermando l’invalidità delle liste e costringendo Cafasse a rinunciare alle elezioni. Il paese è così finito nelle mani del commissario prefettizio, che da allora guida l’amministrazione senza un governo democraticamente eletto.

A rendere la vicenda ancora più amara, il fatto che in altri Comuni con irregolarità simili le liste siano state accettate. A Cafasse, invece, nessun margine di manovra. Le proteste dei candidati non sono servite: le regole sono regole, e l’errore è costato caro.

Ora, a distanza di un anno, la politica locale prova a ripartire, ma le ferite del 2024 non si sono ancora rimarginate. Le vecchie alleanze scricchiolano, i nomi in campo sembrano cambiare ogni settimana e non è escluso un clamoroso colpo di scena. Dopo il caos dello scorso anno, però, una cosa è certa: nessuno può permettersi passi falsi. O questa volta le elezioni si terranno davvero, o Cafasse rischia di restare senza sindaco ancora a lungo.

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