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Vercelli

Servizio idrico: finisce tardi la dormita collettiva del Consiglio comunale

Dopo un anno di lavoro del commissario (che presenterà il modello di gestione venerdì 28 al Dugentesco) alcuni partiti si svegliano e chiedono quale sia la posizione dell’Amministrazione Scheda. Il Pd vercellese si smarca dai compagni di Biella e Casale, si schiera con Gilardino (FdI) e contrasta l’affidamento alla società pubblica BCV Acque

Servizio idrico: finisce tardi la dormita collettiva del Consiglio comunale

Il commissario regionale Fluttero, il consigliere comunale Finocchi e gli esponenti del Pd Fragapane, Moccia e Beccaro

VERCELLI. E’ trascorso più di un anno da quando, a seguito della mancata decisione della Conferenza di Egato2 in cui sono rappresentati tutti gli enti locali, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha nominato un commissario ad acta, Andrea Fluttero, affidandogli il compito di scegliere – fra i tre possibili: società pubblica in house, mista pubblico-privata, privata con gara internazionale – il modello di gestione del servizio idrico nell’Ambito Biellese-Casalese-Vercellese per i prossimi trent’anni. La decisione andava presa entro fine 2023, ma a gennaio 2024 i Comuni, le Province e le Unioni montane non avevano raggiunto un accordo (sebbene i due terzi fossero a favore della gestione pubblica) e il cerino era passato nelle mani del commissario, che dopo un semestre aveva chiesto e ottenuto una proroga dell’incarico per altri sette mesi. Entro fine febbraio, comunque, Fluttero emetterà il provvedimento con la scelta del modello di gestione: la presentazione è prevista venerdì 28 alle 15,30 al Salone Dugentesco.

Il commissario ha sempre detto di voler decidere in base a parametri tecnici ed economico-finanziari, ma – sensibile alle istanze del territorio – in questi mesi ha incontrato più volte i sindaci delle principali città dell’Ambito, compresa Vercelli. Città che un anno fa, quando era ancora sindaco Andrea Corsaro ed assessore era Luigi Michelini, nell’assemblea di Egato2 era stato l’unico ente ad esprimersi a favore della gara. Poi ci sono state le elezioni comunali, Vercelli è amministrata dalle stesse forze politiche che sostenevano Corsaro ma il nuovo sindaco, Roberto Scheda, nel 2023 – quand’era all’opposizione – insieme all’attuale assessore Paolo Campominosi aveva firmato una mozione a favore dello scorporo del settore idrico dalla società ASM per farlo confluire nella gestione pubblica.
Per tutto il secondo semestre 2024, insomma, la nuova Amministrazione vercellese guidata da Scheda non si è mai sbilanciata su quale modello di gestione preferirebbe. E l’ha potuto fare anche perché, sebbene la questione sia di primaria importanza, nessun consigliere l’ha mai formalmente sollecitata – con interrogazioni, interpellanze o mozioni – in proposito: solo qualche estemporaneo scambio di battute nel dibattito consiliare, ma nessuna discussione dedicata.

La lettera di Fluttero
A dare la sveglia al Consiglio comunale addormentato è stata una lettera che il 20 gennaio scorso il commissario ha inviato a tutti i sindaci, presidenti delle Province e delle Unioni montane dell'Ambito. Nella missiva Fluttero riassume il percorso verso la probabile scelta del gestore pubblico BCV Acque spa, avendo “preso atto della preminente volontà di valutare prioritariamente l’opzione dell’affidamento in house, emersa dal territorio, sia con le votazioni a suo tempo effettuate nella Conferenza d’Ambito, ancorché non risolutive, che attraverso i numerosi colloqui intercorsi con le istituzioni territoriali”; poi il commissario rivolge un monito ai destinatari della lettera (e, per evidenziarlo, lo scrive in grassetto corsivo): “Nel caso della scelta dell’affidamento in house sarete ovviamente Voi Comuni, soci pro quota oltre che titolari delle reti, a dovervi assumere la responsabilità di indirizzare e controllare il corretto adempimento da parte di BCV S.p.A. del cronoprogramma che conterrà le prescrizioni correlate all’eventuale affidamento alla società pubblica del ruolo di Gestore Unico d’Ambito del Sistema Idrico Integrato di Egato2”. Tradotto: cari Comuni, BCV potrà essere il gestore del servizio, ma ricordatevi che soci della spa e titolari delle reti siete voi.
Quanto al “nodo” di Vercelli, dove attualmente il servizio è gestito dalla società pubblico-privata ASM, Fluttero informa che “si stanno valutando le modalità con le quali la Città di Vercelli potrà aderire alla gestione pubblica eventualmente concretizzata in BCV spa”.

L'atto di indirizzo (abortito) di Gilardino
La prima reazione alla lettera di Fluttero non è stata però del Comune di Vercelli o di altri Comuni, ma del presidente della Provincia, Davide Gilardino (Fratelli d'Italia), che il 4 febbraio ha convocato 82 sindaci a Gattinara con l'obiettivo di far approvare un “atto di indirizzo” per “invitare il Presidente della Giunta Regionale a prorogare e/o a nominare il commissariamento nel caso la scelta del Gestore Unico d’Ambito dell’Egato2, così come indicato dalla nota del commissario del 20 gennaio, ricada sul modello in house, condizionata al verificarsi di determinati requisiti, non coinvolgendo i Comuni, soci pro quota oltre che titolari delle reti, ad assumere qualsivoglia responsabilità in merito al controllo e alla verifica del concretizzarsi degli stessi; considerata, inoltre, la riscontrata difficoltà, negli ultimi anni, da parte dei medesimi Enti a trovare una soluzione in merito”.
Gilardino, infatti, non condivide la “responsabilizzazione” dei Comuni auspicata da Fluttero perché “considera difficilmente concretizzabile l’assunzione da parte dei Comuni - non in possesso dei requisiti necessari - delle responsabilità di indirizzare e controllare tutte le attività propedeutiche all’affidamento del servizio idrico integrato ad un Gestore Unico”.
All'assemblea è intervenuto anche il sindaco di Vercelli che, in accordo con quello di Borgo d'Ale Pier Mauro Andorno (che è anche membro dell'Amministrazione provinciale presieduta da Gilardino), ha detto di «non ritenere opportuno ora permettersi di esprimere un parere prima che il Commissario termini il proprio compito di individuare la forma di gestione più consona all’Ambito», e ha quindi invitato i colleghi ad «attendere le considerazioni finali del Commissario».
A sostenere la posizione di Gilardino sono rimasti in pochi: tra i più attivi il vicesindaco di Santhià, Mattia Beccaro (Pd), il sindaco di Alice Castello Luigi Bondonno («dobbiamo dare un segnale come territorio e manifestare un indirizzo alla Regione e al Commissario stesso»), quello di Crescentino Vittorio Ferrero e quello di Trino Daniele Pane. Alla fine, su 56 presenti, 48 hanno votato per il ritiro dell'atto presentato da Gilardino, mentre 8 - fra cui Santhià - si sono astenuti. Non è passata inosservata la posizione di Beccaro, consigliere provinciale del Pd, partito che a Vercelli (ma non nel Biellese e nel Casalese) contrasta l'affidamento del servizio a un gestore pubblico preferendo invece la società pubblico-privata con IREN quale socio industriale.

L'interrogazione di Finocchi (Azione)
Tre settimane dopo la lettera di Fluttero, il sonno del Consiglio comunale vercellese sulla questione è stato scosso dalla notizia della presentazione di un'interrogazione da parte del consigliere comunale di Azione Fabrizio Finocchi, con cui chiede a Scheda - fra l'altro - “quale sia la posizione politica dell’Amministrazione in merito all’affidamento del sistema idrico dell'Ambito Biellese Casalese e Vercellese”, e “se il sindaco ritenga di coinvolgere il Consiglio comunale convocando un’apposita seduta per discutere il tema”. Iniziativa tardiva, perché la prima riunione utile del Consiglio comunale sarà il 27 febbraio, alla vigilia della pubblicazione del provvedimento del commissario. La questione dell'affidamento del servizio idrico è nota da più di sei mesi, fin dall'insediamento dell'attuale Consiglio, ma Finocchi chiede di discuterne soltanto ora, quando il lavoro del commissario va concludendosi e i giochi sembrano ormai fatti.
L'unica parte interessante dell'interrogazione è quella economica: sia sulla valutazione del Valore Residuo alla luce degli investimenti fatti in questi anni da ASM per migliorare l’efficienza della rete idrica, sia sulla stima del valore della partecipazione del Comune di Vercelli in ASM a seguito di un eventuale scorporo del servizio idrico per il suo conferimento a BCV Acque.

La mozione del Partito Democratico
Ancor più tardiva è l'iniziativa del gruppo consiliare vercellese del Partito Democratico, che soltanto il 14 febbraio - a due settimane dalla conclusione del mandato commissariale di Fluttero - ha presentato una mozione con cui, dopo aver ribadito la preferenza per “la realizzazione di una società mista a prevalentemente a capitale pubblico”, che “garantirebbe il consolidamento dell’attuale sistema di gestione per tutti i soggetti coinvolti, incluso il Comune di Vercelli” (affermazione oggettivamente falsa: con l'affidamento a società mista non ci sarebbe alcun “consolidamento”, perché attualmente il servizio idrico nella stragrande maggioranza dei Comuni dell'Ambito è gestito da società a totale capitale pubblico), vuole impegnare il sindaco “ad unirsi alla posizione espressa dal Presidente della Provincia di Vercelli e dalla maggior parte dei sindaci del vercellese” (falso anche questo: la “maggior parte dei sindaci del Vercellese”, come si è visto, ha respinto l'atto di indirizzo proposto da Gilardino).

Ma il Pd vercellese è isolato
La presa di posizione del Pd vercellese e del suo gruppo consiliare nel capoluogo, volta con tutta evidenza a “salvare” la presenza del socio privato IREN nella gestione del servizio, è comunque isolata anche all'interno del partito: infatti sia a Biella che a Casale - gli altri due Comuni maggiori che fanno parte dell'Ambito - il Pd si è chiaramente espresso a favore della gestione totalmente pubblica in house. A Biella, addirittura, il Pd ha presentato in Consiglio comunale un ordine del giorno che, con alcuni emendamenti, è stato approvato all'unanimità. L'anomalia, quindi, è solo vercellese.

Scheda bloccato tra due fuochi
Il silenzio mantenuto finora dal sindaco di Vercelli Roberto Scheda sulla questione non è casuale. Scheda, infatti, sa che all'interno della sua coalizione ci sono forti pressioni per il mantenimento dello status quo (e, soprattutto, delle poltrone assegnate nel cda di ASM Vercelli a esponenti di Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia), ma è infastidito dal fatto che gli si ricordi che due anni fa aveva sottoscritto una mozione a favore dello scorporo del ramo idrico di ASM propedeutico all'affidamento a gestore pubblico. E quindi, per non rimangiarsi quel che aveva chiesto e per non scontentare i partiti che lo sostengono, preferisce tacere.

L'asse Gilardino-Pd
Il dato politico più rilevante della vicenda è però l'insolito asse formatosi a Vercelli contro l'affidamento del servizio a BCV Acque tra il Partito Democratico e Fratelli d'Italia, con il consigliere provinciale Beccaro che si fa alfiere dell'approvazione dell'atto di indirizzo proposto da Gilardino e, in Consiglio comunale, l'intero gruppo consiliare Pd che chiede esplicitamente al sindaco di “unirsi alla posizione espressa dal Presidente della Provincia di Vercelli”, esponente di Fratelli d'Italia, con l'ex sindaco Gabriele Bagnasco che esprime forti dubbi sulla reale capacità di BCV di gestire adeguatamente il servizio. Evidentemente in questa fase cruciale le pressioni di IREN sui politici per scongiurare l'affidamento a un gestore pubblico sono bipartisan, e trovano ascolto presso vari soggetti.

Fluttero: la decisione è commissariale
Tutti questi politici vercellesi che, silenti per mesi, in “zona Cesarini” cercano di condizionare la decisione del commissario non ricordano forse le dichiarazioni di Fluttero dell'estate scorsa quando in un'intervista, a una domanda sul peso dei Comuni nella scelta del modello di gestione, rispose seccamente: «Ormai è una scelta commissariale; gli enti locali non hanno esercitato la loro potestà in merito all'individuazione della forma di gestione nei termini previsti dalla legge». Che tradotto significa: cari Comuni, avete avuto tutto il tempo per scegliere quando eravate riuniti in assemblea dell'Egato, non l'avete fatto e ora decide il commissario.

La presentazione venerdì 28 al Dugentesco
Il dibattito che si svolgerà in Consiglio comunale a Vercelli nel pomeriggio di giovedì 27 febbraio, quindi, rischia di essere del tutto ininfluente: Fluttero ha già annunciato che il giorno seguente, venerdì 28, l'ultimo del suo mandato commissariale, alle 15,30 al Salone Dugentesco di Vercelli illustrerà l'atto di affidamento (e, probabilmente, un allegato cronoprogramma biennale con le prescrizioni per il gestore pubblico BCV Acque). Difficile che il commissario, che sta lavorando sulla questione da un più di un anno approfondendone tutti gli aspetti, attenda che a dirgli cosa fare siano, all'ultimo momento, Finocchi o Bagnasco.

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