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Carnevale di Ivrea
19 Febbraio 2025 - 15:39
Carri da getto
La mattina di domenica 23 febbraio vedrà protagonisti i carri da getto. Schierati all’inquadramento a partire dalle ore 9,45 in corso Massimo d’Azeglio, i carri sfileranno nelle vie del centro e verranno presentati ufficialmente in piazza del Rondolino.
Sono 51 quest’anno i carri che parteciperanno alla Battaglia delle arance: 34 pariglie e 17 tiri a quattro che proprio in questa domenica si mostreranno in tutto il loro splendore. In questa occasione saranno al lavoro le giurie Cavalli, Finimenti e Guida - composta da tre giudici abilitati FISE nei settori attacchi, tradizione ed eleganza, Tatjana Falconi, Mario Fenocchio e Antonio Grasso - e quella per Allestimento e Design composta da professionisti affermati a livello nazionale ed internazionale in ambito di design e comunicazione visiva: Cristina Pasquale, Doretta Rinaldi e Matteo Carboni.
Ogni Carro da getto, indipendentemente dal fatto che sia una pariglia o un tiro a quattro, prevede la presenza di un Cavallante e del Capocarro, colui che cura l’organizzazione e la gestione del carro e degli aranceri.
Il cavallante non è solo un allevatore appassionato ed un abile conduttore di attacchi a due o a quattro cavalli: appartiene ad un mondo unico, tutto da scoprire, ricco di segreti tramandati da generazioni e testimoniati anche dai raffinati finimenti e dall’incedere elegante degli splendidi cavalli utilizzati per gli attacchi dei carri da getto.
Non solo l’ardore in battaglia e la correttezza nel tiro, ma anche la qualità degli allestimenti e i finimenti dei cavallisono elementi che concorrono a definire le classifiche finali. Il contributo dei Carri allo Storico Carnevale di Ivrea si fa sentire anche dal punto di vista estetico, grazie all’eleganza dei cavalli, finemente addobbati e acconciati, e al design particolarmente curato.
La parata dei carri da getto è il momento in cui i carri che partecipano alla Battaglia delle arance si mostrano in tutto il loro splendore alla città. La qualità e la bellezza delle bardature sono elementi valutati dai giudici con un punteggio che concorre a decretare il carro vincitore del Carnevale.
Questa cura e questa attenzione si devono soprattutto alla storia di Ivrea e al suo legame speciale con questi eleganti quadrupedi.
I cavalli sono infatti da sempre oggetto di grande cura e rispetto in città; ne è conferma lo stesso nome latino della città Eporedia, che sembra derivare da Ypporegia, dal greco ippos (cavallo) e dal gallico reda (carro) a indicare una stazione di carri equestri. Ivrea era infatti una città romana all’imbocco della Via delle Galle, sede di una stazione di posta per il rifornimento e il cambio di questi animali.
Anche la Fiera dei Cavalli di San Savino, seconda in Italia solo a quella di Verona, testimonia questo rapporto speciale. E naturalmente i cavalli sono una componente fondamentale anche per il Carnevale, in cui sono protagonisti sia nel Corteo Storico che in Battaglia. I finimenti utilizzati hanno subito notevoli evoluzioni nel tempo portando a un continuo miglioramento di qualità e immagine. Se cinquant’anni fa i cavalli erano utilizzati nei lavori di campagna e venivano riuniti solo negli ultimi giorni prima della Battaglia, ora vengono usati esclusivamente per manifestazioni equestri e sfilate. I finimenti di stile inglese, invece, un tempo erano oggetto di continue riparazioni per coprire gli strappi, mentre oggi sono di recente produzione e in qualche caso addirittura nuovi, fatti realizzare per l’occasione.
Non solo l’ardore in battaglia e la correttezza nel tiro, ma anche la qualità degli allestimenti e i finimenti dei cavalli: sono questi gli elementi che concorrono a definire le classifiche finali della Battaglia delle arance. Ed è anche grazie anche al contributo dei cavallanti con i loro cavalli e i loro finimenti, che lo Storico Carnevale di Ivrea è diventata una manifestazione di livello europeo, conosciuta in una buona parte del mondo!
Il carro da getto viene allestito a partire da un rimorchio agricolo con il pianale piatto a 4 ruote, di cui due sterzanti, con un timone al quale vengono attaccati 2 o 4 cavalli. Al pianale vengono fissate le sponde, cioè i pannelli laterali di chiusura ai quali nella parte interna vengono attaccate le conche o mangiatoie in cui gli aranceri versano le arancedalle cassette per averle a portata di mano nella battaglia. Sulle sponde viene fissato il telone esterno decorato. Alcuni carri sono costituiti da una sovrastruttura che viene installata per Carnevale e poi custodita, una volta smontata, per il resto dell’anno, altri invece hanno una struttura fissa e rimangono pertanto allestiti tutto l’anno. L’allestimento dei carri da getto, che devono coniugare una precisa funzionalità - permettere cioè il getto delle arance da parte dei tiratori a bordo - a una necessità espressiva, quella cioè di comunicare la propria identità, la propria presenza nel Carnevale e la propria particolarità e originalità, è certamente un esercizio di design.
TATJANA FALCONI. Medico veterinario ippiatra laureata a Milano nel 1993, specializzata in medicina sportiva, agopuntura, laserterapia e ozonoterapia. Professoressa a contratto all'Università di Medicina Veterinaria di Lodi. Veterinario FISE e FEI Attacchi, più volte veterinario della squadra nazionale attacchi ad eventi internazionali come i Campionati Mondiali di Singolo, Pariglie e Tiri a Quattro a partire dal 1998. Ha partecipato come groom in carrozza a diversi eventi nazionali, internazionali, Mondiali Tiri a Quattro e WEG. Giudice nazionale attacchi FISE per oltre 20 anni è già stata Giudice al Carnevale di Ivrea nel 2017 e nel 2024.
MARIO FENOCCHIO. Giudice FISE ostacoli dal 1999 e attacchi dal 2002, autore del libro "Carrozze Cavalli e dintorni – manuale pratico per gli attacchi", ha ricoperto nel corso degli anni numerosi incarichi nei concorsi FISE ed è stato membro del comitato di redazione del Gruppo Italiano Attacchi. Dal 2012 è Docente alla cattedra di neuropsichiatria infantile di Firenze per la riabilitazione equestre. Già giudice al Carnevale di Ivrea nelle edizioni 2012 e 2014, è stato speaker per diverse edizioni alla sfilata di San Savino di Ivrea, alla Coppa del Mondo Attacchi a Verona ed a numerosi concorsi di attacchi di eleganza in Italia, Svizzera e Portogallo.
ANTONIO GRASSO. Partecipa fin da ragazzo a gare FISE a livello prima regionale e poi nazionale, con due terzi posti ai campionati italiani di categoria singoli 2° grado e un primo posto alla Coppa delle Regioni, nonché una partecipazione ai Mondiali con un attacco. Istruttore e giudice attacchi FISE, dal 2014 giudice di tradizione AIAT con numerose partecipazioni quale giudice e costruttore di percorso a gare di attacchi di tradizione nazionali ed internazionali.
CRISTINA PASQUALE. Si diploma presso l'Accademia di Belle Arti e completa il suo percorso di studi tra Academy of Art & Design di Wroclaw e il Politecnico di Milano. Inizia le sue sperimentazioni nel mondo dell'illustrazione cercando di mantenere un bilanciamento tra semplicità, geometria e sapiente uso del colore.
Cristina è Creative Director da illo.tv, uno studio di design specializzato in motion graphic, illustrazione e art direction, nel quale combina il suo stile con quello della motion graphic, spaziando tra diversi progetti e tecniche. Negli anni ha avuto la possibilità di collaborare con molti clienti di fama internazionale e pubblicare i propri contributi su magazine di grafica internazionale. Attualmente insegna "Art direction" allo IED - Istituto Europeo del Design di Torino.
DORETTA RINALDI. Art director e visual designer freelance, Doretta lavora principalmente tra Italia, Francia ed Austria. Specializzata nella comunicazione per il settore culturale, ha collaborato con festival di musica, teatro ed esposizioni d’arte, sviluppando identità visive autentiche e audaci che integrano stampa, illustrazione motion graphics, video e media digitali. I suoi manifesti – pubblicati su riviste e cataloghi di settore, esposti in mostre nazionali e internazionali – si distinguono per il linguaggio visivo dinamico e fortemente riconoscibile.
Dal 2016 Doretta è responsabile comunicazione di REMA – Early Music in Europe, il network europeo della Musica Antica con sede a Parigi e Ambronay (FR). Dal 2017 al 2023 ha curato l’immagine grafica e la comunicazione visiva del Festival di Musica Antica di Utrecht (NL).
Dal 2018 si occupa della grafica e della comunicazione del Festival Wunderkammer di Trieste. Doretta è founder e Communication Manager di Chapeau! Culture consulting, un collettivo di professionisti che si occupano dello sviluppo di progetti culturali e progetti di cooperazione europea. È Professional Member di AIAP – Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva.
MATTEO CARBONI. Vive e lavora tra Bologna e l’Appennino Bolognese, si occupa di progettazione grafica da 25 anni collaborando prevalentemente con enti pubblici. Dopo esperienze con diversi studi bolognesi e un corso di alta formazione in brand territoriale al Polidesign di Milano, decide di dedicarsi prevalentemente ai sistemi di identità, soprattutto per il settore della cultura e del territorio. Per sviluppare questo percorso, nel 2011 apre Un Altro Studio, che diventa un collettore di diverse professionalità e attitudini per un approccio partecipativo al progetto.
Progetta per i principali enti in ambito museale, culturale, sociale e turistico della Regione Emilia Romagna. É socio professionista AIAP/Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva, di cui è membro del consiglio direttivo dal 2009. Ha insegnato progetto grafico all’Accademia di Belle Arti di Bologna e all’Università di Bologna – Scuola di Lettere e Beni Culturali. Ora insegna "Il progetto dell’identità visiva" alla Fondazione Olivetti, allo IAAD di Bologna e alla LABA di Brescia. A marzo 2022, Un Altro Studio è stato selezionato tra i 25 migliori studi italiani e ha esposto alla mostra "SIGNS II Grafica Italiana Contemporanea".
34 pariglie: La vecchia torre (1) Loris Cavagnetto e Pietro Fessia, Samuel Pindo Macario; Gli alfieri della vecchia Ivrea (2) Giovanni Regis e Marco Borra, Alessandro Caserio; Le vecchie Mugnaie (3) Marco Pignocchino e Marco Gillono, Davide Ferraiuolo ; I Paladini di via Palma (4) Adriano Anselmo, Valentina Vaccargiu, Fernando Pagano; I conti di San Lorenzo (5) Giovanni Arborio e Carmine Guadagno, Alex Lo Cicero; I tiranni di Sant’Ulderico (6) Alex Andorno e Osvaldo Andorno, Alessandro Pittana; I boia del tiranno (9) Giuseppe Favre e Cristina Ponsetto, Raffaele Di Micco; I grifoni (10) Anna Maria Massetto e Roberta Sciacero, Loris Nanchino; Gli arcieri del re (11) Mauro Moretto e Valentino Moretto, Andrea Moretto; I difensori di San Lorenzo (12) Roberto Cossu e Chiara Giovanetto, Andrea Ciaberta; Il contado del Canavese (13) Daniele De Andrea e Federico Crosa, Alessandro Negri; I cavalieri del Castellazzo (14) Marco Redolfi e Maria Chiara Bessolo, Diego Pan; I paladini di sant’Ulderico (15) Gaetano Capula e Claudio Alpaton, Livio Marangon; I cavalieri del Tricolore (16) Davide Pascuzzo e Giampaolo Crosara, Giorgio Zanus Fortes; I Templari (21) Antonino Foti e Francesco Monteleone, Sabrina Foti; Il consiglio della Credenza (22) Davide Rei Rosa e Daniele Quagliotti, Erika Rei Rosa; La compagnia di ventura (23) Dario Bagnod e Luca Bordet, Enrico Busca; Gli imperatori (25) Franco Giachino e Ivo Cona, Mauro Pozzo; I difensori del Borghetto (26) Alessandro Mancuso e Cristina Mus, Davide Soggia; I nobili Alfieri (28) Pier Paolo Sciacero e Francesco Sciacero, Luca Pezzatti; La contea di Monte Navale (29) Massimo Giglio Tos e Tiziana Giglio Tos, Matteo Arnoletti; I difensori del Castellazzo (31) Ivan Quagliotti e Stefano Ramezzana, Stefano Ramezzana; I cavalieri del Borghetto (32) Luca Alberico e Mattia Rubino, Valentino Rubino; I Guerrieri (33) Alessandro Lissolo e Adamo Martin, Alessandro Stomboli; L’ariete del Sacro Cuore (36) Davide Ollearo e Loris Ollearo, Emanuele Gastaldo; I difensori della Corona (37) Francesco Brocco e Alessandro Brocco, Marcello Mura; Gli arcieri di via Pa lestro (38) Mario Domenico Di Sanzo e Massimo Cossavella, Mauro Godardi; I cavalieri delle rosse torri (41) Francesco Zambolin e Matteo Vittonatti, Patrik Gavoto; Gli aranceri del centro storico (43) Ivan Cresto e Alessandro Baroni, Cristian Rigassio; La vecchia Eporedia (44) Andrea Raga e Claudia Gili Meina, Simone Lavezzo; Gli scorpioni del tiranno (45) Adriano Leggero e Alfio Biasibett, Alberto Borsetto; I cavalieri del re (49) Sara Anrò e Nicola Paino, Alex Caccia; I falchi del castello (55) Maurizio Danna e Carlo Benni, Giacomo Costa Laia; I Giustizieri (56) Antonio Franco e Alberto Ferrando, Nicole Franco.
17 tiri a quattro: I falchi di re Arduino (A) Luciano Moirano ed Ellen Moirano, Cristian Nebbia: L’armata del Generale (C) Alessandro Bodrino e Davide Varetto, Alex Vernetto; I difensori del castello (E) Samuel Pedrotta e Alessandro D’Angelo, Marcello Begala: Gli scudieri del re (G) Bruno Catrano e Alberto Grassi,Giovanna Strobbia: I baroni del castello (H) Alex Vallino e Graziano Vallino, Matteo Gechele: I balestrieri d’Albeto (I) Domenico Tripodi e Cristian Tripodi, Giovanni Seidita; I baroni di borgata (N) Marco Barroero e Luisa Zanetto, Paolo Tarello; I cavalieri del lago (P) Roberto Anselmo e Mattia Anselmo, Irene Rege; Il corpo di guardia del borgo vecchio (Q) Massimo Piccolo e Cristian Piccolo, Roberto Marengo; I traditori del tiranno (R) Loris Dortù e Andrea Vandelli, Giacomo Sansone; I conti Casana (S) Roberto Pedrotta e Silvio Ferrarese, Roberto Presicci; I cavalieri di San Bernardo (T) Alessandro Formia e Giuseppe Cavazzana, Martina Formia; L’armata del tricolore (U) Aurelio Bianco e Fabio Amione, Enrico Occleppo; Gli araldi della regina (W) Paolo Vicario e Jacopo Vicario, Denis Bosonin; Le guardie del tiranno (X) Massimo Filisetti e Vittorio De Rosa, Denis Giacoma; I guerrieri di re Arduino (Y) Massimo Noviello e Doriana Mino, Riccardo Mosca: I seguaci di re Arduino (Z) Roberto Viretto e Mirko Rotella, Celere Spaziante.
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