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Carnevale di Ivrea

La battaglia (legale) è finita: I Guerrieri scendono in campo

Dopo alcune tensioni e dispute regolamentari, il carro numero 33, I Guerrieri, ottiene il via libera per partecipare alla Battaglia delle Arance con Alessandro Lissolo alla guida.

La battaglia (legale) è finita: I Guerrieri scendono in campo

Alla fine, l'accordo è stato trovato. Dopo giorni di tensioni, lettere di avvocati e un regolamento che ha fatto discutere più della battaglia delle arance, il carro numero 33, I Guerrieri, sarà in pista per il Carnevale di Ivrea. Alla guida ci sarà Alessandro Lissolo, direttamente da Brandizzo, con buona pace dell'Albo dei conducenti e della Fondazione dello storico Carnevale.

L'intesa è stata raggiunta tra l'avvocato Fabio Cecchin, che rappresentava il carro, e l'avvocato Alberto Bazzani, in difesa dell'Albo. Un "accordo tra gentiluomini", come lo hanno definito i protagonisti, siglato "nell'interesse della festa". E così, il consiglio di amministrazione della Fondazione, che si riunirà mercoledì 12 febbraio, approverà l'elenco definitivo dei carri da getto per l'edizione 2025 e stabilirà turni di tiro e percorsi. In totale, saranno 51 carri, uno in meno rispetto all'anno scorso.

Solo pochi giorni fa, la situazione sembrava ben diversa. Il caso de I Guerrieri rischiava di sfociare in una battaglia legale, complice un regolamento poco chiaro e posizioni inconciliabili. Il nodo della discordia? L'iscrizione di Alessandro Lissolo come primo conducente, in sostituzione di Giovanni Crosa. Lissolo, pur avendo i cinque anni di esperienza richiesti, non figurava nell'Albo ufficiale dei conducenti. Un problema non da poco, visto che il regolamento impone l'iscrizione all'Albo come requisito imprescindibile per poter guidare un carro.

Ne era nata una disputa infuocata, con tanto di avvocati schierati su entrambi i fronti. Il tutto condito da una dichiarazione destinata a restare negli annali: "Non me ne frega niente dell'Albo dei cavallanti", pronunciata dal presidente della Fondazione, Alberto Alma, durante una riunione piuttosto movimentata. Una frase che aveva lasciato di stucco molti appassionati e che sembrava preannunciare una rottura insanabile.

La vicenda ha messo in evidenza un problema più ampio: un regolamento interno che si presta a troppe interpretazioni e che, anziché agevolare la manifestazione, rischia di trasformarla in un labirinto burocratico. Tra le norme più discusse c'è l'obbligo di residenza entro 30 km da Ivrea per i conducenti, misura che alcuni ritengono essenziale per preservare l'identità della manifestazione, mentre altri la considerano un ostacolo inutile.

Alberto Alma

Il presidente Alberto Alma ha già promesso un confronto: "Appena terminata l'edizione 2025, ci siederemo a un tavolo per redigere un regolamento condiviso e scritto in modo univoco, aderente alla manifestazione così come è oggi".

L'accordo raggiunto evita che la questione finisca nelle aule di tribunale, ma apre una riflessione più ampia sulla necessità di regole chiare e condivise. Per ora, il Carnevale di Ivrea può tirare un sospiro di sollievo: I Guerrieri ci saranno, e la vera battaglia resterà quella con le arance. Almeno per quest'anno.

Insomma, il carro numero 33 ha detto "33" e il medico della burocrazia ha decretato che è clinicamente idoneo a scendere in battaglia. Dopo settimane di febbre alta da regolamenti e colpi di tosse legale, l’accordo è arrivato: I Guerrieri ci saranno, senza bisogno di antibiotici giudiziari. E ora, tutti pronti a prendere qualche aranciata in faccia… per la salute della tradizione!

I 51 carri da getto. 

34 pariglie: La vecchia torre (1) Loris Cavagnetto e Pietro Fessia, Samuel Pindo Macario; Gli alfieri della vecchia Ivrea (2) Giovanni Regis e Marco Borra, Alessandro Caserio; Le vecchie Mugnaie (3) Marco Pignocchino e Marco Gillono, Davide Ferraiuolo ; I Paladini di via Palma (4) Adriano Anselmo, Valentina Vaccargiu, Fernando Pagano; I conti di San Lorenzo (5) Giovanni Arborio e Carmine Guadagno, Alex Lo Cicero; I tiranni di Sant’Ulderico (6) Alex Andorno e Osvaldo Andorno, Alessandro Pittana; I boia del tiranno (9) Giuseppe Favre e Cristina Ponsetto, Raffaele Di Micco; I grifoni (10) Anna Maria Massetto e Roberta Sciacero, Loris Nanchino; Gli arcieri del re (11) Mauro Moretto e Valentino Moretto, Andrea Moretto; I difensori di San Lorenzo (12) Roberto Cossu e Chiara Giovanetto, Andrea Ciaberta; Il contado del Canavese (13) Daniele De Andrea e Federico Crosa, Alessandro Negri; I cavalieri del Castellazzo (14) Marco Redolfi e Maria Chiara Bessolo, Diego Pan; I paladini di sant’Ulderico (15) Gaetano Capula e Claudio Alpaton, Livio Marangon; I cavalieri del Tricolore (16) Davide Pascuzzo e Giampaolo Crosara, Giorgio Zanus Fortes; I Templari (21) Antonino Foti e Francesco Monteleone, Sabrina Foti; Il consiglio della Credenza (22) Davide Rei Rosa e Daniele Quagliotti, Erika Rei Rosa; La compagnia di ventura (23) Dario Bagnod e Luca Bordet, Enrico Busca; Gli imperatori (25) Franco Giachino e Ivo Cona, Mauro Pozzo; I difensori del Borghetto (26) Alessandro Mancuso e Cristina Mus, Davide Soggia; I nobili Alfieri (28) Pier Paolo Sciacero e Francesco Sciacero, Luca Pezzatti; La contea di Monte Navale (29) Massimo Giglio Tos e Tiziana Giglio Tos, Matteo Arnoletti; I difensori del Castellazzo (31) Ivan Quagliotti e Stefano Ramezzana, Stefano Ramezzana; I cavalieri del Borghetto (32) Luca Alberico e Mattia Rubino, Valentino Rubino; I Guerrieri (33) Alessandro Lissolo e Adamo Martin, Alessandro Stomboli; L’ariete del Sacro Cuore (36) Davide Ollearo e Loris Ollearo, Emanuele Gastaldo; I difensori della Corona (37) Francesco Brocco e Alessandro Brocco, Marcello Mura; Gli arcieri di via Pa lestro (38) Mario Domenico Di Sanzo e Massimo Cossavella, Mauro Godardi; I cavalieri delle rosse torri (41) Francesco Zambolin e Matteo Vittonatti, Patrik Gavoto; Gli aranceri del centro storico (43) Ivan Cresto e Alessandro Baroni, Cristian Rigassio; La vecchia Eporedia (44) Andrea Raga e Claudia Gili Meina, Simone Lavezzo; Gli scorpioni del tiranno (45) Adriano Leggero e Alfio Biasibett, Alberto Borsetto; I cavalieri del re (49) Sara Anrò e Nicola Paino, Alex Caccia; I falchi del castello (55) Maurizio Danna e Carlo Benni, Giacomo Costa Laia; I Giustizieri (56) Antonio Franco e Alberto Ferrando, Nicole Franco. 

17 tiri a quattro: I falchi di re Arduino (A) Luciano Moirano ed Ellen Moirano, Cristian Nebbia: L’armata del Generale (C) Alessandro Bodrino e Davide Varetto, Alex Vernetto; I difensori del castello (E) Samuel Pedrotta e Alessandro D’Angelo, Marcello Begala: Gli scudieri del re (G) Bruno Catrano e Alberto Grassi,Giovanna Strobbia: I baroni del castello (H) Alex Vallino e Graziano Vallino, Matteo Gechele: I balestrieri d’Albeto (I) Domenico Tripodi e Cristian Tripodi, Giovanni Seidita; I baroni di borgata (N) Marco Barroero e Luisa Zanetto, Paolo Tarello; I cavalieri del lago (P) Roberto Anselmo e Mattia Anselmo, Irene Rege; Il corpo di guardia del borgo vecchio (Q) Massimo Piccolo e Cristian Piccolo, Roberto Marengo; I traditori del tiranno (R) Loris Dortù e Andrea Vandelli, Giacomo Sansone; I conti Casana (S) Roberto Pedrotta e Silvio Ferrarese, Roberto Presicci; I cavalieri di San Bernardo (T) Alessandro Formia e Giuseppe Cavazzana, Martina Formia; L’armata del tricolore (U) Aurelio Bianco e Fabio Amione, Enrico Occleppo; Gli araldi della regina (W) Paolo Vicario e Jacopo Vicario, Denis Bosonin; Le guardie del tiranno (X) Massimo Filisetti e Vittorio De Rosa, Denis Giacoma; I guerrieri di re Arduino (Y) Massimo Noviello e Doriana Mino, Riccardo Mosca: I seguaci di re Arduino (Z) Roberto Viretto e Mirko Rotella, Celere Spaziante. 

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