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Festival di Sanremo
15 Febbraio 2025 - 01:53
Giorgia e Annalisa
La quarta serata del Festival di Sanremo ha portato sul palco un turbinio di emozioni, un viaggio tra epoche e generi, voci che si fondono in un omaggio alla grande musica. Un’atmosfera elettrica ha pervaso l’Ariston, mentre le interpretazioni si susseguivano, ognuna con un'anima propria, ognuna con il desiderio di lasciare il segno. E alla fine, sono state Giorgia e Annalisa a conquistare il pubblico con una versione intensa e raffinata di Skyfall, una performance che ha unito tecnica ed emozione, due voci potenti e complementari che hanno trasformato il brano di Adele in un momento magico.
Non meno sorprendente è stato il secondo posto, un accostamento che nessuno avrebbe potuto prevedere: Lucio Corsi e Topo Gigio. La loro versione di Nel blu dipinto di blu è stata una rivelazione, tra ironia e omaggio, un esperimento riuscito che ha reso omaggio alla canzone italiana per eccellenza con un'interpretazione tanto surreale quanto affascinante. E poi il terzo posto, un'accoppiata destinata a far discutere: Fedez e Marco Masini, due mondi apparentemente lontani che si sono incontrati su Bella stronza, un brano che ha mantenuto tutta la sua carica emotiva e rabbiosa, trasformandosi in un duetto esplosivo.
A chiudere la top ten della serata delle cover, che ha visto in gara dieci esibizioni premiate dal pubblico e dalla giuria, ci sono stati Olly con Goran Bregović e la Wedding Funeral Band con una versione intensa de Il pescatore, Brunori Sas, Riccardo Sinigallia e Dimartino che hanno emozionato con L'anno che verrà, Irama e Arisa con una sentita interpretazione di Say Something, Rocco Hunt e Clementino con una travolgente Yes I Know My Way, un omaggio alla grande tradizione napoletana. Il duetto tra Elodie e Achille Lauro su A mano a mano e Folle città ha infiammato la platea, mentre Clara e Il Volo hanno stupito con una reinterpretazione di The Sound of Silence. A chiudere la top ten, The Kolors e Sal Da Vinci con una nostalgica versione di Rossetto e caffè.
L’Ariston è stato attraversato da momenti che resteranno nella memoria, piccoli grandi frammenti che raccontano la potenza del Festival. Come il ciclone Roberto Benigni, entrato in scena con la sua consueta irriverenza, spiazzando tutti con il suo humour pungente. "Ho visto Marcella Bella, le ho detto Bella ciao, è successo un casino!", ha esclamato, ironizzando sull’assenza della politica dal Festival e sulle assurdità del dibattito pubblico. E non si è fermato lì. Ha evocato Elon Musk, immaginandolo intento a guardare Sanremo e a votare su X per il vincitore. "Ha votato Giorgia. C’era l’anno scorso, c’era l’anno prima… e ci sarà ancora per molto. Fidati di me che di musica ne capisco". Parole che, come sempre, hanno diviso, ma che hanno anche fatto ridere e riflettere.
E poi c’è stato Mahmood, in una veste completamente inedita. Co-conduttore della serata, ha deciso di prendersi in giro, presentandosi in completo scuro e occhiali, con un’aria seriosa che ricordava fin troppo Carlo Conti. "Mi ricordi qualcuno", ha detto il vero conduttore, sorridendo. E Mahmood, visibilmente emozionato, ha risposto con il suo inconfondibile humour: "Stai attento, ho abbastanza pressure. Ho un po’... niente, sono tranquillissimo. Tutto sotto controllo". Un momento leggero e spontaneo, capace di spezzare la tensione e strappare applausi.
L’apertura della serata è stata affidata a Geppi Cucciari, che ha scelto di viaggiare indietro nel tempo con un’introduzione in bianco e nero. Una finta annunciatrice della Rai di un’altra epoca, che ha ironizzato sulle nuove linee guida del Made in Italy: "Purtroppo, nonostante le indicazioni del ministero, questa sera verranno eseguiti anche brani stranieri. Ce ne scusiamo con il pubblico". Un colpo di classe, una satira elegante che ha saputo graffiare senza urlare, chiudendo con una battuta perfetta: "Buona nazione… volevo dire buona visione".
Sanremo, ancora una volta, è riuscito a mescolare musica e spettacolo, ironia e passione, leggerezza e commozione. Ogni anno sembra impossibile che la magia si ripeta, eppure accade. Il sipario è calato sulla serata delle cover, ma l’eco delle emozioni resta. Ora l’attesa è tutta per la finale, per il verdetto che consacrerà il vincitore di questa edizione. Ma in fondo, in una notte così intensa, chi può dire che ci sia stato davvero un solo vincitore?
La classifica
1° posto – Giorgia e Annalisa – Skyfall
2° posto – Lucio Corsi e Topo Gigio – Nel blu dipinto di blu
3° posto – Fedez e Marco Masini – Bella stronza
4° posto – Olly con Goran Bregović e la Wedding Funeral Band – Il pescatore
5° posto – Brunori Sas, Riccardo Sinigallia e Dimartino – L'anno che verrà
6° posto – Irama e Arisa – Say Something
7° posto – Rocco Hunt e Clementino – Yes I Know My Way
8° posto – Elodie e Achille Lauro – A mano a mano / Folle città
9° posto – Clara e Il Volo – The Sound of Silence
10° posto – The Kolors e Sal Da Vinci – Rossetto e caffè
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