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14 Febbraio 2025 - 10:20
Una passeggiata nel parco vicino alla Scuola Martiri della Libertà di Settimo Torinese può trasformarsi in un'amara constatazione: rifiuti ovunque, tra carte abbandonate, bottiglie di plastica e mozziconi di sigaretta. L’incuria regna sovrana, e quello che dovrebbe essere uno spazio di svago e socialità si è trasformato in un angolo di degrado. Mentre i bambini giocano ignari e gli adulti cercano qualche attimo di relax, il senso civico sembra essere scomparso, lasciando il posto a un'indifferenza preoccupante.
L’indignazione tra i residenti è palpabile. Genitori, nonni e cittadini osservano sconsolati il lento decadimento di un’area verde che un tempo era un fiore all’occhiello del quartiere. Oggi, invece, il parco è diventato una discarica a cielo aperto, un ricettacolo di sporcizia e incuria. Le istituzioni? Silenzio.
A Settimo Torinese il problema dell'abbandono dei rifiuti non è certo una novità. Negli ultimi anni, il degrado urbano è diventato una piaga sempre più evidente, con sacchi della spazzatura lasciati sui marciapiedi, aiuole trasformate in cestini improvvisati e cestini pubblici costantemente stracolmi, mai svuotati in tempo. Le segnalazioni dei residenti aumentano di giorno in giorno, ma le risposte concrete tardano ad arrivare.
Le cifre parlano chiaro: oltre il 60% dei cittadini ha dichiarato di aver notato un peggioramento nella pulizia delle aree pubbliche, mentre il 25% degli incidenti stradali in ambito urbano è stato attribuito a oggetti abbandonati lungo le carreggiate.
Non si tratta solo di un problema di decoro urbano, ma di una vera e propria questione di sicurezza. Bottiglie di vetro rotte, lattine arrugginite e rifiuti ingombranti possono rappresentare un pericolo per i bambini che giocano nei parchi, senza contare il rischio sanitario legato alla proliferazione di topi e insetti.
Le amministrazioni comunali hanno tentato di rispondere al problema con campagne di sensibilizzazione e sporadiche giornate di pulizia, ma i risultati sono stati deludenti. L'ennesima iniziativa spot non basta: serve un piano d’azione serio, strutturato e duraturo, che preveda più controlli, più cestini, sanzioni esemplari per i trasgressori e un servizio di raccolta più efficiente.
Ma le risorse scarseggiano, e la sensazione diffusa è quella di un’amministrazione che cerca di mettere toppe a un problema ormai fuori controllo, invece di affrontarlo con decisione.
Stanchi di promesse mai mantenute, i cittadini chiedono interventi concreti. La richiesta è unanime: più controlli, più pulizia e più rispetto per gli spazi pubblici. "Non possiamo accettare che i nostri parchi diventino discariche a cielo aperto", denunciano i residenti. "Se non si interviene subito, il degrado diventerà irreversibile".
A complicare ulteriormente il quadro si aggiunge l'aumento del turismo e la crescita urbana, che amplificano il problema della gestione dei rifiuti. Senza un intervento deciso, il rischio è che l’incuria si trasformi in una condizione permanente, compromettendo definitivamente la vivibilità degli spazi pubblici. Insomma, la misura è colma. Il degrado non può diventare la normalità.
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