Cerca

Attualità

C'è baruffa al Carnevale di Ivrea: carri esclusi, avvocati pronti alla guerra

Regolamenti contestati, iscrizioni bloccate e una frase del presidente Alma che fa esplodere le polemiche. La battaglia tra Fondazione, conducenti e avvocati è appena iniziata

Alberto Alma

Alberto Alma

Ennesima tempesta sul Carnevale di Ivrea. Stavolta il terremoto riguarda le iscrizioni dei carri da getto, e in particolare il carro numero 33, I Guerrieri. La vicenda è seria e rischia di finire in tribunale.

Al centro dello scontro un pasticcio burocratico condito da tensioni, regolamenti contestati e una frase destinata a restare nella storia. L'ha pronunciata ieri sera il presidente della Fondazione dello storico carnevale, Alberto Alma al culmine di una riunione piuttosto movimentata: “Non me ne frega niente dell’albo dei cavallanti”.

Una dichiarazione che ha fatto sobbalzare più di un appassionato della manifestazione.

I guerrieri

"Ma come si permette?", ha bisbigliato qualcuno. "Ma chi si crede di essere?", ha aggiunto un altro. 

La questione nasce da un problema con il conducente del carro I Guerrieri. Il gruppo ha provato a iscrivere come nuovo primo conducente Alessandro Lissolo, di Brandizzo, al posto di Giovanni Crosa, che lo guidava fino allo scorso anno. Ma Lissolo, pur avendo i cinque anni di esperienza richiesti, non è iscritto all'albo ufficiale dei conducenti.

E qui si è bloccato tutto. Le regole parlano chiaro: senza iscrizione all’albo, niente carro.

I Guerrieri non ci stanno e hanno deciso di affidarsi all’avvocato Fabio Cecchin, dal canto suo l’Albo dei conducenti ha affidato l'incarico all'avvocato Alberto Bazzani per difendere le proprie posizioni.

Il problema? Un regolamento che secondo alcuni è scritto male, soggetto a interpretazioni ambigue e diventato un ostacolo più che una guida. Tra le norme più discusse c’è l’obbligo di residenza entro 30 km da Ivrea per i conducenti.

"Se apriamo la porta a modifiche di questo tipo, domani potremmo avere conducenti residenti in Sicilia (senza nulla togliere alla Sicilia) e il Carnevale perderebbe la sua identità", sostengono i difensori delle regole attuali.

Dall’altro lato, però, c’è chi accusa l’attuale normativa di essere un groviglio di paletti inutili, che rischiano di affossare la manifestazione anziché proteggerla.

Il caso de I Guerrieri è solo la punta dell’iceberg.

Per la cronaca, la Fondazione aveva stabilito un tetto massimo di 55 carri, con un limite effettivo di 54 in circolazione, alle preiscrizioni ne sono arrivati solo 52. Non ci saranno per problemi regolamentari Gli Aguzzini dei Biandrate, con Nicolas e Alberto Pitti ed Erica Ghebbano, e I Cavalieri di Sant’Ulderico, con Elisa Anselmo, Renzo Ladetto e Daniele Anselmo. Non ci saranno, ma per altri motivi, anche I Giullari di Corte, con Claudio Piscitelli, Matteo Vittonatti e Vittorio Piscitelli.

Il regolamento attuale è stato firmato dall'ex presidente della Fondazione Piero Gillardi, dal presidente dell'albo carri da getto Simone Lavezzo e da quello dei conducenti Roberto Anselmo.

“Il regolamento presta il fianco a varie interpretazioni, ben volentieri darò il mio contributo, se me lo chiederanno, per rifarlo”, commenta l’avvocato Celere Spaziante.

A pochi giorni dalla "Battaglia", Houston abbiamo un problema. La Fondazione dovrà decidere in fretta: applicare il regolamento alla lettera o trovare una soluzione prima che la battaglia si sposti dai tavoli della Fondazione alle aule del tribunale.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori