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Cinquecento cittadini scrivono a Mattarella: “Una Biblioteca non può escludere i disabili”

Il Comune ignora i disabili: una scala di ferro impedisce l’accesso agli spazi pubblici

La petizione chiede che l'accesso sia garantito a tutti

La petizione chiede che l'accesso sia garantito a tutti

Oltre 500 firme per abbattere le barriere architettoniche. È il risultato della petizione promossa dal gruppo consiliare Uniti con Voi per Banchette per garantire ai disabili l’accesso al primo piano dell’edificio che ospita la biblioteca comunale. L’iniziativa, avviata dopo l’inaugurazione del 18 ottobre 2024, ha portato alla raccolta di firme sia in formato cartaceo che online, con l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni e ottenere un intervento concreto​.

L’edificio in questione si trova a Banchette, comune della città metropolitana di Torino, e al piano terra ospita la biblioteca comunale. Tuttavia, il primo piano, destinato a incontri e riunioni culturali, risulta attualmente inaccessibile a persone con disabilità a causa della mancanza di adeguati percorsi di accesso. La stessa problematica riguarda anche un vicino parcheggio, collegato alla pubblica via da una scala di ferro non percorribile da chi ha difficoltà motorie​.

La petizione, accompagnata da 511 firme, è stata inviata alle più alte cariche dello Stato, tra cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Prefetto di Torino, con la richiesta di verificare il rispetto delle normative vigenti in materia di accessibilità. Il documento solleva interrogativi sull’effettiva applicazione delle leggi a tutela delle persone con disabilità e sulla possibilità che le norme sull’inclusione vengano disattese con “stravaganti escamotage”​.

Il sindaco Antonio Mazza all'inaugurazione della biblioteca

“Siamo molto soddisfatti del risultato e ringraziamo tutti coloro che hanno firmato permettendo di raggiungerlo”, si legge nella nota del gruppo Uniti con Voi per Banchette. “Cogliamo l’occasione per ribadire che un edificio che non rispetta le norme sui disabili non è solo un problema del Comune che lo realizza, ma è una questione che riguarda l’intera Nazione, in quanto si tratta di regole di civiltà e norme di legge”​.

Gli stessi promotori auspicano che nessun altro sindaco ripeta questo “enorme errore”, sottolineando come l’accessibilità debba essere garantita senza eccezioni.

Il caso di Banchette rappresenta un banco di prova per le istituzioni e il rispetto delle leggi in materia di barriere architettoniche. La petizione evidenzia come, nonostante i progressi normativi, nella pratica si verifichino ancora episodi di esclusione. Ora la palla passa alle autorità competenti: saranno prese misure per garantire il diritto all’accessibilità o le richieste dei cittadini resteranno inascoltate?

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