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Banchette

La nuova Biblioteca punta sull'inclusività, ma divide: opportunità o scontro politico

Il sindaco denuncia ostruzionismi e difende la realizzazione di uno spazio accessibile a tutti

La nuova Biblioteca punta sull'inclusività, ma divide: opportunità o scontro politico

La biblioteca comunale di Banchette è diventata il centro di una disputa politica accesa, innescata dalle accuse mosse dai consiglieri di minoranza. Questi ultimi, attraverso una raccolta firme e dichiarazioni pubbliche, hanno denunciato presunte irregolarità nella realizzazione della struttura, sostenendo che vi siano stati errori progettuali e scelte poco trasparenti. Il sindaco Antonio Mazza, in risposta, ha deciso di ricostruire i fatti e difendere il progetto che, a suo dire, rappresenta un modello di inclusione e conformità normativa.

La vicenda ha radici nel progetto originario approvato nel 2009, durante l’amministrazione guidata da Cieol, oggi consigliere di minoranza e tra i più critici dell’opera. Secondo Mazza, il progetto iniziale prevedeva una biblioteca al primo piano di un edificio che non rispettava le normative vigenti. Tra le criticità principali spiccano una soletta strutturale insufficiente a reggere il peso dei libri, l’assenza di un ascensore o montascale per l’accessibilità e la mancanza di una scala di emergenza. Il sindaco ha sottolineato come queste lacune abbiano reso necessario un ripensamento completo della struttura, al fine di garantire un ambiente sicuro e accessibile per tutti.

L’attuale amministrazione ha quindi deciso di trasferire la biblioteca al piano terra, dove oggi si trovano la raccolta completa dei libri, postazioni per la consultazione con accesso a Internet, spazi per corsi e attività culturali e servizi igienici attrezzati per le persone con disabilità. Il piano superiore, inizialmente pensato per ospitare la biblioteca, è stato riadattato e potrà essere utilizzato per altre necessità, come postazioni di studio o consultazione. Mazza ha rivendicato con forza questa scelta, sottolineando come il nuovo progetto risponda pienamente ai criteri di inclusività stabiliti dalle normative vigenti.

Le critiche dei consiglieri di minoranza, però, non si sono fermate qui. Cieol, insieme a Splendore, Russo e Pennisi, ha dichiarato che nell’epoca delle biblioteche online una struttura fisica risulta superflua, insinuando che il progetto fosse un investimento poco oculato. Il sindaco ha definito queste affermazioni contraddittorie, ricordando che gli stessi consiglieri approvarono anni fa un progetto già inadeguato e fuori norma. Mazza ha poi accusato i rappresentanti della minoranza di aver ostacolato deliberatamente il completamento della biblioteca, ricorrendo a diffide agli uffici comunali e minacce di denunce alla Corte dei Conti, creando un clima di tensione che ha rallentato i lavori e minato la serenità degli uffici.

Non sono mancate nemmeno le critiche alla vecchia biblioteca, situata presso Villa Garda Flip e lasciata in eredità dall’amministrazione precedente. Questa struttura, secondo Mazza, era completamente inadatta: situata al primo piano, non disponeva di ascensore, scala di emergenza o servizi igienici accessibili ai disabili. Una situazione che, sottolinea il sindaco, violava chiaramente le normative sulle barriere architettoniche.

La questione si è ulteriormente infiammata con l’accusa del sindaco secondo cui i consiglieri di minoranza avrebbero strumentalizzato il tema dell’accessibilità per fini politici, ingannando i cittadini con informazioni false. Mazza ha definito eticamente inaccettabile l’uso di argomenti così delicati per alimentare la polemica politica, sottolineando invece l’importanza del lavoro svolto per rendere la nuova biblioteca un simbolo di progresso e inclusione. Ha invitato i cittadini a visitare la struttura, a scoprirne i servizi e a non lasciarsi influenzare dalle accuse che, a suo dire, nascondono meri interessi di parte.

La biblioteca comunale di Banchette, oggi completamente operativa, rappresenta un punto di riferimento per la comunità. Al di là delle polemiche, il sindaco Antonio Mazza si dice soddisfatto del lavoro svolto, convinto che questo spazio possa servire le diverse esigenze della cittadinanza e diventare un simbolo di coesione sociale. Tuttavia, il dibattito continua a infiammare il panorama politico locale, mettendo in evidenza una frattura tra chi sostiene la validità del progetto e chi, invece, lo critica aspramente. Mazza, dal canto suo, promette di proseguire il suo impegno per garantire trasparenza, rispetto e progresso, sempre al servizio della comunità.

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