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Psicologia, arriva la quota di genere: garantita la rappresentanza maschile

Il nuovo regolamento impone una quota minima del 20% per il genere meno rappresentato negli Ordini degli psicologi

Psicologia, arriva la quota di genere

Psicologia, arriva la quota di genere: garantita la rappresentanza maschile (foto di repertorio)

La psicologia, da tempo considerata un settore dominato dalle donne, si trova oggi di fronte a un cambiamento storico: l’introduzione delle quote di genere per garantire una maggiore rappresentanza del genere meno rappresentato. Con le elezioni in corso per il rinnovo dei Consigli regionali degli ordini degli psicologi, entra in vigore il Regolamento per la professione psicologica, varato dal ministero della Salute, che impone una quota minima del 20% per il genere meno rappresentato tra i candidati, pena la nullità della scheda.

Attualmente, su 141.000 iscritti all'Ordine degli psicologi, solo 23.000 sono uomini, rendendo questa professione una delle più a prevalenza femminile nel settore sanitario. Il decreto Regolamento per le procedure elettorali e la composizione del Consiglio nazionale, dei consigli territoriali e dei relativi organi disciplinari dell'ordine degli psicologi mira a una maggiore equità di rappresentanza. Tuttavia, il presidente del Consiglio nazionale degli ordini degli psicologi (Cnop), David Lazzari, precisa che non si tratta di un meccanismo volto a correggere la presenza femminile nella professione, ma di un criterio che garantisce equilibrio tra i candidati, includendo anche un 20% di giovani sotto i 45 anni.

"L'intento generale è garantire che le liste dei candidati siano rappresentative per genere e per età", sottolinea Lazzari, evidenziando che la misura potrebbe essere progressivamente estesa a tutte le professioni sanitarie. Il decreto, infatti, stabilisce che nessuna lista possa essere composta da un unico genere e che sia prevista una quota di giovani professionisti, per rendere il sistema elettorale più inclusivo e diversificato.

Nonostante l'introduzione delle quote di genere, il Cnop ribadisce che la prevalenza femminile nella professione non è un problema. Anzi, Lazzari evidenzia come nel tempo le donne abbiano ottenuto un maggiore spazio anche nei ruoli di vertice, mentre in passato le posizioni apicali erano prevalentemente occupate dagli uomini. "Penso sia giusto che chi governa l'Ordine sia rappresentativo della base professionale", afferma Lazzari, ribadendo che la maggiore presenza femminile nella psicologia non è una debolezza, ma una risorsa.

L'introduzione delle quote di genere nelle elezioni degli Ordini degli psicologi segna un passo verso una maggiore rappresentatività e inclusività, senza intaccare l'importanza della competenza professionale. Guardando alle attuali candidature regionali, la presenza femminile continua a crescere, confermando un trend consolidato nel tempo e destinato a rafforzarsi ulteriormente.

L'introduzione delle quote di genere nelle elezioni degli Ordini degli psicologi segna un passo verso una maggiore rappresentatività e inclusività, senza intaccare l'importanza della competenza professionale

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