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09 Febbraio 2025 - 16:55
Giorno del Ricordo, bufera su Sindaco e Giunta: "Se ne sono dimenticati e l'hanno fatto apposta!"
Divisi sulla votazione della vice presidenza del Consiglio comunale, ma uniti nella polemica sul "Giorno del Ricordo".
Bruno Prestìa di "Per Chivasso" e Clara Marta di "Forza Italia" si lanciano all'attacco dell'amministrazione comunale di centrosinistra, guidata dal sindaco Claudio Castello, per non aver previsto alcuna manifestazione in occasione della ricorrenza.
Il Giorno del Ricordo, celebrato in Italia il 10 febbraio, è una solennità civile istituita con la legge n. 92 del 30 marzo 2004 per commemorare le vittime delle foibe e l'esodo giuliano-dalmata.
Questa giornata ricorda le migliaia di italiani uccisi nelle foibe, cavità carsiche in cui furono gettati vivi o morti, e i circa 350.000 italiani costretti ad abbandonare le loro case in Istria, Dalmazia e Fiume tra la fine della Seconda Guerra Mondiale e gli anni successivi, a causa della repressione attuata dal regime comunista di Josip Broz Tito.
La ricorrenza è stata istituita per far luce su una tragedia a lungo ignorata o minimizzata e per onorare la memoria di chi subì violenze e deportazioni nel clima di vendetta e pulizia etnica che caratterizzò l'occupazione jugoslava di quei territori tra il 1943 e il 1945, e nel secondo dopoguerra.
Ogni anno, in occasione del Giorno del Ricordo, vengono organizzate cerimonie, eventi e iniziative istituzionali per approfondire la conoscenza storica di questi fatti e mantenere viva la memoria delle sofferenze patite dagli esuli e dalle loro famiglie.
Non a Chivasso, però...
Claudio Castello sindaco di Chivasso
Bruno Prestìa ha attaccato senza mezzi termini: «Anche quest'anno, nella Giornata del Ricordo, l'amministrazione chivassese ha deciso di non fare nulla. Nessun evento, nessun comunicato, niente di niente». Una scelta che, secondo Prestìa, rappresenta un affronto alla memoria delle vittime delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata. «La Legge 30 marzo 2004, n. 92 dice chiaramente che la Repubblica riconosce il 10 febbraio quale 'Giorno del Ricordo' per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe. Ma a Chivasso sembra che questa memoria non abbia dignità».
Dello stesso avviso Clara Marta, che ha evidenziato come il mancato impegno dell’amministrazione comunale rifletta un problema più ampio: «La memoria non è un'opzione né una scelta politica, ma un dovere morale e istituzionale. Non possono esistere ricordi di serie A e ricordi di serie B».
Marta ha poi sottolineato come il 25 aprile, anniversario della Liberazione, venga giustamente celebrato, mentre il 10 febbraio venga spesso ignorato. «Se davvero il 25 aprile è il simbolo della lotta contro ogni forma di oppressione, allora anche il 10 febbraio deve essere commemorato con lo stesso spirito», ha dichiarato l’esponente di Forza Italia.
Marta ha inoltre lanciato una riflessione più ampia sulla strumentalizzazione della memoria storica: «Anche il 27 gennaio, Giornata della Memoria, viene spesso celebrato con ipocrisia. Un giorno all’anno in cui si pronunciano parole solenni per poi, il giorno dopo, voltarsi dall’altra parte di fronte ai rigurgiti di antisemitismo che riemergono in Europa e nel mondo».
Secondo la consigliera, il problema sta nella selezione degli eventi da commemorare: «La memoria non può essere a senso unico. Non può servire solo quando fa comodo o quando si può usare come strumento politico».
Prestìa ha ribadito l’assenza di qualsiasi iniziativa comunale, affermando con amarezza: «Forse lunedì metteranno giusto le bandiere a mezz'asta, e finisce lì…». E ha concluso con un duro attacco: «Di tutto questo però, resta, ancora una volta, un silenzio assordante, di un’amministrazione che decide deliberatamente di non ricordare, che decide di fare una netta differenza tra morti, quelli di serie A e quelli di serie B».
Clara Marta ha infine chiesto che l’amministrazione comunale rimedi alla sua assenza, organizzando nei prossimi mesi un momento di approfondimento storico e culturale. «Se c’è la volontà di farlo, Forza Italia non farà mancare il proprio sostegno per un’iniziativa che colmi finalmente questo vuoto», ha concluso.
Entrambi gli esponenti dell’opposizione concordano su un punto: il Giorno del Ricordo non può più essere ignorato dalle istituzioni locali.
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