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Carnevale

San Giusto in festa: il Carnevale tra storia, emozione e tradizione

Il Tirapere e la Gerbolina tornano a infiammare la comunità con un evento spettacolare

San Giusto in festa

San Giusto in festa: il Carnevale tra storia, emozione e tradizione

San Giusto torna a vivere il suo Carnevale con una seconda edizione che ha già conquistato il cuore di tutti. Grazie all’instancabile impegno della Pro Loco, capitanata dalla determinata presidente Rosy e dal suo affiatato team, questa celebrazione sta rapidamente riaffermandosi come un appuntamento imperdibile, capace di intrecciare divertimento, memoria e orgoglio comunitario.

La manifestazione affonda le sue radici nella storia, rievocando le lotte per l’indipendenza e la costituzione del Comune nel 1778. Il momento più atteso è stata la presentazione delle maschere simbolo: il Tirapere e la Gerbolina, affacciati dal balcone del Municipio, ornato con decorazioni che richiamavano gli antichi giorni di battaglia per l’autonomia. Il Tirapere, con la sua inconfondibile flecia, incarna la determinazione di separarsi da San Giorgio e dare vita a una nuova realtà. La Gerbolina, invece, con la sua caratteristica collana di pietre, rappresenta il legame indissolubile con il territorio, un simbolo di resistenza e appartenenza. Le pietre, un tempo usate come arma di difesa, oggi raccontano la storia di un popolo fiero della propria identità.

L’evento ha regalato momenti di forte emozione, con il saluto ai personaggi uscenti, Giulia e Cristian, che hanno interpretato il loro ruolo nel Carnevale 2024 con passione e dedizione, lasciando un ricordo indelebile. L’ovazione del pubblico ha poi accolto Giorgia e Davide, nuovi protagonisti che hanno subito dimostrato entusiasmo e fierezza nel rappresentare la comunità.

A rendere ancora più magica l’atmosfera, la partecipazione del gruppo dei Cavalieri della Commenda, insieme agli sbandieratori, alla Filarmonica sangiustese, ai bambini dei quattro cantoni e alle maschere dei paesi vicini. La sfilata, illuminata dalle fiaccole, ha trasformato le strade del paese in uno scenario suggestivo, culminando nel salone Gioannini, dove il rito della nomina dei Cavalieri ha sancito il passaggio di testimone.

E come ogni Carnevale che si rispetti, la serata si è conclusa con danze scatenate e un’irrinunciabile pausa golosa: le bugie, dolce simbolo della festa, hanno deliziato tutti, suggellando un’edizione che conferma ancora una volta la capacità di San Giusto di onorare il passato con lo sguardo rivolto al futuro.

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