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06 Febbraio 2025 - 23:57
Ascensore Movicentro Ivrea
Ivrea e gli ascensori, una storia di guasti senza fine. Da anni, la città è teatro di una vera e propria maledizione che colpisce sistematicamente gli impianti di risalita nelle strutture pubbliche.
Non esiste una statistica precisa sul numero di guasti. Forse perché sarebbe imbarazzante mettere nero su bianco la frequenza con cui questi impianti smettono di funzionare. Le segnalazioni, però, riguardano sempre gli stessi luoghi: il Movicentro, l'ospedale e, da qualche mese a questa parte, anche il Municipio.
E puntualmente, ogni volta che un impianto viene riparato, un altro decide di prendersi una pausa indefinita. Se ne aggiusta uno, se ne rompe un altro, e via discorrendo. La legge di Murphy applicata alla manutenzione pubblica.
L’ultima “vittima” della serie è l’ascensore del Movicentro, lato corso Nigra, primo piano.
La pulsantiera? "Scassata", distrutta, annientata. Un classico di questa struttura, che negli anni ha subito guasti continui e atti vandalici senza fine. Gli utenti ormai non si sorprendono più.
Tanto, al Movicentro, la regola è una sola: o fai le scale o ti rassegni.
"Lo abbiamo segnalato nell'App Municipium. Abbiamo telefonato in Comune...", dicono i cittadini che ce lo hanno segnalato. Tutto drammaticamente inutile. Massimo Fresc? Irreperibile!
Un episodio particolarmente grave si era già verificato nel dicembre 2024, quando una donna di 79 anni era rimasta intrappolata nell’ascensore e, colta dal panico, era svenuta. Non una grande pubblicità per un’infrastruttura che dovrebbe agevolare la mobilità.
Oggi, mesi dopo quell’episodio, nulla è cambiato. Anzi, è persino peggiorato.
Perché il Movicentro non è solo un nodo ferroviario in perenne stato di degrado. È anche, a detta di molti, una zona franca per bande di ragazzini fuori controllo. O, per chiamare le cose con il loro nome, un covo di baby gang che hanno trasformato la struttura nel loro regno.
Tra schiamazzi, atti vandalici e sospetti di spaccio, i cittadini che lo attraversano raccontano sempre le stesse scene: gruppetti di adolescenti che girano senza meta, vetri rotti ovunque, droghe nascoste nei tombini. Insomma, un piccolo Bronx in salsa eporediese.
"L'Amministrazione comunale ha sottoscritto un accordo per il controllo del territorio con l'Associazione Carabinieri - commenta ironicamente il consigliere comunale Massimiliano De Stefano - Mi piacerebbe capire se stanno monitorando anche questa parte di città... Ad un incontro con i commercianti il sindaco Matteo Chiantore aveva promesso di coinvolgere anche l'associazione della Polizia di Stato. S'era preso questo impegno ma tutto tace. E' stata una promessa per accontentare qualcuno e illudere tutti gli altri. Non è cambiato nulla! Quel che ci vorrebbe è un tavolo permanente sulla sicurezza con le forze dell'ordine, ma hanno bocciato la mozione in cui si chiedeva di istituirla. Sottolineo che l'Amministrazione comunale non può lavarsene le mani. ".
Se il Movicentro è diventato terra di nessuno, gli altri ascensori pubblici non se la passano meglio.
Anche l’ospedale di Ivrea è stato protagonista di una serie infinita di guasti. Nonostante l’installazione di un secondo ascensore nel 2022 per alleviare i disagi causati dai frequenti malfunzionamenti del primo, entrambi gli impianti hanno continuato a bloccarsi con regolarità.
Nel dicembre 2024, la "sfiga" ha voluto che si fermassero contemporaneamente. Un disagio enorme, considerando che si tratta di una struttura sanitaria, dove la presenza di persone anziane e con difficoltà motorie è all’ordine del giorno. Ma tanto, se riesci a raggiungere il reparto senza collassare sulle scale, forse non avevi così tanto bisogno di cure.
Nel frattempo, anche l’ascensore del Municipio si è arreso da tempo, senza che nessuno sembri preoccuparsene troppo. Del resto, chi lavora in Comune ha le gambe buone. E i cittadini con disabilità? Problemi loro. Nessuna urgenza, nessuna comunicazione sui tempi di ripristino. La litania è sempre la stessa: si rompe, si segnala, si aspetta.Peccato che tra una segnalazione e l’altra passino mesi, e a rimetterci siano sempre anziani e persone con disabilità.
Ivrea, città moderna? Al massimo, una città dove gli ascensori non salgono e i problemi non scendono.
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