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05 Febbraio 2025 - 12:07
Antonio Borrini
Settimo Torinese, 5 febbraio – Nuova polemica attorno al Giorno del Ricordo. Anche quest’anno il Comune di Settimo Torinese ha negato il patrocinio alla commemorazione delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, organizzata dal Comitato 10 Febbraio. Un rifiuto che non sorprende, dato che si ripete ormai con cadenza annuale, alimentando tensioni e accuse di faziosità politica nella gestione della memoria storica.
L’evento si terrà comunque sabato 8 febbraio alle ore 10 in via Vittime delle Foibe, senza il supporto istituzionale del Comune, che però – come fanno notare gli organizzatori – non ha problemi a concedere il patrocinio a “Una Rosa per Norma”, manifestazione dedicata alla memoria di Norma Cossetto, organizzata dallo stesso comitato ogni ottobre.
“Un atto grave e vergognoso, che si ripete ogni anno” – ha commentato Antonio Borrini, rappresentante locale del Comitato 10 Febbraio – “e che diventa ancora più inspiegabile se si considera che lo stesso Comune sostiene altre iniziative promosse da noi. È evidente che a Settimo la memoria delle foibe sia ostaggio di una precisa fazione politica”.
Secondo Borrini, la città delega sistematicamente il ricordo della storia del Novecento all'Anpi, lasciando fuori dalla narrazione eventi e tragedie legate all’esodo giuliano-dalmata. “Il Giorno del Ricordo non è un'opinione, ma una solennità civile riconosciuta dalla Repubblica Italiana. Negarne il patrocinio è un gesto politico ben preciso e grave”, ha concluso.
Sul tema è intervenuto anche Matteo Rossino, responsabile provinciale del Comitato 10 Febbraio, che ha rincarato la dose: “Al di là di ripicche e prese di posizione, come sempre anche a Settimo ricorderemo i Martiri delle foibe e l’Esodo giuliano dalmata. Se la sinistra pensa di poter riscrivere nuovamente la storia distorcendo la realtà, si sbaglia di grosso”.
Bene aggiungere che il mancato patrocinio rientra in una dialettica che, a Settimo come in molte altre città italiane, si ripresenta ogni anno attorno al Giorno del Ricordo, con accuse di revisionismo da una parte e di negazionismo dall’altra. La giunta comunale, guidata da Elena Piastra, non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali sul perché dell’ennesimo diniego.
Resta il fatto che, con o senza il sigillo del Comune, la commemorazione si terrà. E anche stavolta, più che un momento di raccoglimento, sarà un nuovo terreno di scontro politico.
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