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03 Febbraio 2025 - 09:53
Torino apre le porte agli amici a quattro zampe: una rivoluzione in ufficio
A Torino, una piccola rivoluzione sta per prendere forma. Il Comune si appresta a dare il via a una sperimentazione che potrebbe cambiare il volto degli uffici pubblici: l'ingresso dei cani nei luoghi di lavoro. Un'iniziativa che, seppur possa sembrare insolita, è già stata adottata con successo in altre città italiane come Greve in Chianti e Verona, e persino all'Università di Bologna.
L'idea di portare i cani al lavoro non è nuova. Già nel 2020, il municipio di Greve in Chianti aveva aperto le sue porte agli amici a quattro zampe, seguito a ruota da Verona. L'Università di Bologna, su proposta del direttore di scienze veterinarie, ha adottato una politica simile nell'aprile dello scorso anno. Ora, anche Torino si prepara a seguire l'esempio, con una delibera pronta a modificare il regolamento comunale sugli animali.
La vicesindaca Michela Favaro è stata una delle principali promotrici di questa iniziativa. "La porterò in giunta a breve, poi dovrà passare al vaglio della Sala Rossa affinché sia possibile procedere al periodo di prova", ha dichiarato a Repubblica. Un percorso non privo di ostacoli, che ha richiesto consultazioni e modifiche per garantire il rispetto delle normative e delle esigenze di tutti.
Ma cosa comporterà, concretamente, questa novità? L'ok di Palazzo Civico non significherà "liberi tutti". Saranno stabilite delle regole precise: i cani potranno accedere solo agli uffici non aperti al pubblico e sarà necessario il consenso di tutti i colleghi. Un compromesso che mira a bilanciare i benefici della presenza degli animali con le esigenze lavorative.
Diversi studi hanno dimostrato che la presenza di animali domestici può migliorare l'umore e la concentrazione dei lavoratori, aumentando di conseguenza la produttività. Già nel 2016, il responsabile dell'ENPA Torino sottolineava come la vicinanza degli animali potesse evitare la "nevrosi da solitudine" di Fido e migliorare le prestazioni lavorative dei proprietari.
La sperimentazione a Torino durerà alcuni mesi, al termine dei quali si valuteranno i risultati. "Si tratta solo di provare", ha concluso la vicesindaca Favaro. Un esperimento che potrebbe segnare un passo importante verso un ambiente di lavoro più inclusivo e sereno, dove il legame tra uomo e animale diventa parte integrante della quotidianità lavorativa.
Resta da vedere se questa iniziativa si tradurrà in un cambiamento duraturo. La speranza è che, come già avvenuto in altre realtà, anche Torino possa beneficiare di un ambiente di lavoro più armonioso e produttivo, dove i cani diventano non solo compagni di vita, ma anche di lavoro. Un futuro in cui la presenza di Fido in ufficio non sarà più un'eccezione, ma una nuova normalità.
Animali domestici in ufficio
La possibilità di portare il proprio animale domestico sul luogo di lavoro offre numerosi vantaggi. La presenza di un cane o di un gatto può contribuire a creare un ambiente più rilassato e accogliente, favorendo la socializzazione tra colleghi e riducendo i livelli di stress. Inoltre, avere accanto il proprio amico a quattro zampe può aumentare la motivazione e la soddisfazione lavorativa, rendendo le giornate in ufficio più piacevoli.
Numerosi studi scientifici supportano i benefici della presenza di animali domestici negli ambienti di lavoro. Ad esempio, una ricerca condotta nel 2012 da Barker et al. ha evidenziato che gli animali d'affezione sul posto di lavoro possono migliorare il clima in ufficio, l'umore dei dipendenti e la produttività, favorendo allo stesso tempo le relazioni tra colleghi. Inoltre, uno studio pubblicato sull'International Journal of Environmental Research and Public Health sostiene che i cani siano un valido supporto per le persone affette da depressione o disturbi dell'umore, specialmente in situazioni di stress lavorativo. Queste evidenze suggeriscono che integrare gli animali domestici negli spazi di lavoro possa avere un impatto positivo sia sul benessere dei dipendenti che sull'efficienza operativa.
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