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Il Canavesano imbruttito
02 Febbraio 2025 - 19:31
Superbonus
Pandemia finita? Forse no. Tutti liberi di abbracciarsi e baciarsi? Forse è meglio prendere tempo, l’abbiamo scampata dal “virus delle scimmie”, ma sembra ce ne siano di nuovi e terribili in arrivo. In ferie si potrà andare? Certo, i nostri albergatori e ristoratori sono al collasso, però, meglio essere cauti, avete visto tutti cos’è successo col covid. Ma lavorare si può? Sicuramente, ma non c’è lavoro. Ma la ripresa ci sarà? Certamente, ma non si sa quando. E il governo cosa sta facendo? Quello che ha sempre fatto. Cioè? Poco, niente, quasi niente, non so, aumenterà le tasse, le accise sulla benzina e le sigarette, insomma, tutto come sempre.
E adesso che ha vinto Trump come la mettiamo? Come al solito, ci prostituiremo con lui.
E la guerra, continueremo a finanziare l’Ucraina? Credo di sì, non si sa, forse, staremo a vedere e sentire cosa ci ordineranno di fare.
E Israele, in Medio Oriente sta facendo una strage, non sarebbe ora di fermarlo? Loro sono i buoni, ammazzano solo i cattivi.
Ma le donne e i bambini, le stragi nelle scuole e negli ospedali? Si vede che erano cattivi anche quelli, loro non sbagliano mai, ma poi c’è sempre la giornata del ricordo e quella aggiusta tutto.
Ma avete tolto anche l’abuso d’ufficio? Certo, non si vorrà mica condannare delle brave persone per abuso d’ufficio?
Ma così alcuni processi diventeranno inutili? Vedi che qualcosa si fa, lo Stato risparmierà dei soldi e poi avevamo già introdotto la direttiva dell’Unione Europea, quella che impone di dotare le bottiglie di plastica di tappi che non si staccano una volta svitati e in ultimo, siamo tornati ad aumentare il canone Rai.
Però, adesso la Meloni è indagata? Si, ma prima o poi tocca a tutti e poi cosa vuoi che sia, solo per peculato e favoreggiamento, in ogni caso, un Presidente del Consiglio Mattarella lo trova sempre.
E’ uno scherzo? “No, è quanto spesso avviene quando il retroscena prende il sopravvento sulla scena, se preferite, sulla finzione. Potrebbe anche essere la semplificazione di un classico “fuori onda”, di quelli che fanno guardare la politica dal “buco della serratura e servono su un “piatto d’argento” il “classico” Onorevole “ben informato”, uno dei tanti, di quelli che hanno la morbosa tendenza a immedesimarsi nei personaggi dei Reality. La classica conversazione “intima”, che non deve finire in TV o sulle pagine dei giornali, ma che fa capire come non ci sia nulla di nuovo sotto il sole. Siamo sempre nel fantastico mondo di Quark dove ogni due per uno, i nostri saccenti politici, gente che ha “studiato”, parla di cose fantastiche, di risanamento dei conti pubblici; di creazione di posti di lavoro; di grandi progetti realizzabili grazie ai fondi,“caritatevolmente” messi a disposizione dall’Unione Europea e di tante, tante altre cose, tutte proprie del grande e fantastico mondo di Quark. Cose alle quali, fuori dai confini nazionali, non crede nessuno, ma che evidentemente fanno presa sugli italiani da sempre sensibili alle promesse, alle sparate ad effetto e alle roboanti dichiarazioni di politici, tanto piccoli di cervello quanto dotati di grande megalomania”.
Nel frattempo, come ormai è consuetudine, non si sta facendo nulla se non seminare il nulla per poi, domani, andare a raccogliere il niente. Giustizia, Sanità, Scuola, Industria, Commercio, Viabilità, Trasporti e Turismo sono a pezzi, ormai talmente piccoli, che per rimetterli insieme, a sentire chi ancora non ha abiurato Dio in favore della “scienza”, servirebbe un miracolo.
Insomma, stiamo precipitando nel vuoto, ma nessuna attenzione degna di nota, anche nell’ultima legge di bilancio, è emersa nei confronti dei tanti che ora si trovano in “coda”, in attesa di andare ad aggiungersi ai milioni di italiani, che negli ultimi anni sono finiti nell’indigenza più completa.
Oggi l’unica certezza risiede nel fatto che l’Italia non ha una classe politica all’altezza della situazione, infatti, siamo nelle mani di individui poco esperti e poco competenti, ma molto arroganti. Pensate solo alla riforma del codice della strada, l’ennesima legge fatta per il “nostro bene”, sembra partorita dalla mente di uno che vive sulla luna. Se volevano altri soldi, se volevano spremere ulteriormente gli automobilisti e soprattutto, chi al volante ci si mette per lavoro, potevano dirlo chiaramente, per lo meno si sarebbero mostrati sinceri.
Io credo che per il nostro bene avrebbero dovuto fare altre cose, tanto per cominciare: diminuire le tasse sul lavoro e cancellare quelle sugli straordinari; stanziare il necessario in favore della sanità pubblica; eliminare l’odioso balzello che risponde al nome di “canone Rai”; cominciare ad estrarre dai nostri mari e dalla nostra terra il gas e il petrolio che abbiamo la fortuna di possedere, ma a quanto pare il divieto di toccare; smettere di sputtanare denari in studi per il “ponte di Messina”, già ad oggi, sebbene mai realizzata, divenuta l’opera pubblica più costosa di sempre. Insomma, si poteva cominciare facendo altro, recapitando agli italiani un messaggio diverso, nel quale risultasse chiaro l’intento di cambiare rispetto al passato, invece no, tutto come al solito, in ossequio di quel nulla che molto bene rappresenta la partitocrazia romanocentrica.
Ormai è chiaro, quando la politica evidenzia la mancanza di destra, centro e sinistra, la si può mettere come si vuole, ma è ovvio che non esiste più. Non è un caso che si sia scelta l’immersione, senza nessuna precauzione, nel mare cibernetico dell’intelligenza artificiale e non è nemmeno un caso se, nei Palazzi della politica, sono più influenti i dirigenti e i funzionari rispetto agli onorevoli, ai Ministri, ai Consiglieri Regionali ed anche ai Presidenti di Regione.
A monte, là dove si decidono le sorti di popoli e nazioni, decretarono che, sulle ceneri di tangentopoli, si dovessero aprire le porte della politica, così come quelle dei più strampalati reality show, a gente senza arte né parte; a “capi popolo” di quartiere; a gente esaltata e chiassosa; a ciarlatani e imbonitori; a sfaccendati di ogni ordine e grado; a tuttologi del niente, meglio se in possesso di titoli di studio dalla dubbia provenienza e questi sono i risultati: le istituzioni trasformate, da chi le rappresenta, in luoghi dove chiacchierare; dove andare a fare pranzo o colazione; dove andare a sfilare in cerca di foto e interviste, magari, facendo sfoggio dell’ultimo abito firmato o del tailleur sexy, quasi a mimare attori e celebrità sul red carpet del Festival del Cinema di Venezia.
Mi pare che sin qui, proprio per la mancanza di politica, si sia tirato a campare nella speranza che intervenissero altri ad aggiustare un po’ la situazione in Italia. A tal proposito, non sarò mica l’unico a ritenere addirittura grottesco il fatto che si presti più attenzione alle elezioni americane rispetto a quelle di casa nostra? Quasi ad ammettere, chissà se inconsciamente, che sono più importanti le scelte elettorali del popolo americano, rispetto a quelle degli italiani.
Da noi si campa di parole al vento, buone solo per essere ritrattate o dimenticate, soprattutto se sgradite a qualcuno in quel di Washington o di Bruxelles. Così, con il senso dello Stato e dei suoi limiti ormai cestinati, venute meno tolleranza e dialogo, con il valore primario della libertà prossimo a forte revisione, in Italia appaiono tutti impegnati a sputtanare denaro pubblico in opere e progetti inutili, ma anzitempo celebrativi di quel “progresso” scientifico, tecnologico e industriale, che sin qui tutto ha fatto, ma certamente non ha migliorato la vita delle persone, anzi, credo l’abbia peggiorata pesantemente.
L’emergenza vissuta, secondo me ancora lontana dall’essere risolta, se mai lo sarà, ha contribuito ad una forte accelerazione verso cambiamenti importanti, ma tutti limitativi delle libertà personali, credo che l’intero impianto dell’illuminismo, che mi pare, si voglia basato sulla supremazia della ragione, venga quotidianamente minacciato dall’introduzione di nuove regole e nuovi obblighi tendenti ad introdurre una vigilanza permanente sulle nostre vite.
Le persone sono state portate a credere che l’essere interconnessi l’uno con l’altro, in un pianeta senza confini, potesse rappresentare la soluzione a tutti i problemi; la gente ha creduto di potersi lavare la coscienza con delle semplici donazioni alle innumerevoli ONG e ONLUS, che perseguono obiettivi di utilità sociale e di cooperazione allo sviluppo e così facendo, si è adagiata a vivere una vita virtuale attraverso i social, a guardare una vita demenziale attraverso reality show di ogni tipo, unicamente capaci di regalare una stagione di notorietà a migliaia di aspiranti vip, pronti a tutto ma incapaci di fare qualsiasi cosa.
In parole povere si è sempre accettato di tutto, sono anni che tagliano fondi alla sanità pubblica; sono anni che cancellano posti letto e chiudono ospedali e sono anni che le vittorie politiche si ottengono promettendo elemosina a piene mani. Nei cassetti dei partiti romanocentrici non esiste alcun progetto per l’Italia, i rappresentanti della partitocrazia, tutti, nessuno escluso, cercano consensi unicamente promettendo soldi, il più delle volte a chi non merita nulla. Siamo diventati la patria dei bonus, esiste quello per la mamma, per il bebè, per i mobili, per l’asilo nido, per gli studenti, per i docenti, per le caldaie, per i condizionatori, per la ristrutturazione, per le assunzioni, per il verde, per i giardini e per le donne disoccupate. C’è anche il super eroe dei bonus: il “super bonus”, ci sono bonus scaduti e bonus nuovi di zecca; c’è lo sport bonus, e il bonus prima casa, ma per gli under 36 e poi, forse per quelli che in mezzo a tale casino mostrano di perdere il contatto con la realtà, c’è anche il “bonus psicologo”.
“L'uomo si distrugge con la politica senza princìpi, col piacere senza la coscienza, con la ricchezza senza lavoro, con la conoscenza senza carattere, con gli affari senza morale, con la scienza senza umanità, con la fede senza sacrifici.”
Mohāndās Karamchand Gāndhī
Null’altro da dire.
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