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Cambiano i pedaggi sulla tangenziale di Torino. Una vittoria per i cittadini?

La società ITP introdurrà un nuovo sistema di pagamento. Forse c'entra anche la raccolta firme dei residenti

Cambiano i pedaggi sulla tangenziale di Torino. Una vittoria per i cittadini?

Cambiano i pedaggi sulla tangenziale di Torino. Una vittoria per i cittadini?

Un nuovo sistema di pedaggi arriverà sulla A55, tangenziale di Torino, entro il 2026. Si tratta del sistema di pagamento free flow già attivo in Piemonte sulla A33, Asti-Cuneo.

Già negli scorsi mesi circolava la possibilità che la società ITP, attuale concessionaria della tangenziale, volesse adottare questo nuovo metodo di pagamento: si tratta di varchi con telecamere al posto dei tradizionali caselli. Non è necessario fermarsi o rallentare in prossimità delle telecamere, che nel mentre leggono la targa del veicolo, calcolando la tariffa. La somma viene poi accreditata o tramite sistemi di telepedaggio (come Telepass, UnipolMove o altri) o pagando successivamente tramite app per chi non ne dispone.

Grafica di un varco "free flow" sulla A33

Ad annunciare la svolta è stato il ceo di ITP, Claudio Dogliani, intervistato dal Corriere della Sera. L'obiettivo dichiarato è non solo di rendere più scorrevole la circolazione, ma anche più equi i pagamenti.

Nelle scorse settimane, infatti, il nostro giornale ha raccolto le testimonianze di cittadini di San Mauro Torinese e Settimo Torinese che si lamentano della presenza del casello di Falchera, che li obbliga a pagare il pedaggio anche solo per fare pochi chilometri. Entrando in autostrada poco dopo, dal raccordo di Caselle, si può invece arrivare fino quasi a Trofarello senza sborsare un euro in più.

Mappa della A55 e degli attuali caselli

La raccolta firme lanciata dai cittadini era (ed è) mirata all'abolizione di quel casello, e questo forse ha dato un'ulteriore spinta alla società ITP per affrontare il tema. Sarà però veramente equo il nuovo sistema di pagamento? Dove saranno situati i varchi? Cambierà qualcosa per i sanmauresi e i settimesi?

Molte sono ancora le domande senza risposta, visto che ora il gestore dovrà elaborare un progetto concreto. L'auspicio è che i varchi non siano posizionati esattamente al posto degli attuali caselli, ma a una distanza più equa lungo il percorso e con un pagamento più scaglionato per gli automobilisti.

Sarà invece l'occasione per aumentare i pedaggi per tutti, torinesi e chi abita in periferia, con la scusa della "riorganizzazione"? Può darsi, visto che quella parola spesso nasconde aumenti dei costi per i consumatori e tagli del personale amministrativo. 

Delle novità più concrete saranno visibili solo una volta presentato il progetto, nei prossimi mesi. Oggetto di attenzione sarà anche il funzionamento della stessa modalità free flow, che sulla A33 ha già dato qualche problema dopo la sua introduzione: problemi tecnici, difficoltà nel pagamento online e servizio clienti quasi inesistente. Marco Gabusi, assessore ai trasporti della Regione Piemonte, si è detto consapevole di quelle difficoltà e di voler approfondire la situazione col gestore della Asti-Cuneo.

Anche in questo caso, la speranza è che non avvenga nulla di simile sulla ben più trafficata tangenziale di Torino. Molte sono quindi le incognite che permangono al momento, ma forse si sta davvero smuovendo qualcosa, e – volendo guardare il bicchiere "mezzo pieno" – le voci degli abitanti di Settimo e San Mauro potrebbero finalmente aver trovato la considerazione che meritano.

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