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I Savoia tornano a Superga: funerale di un casato decaduto (le foto)

Messa di suffragio per Vittorio Emanuele di Savoia nella Basilica simbolo della monarchia: una celebrazione privata tra rigide regole di protocollo e un passato che non si rassegna a svanire.

Il Ritorno dei Savoia a Superga: Una Cerimonia di Memoria e Tradizione

Vittorio Emanuele di Savoia. Sullo sfondo Superga

Sabato 1° febbraio, nella suggestiva cornice della Basilica di Superga a Torino, tanto cara alla Real Casa, si è tenuta la messa di suffragio per Vittorio Emanuele di Savoia, ad un anno dalla sua scomparsa. Una cerimonia solenne, organizzata secondo rigorosi dettami di protocollo e riservata esclusivamente agli invitati.

I partecipanti sono stati chiamati a rispettare un preciso dress code: niente uniformi per i militari, nessun mantello per gli Ordini Dinastici, abiti scuri, possibilmente neri, e per le signore nessun gioiello, fatta eccezione per le perle. Un'attenzione ai dettagli che ha conferito all'evento un'aura di austerità e raccoglimento, in linea con il momento di preghiera e riflessione per il defunto erede di casa Savoia.

Prima del Sacro Rito, il Principe Emanuele Filiberto si è recato presso la Cripta Reale insieme alla Principessa Marina e alla Principessa Vittoria per un momento di raccoglimento personale. Sulla tomba del Principe Vittorio Emanuele, la Principessa Marina ha deposto un fascio di rose bianche, seguito dalla collocazione di un cuscino di fiori rappresentante lo scudo sabaudo.

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Alle ore 15.00, la Famiglia Reale ha fatto il suo ingresso in basilica e ha assistito, unitamente ai numerosissimi convenuti, alla Santa Messa. Alla cerimonia erano presenti numerosi insigniti degli Ordini Dinastici, Delegati e Vicari. Erano altresì presenti molti soci dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, guidati dal presidente  Ugo d’Atri.

Atmosfera mistica e solenne. Superga, oltre a essere un capolavoro architettonico progettato da Filippo Juvarra, custodisce le spoglie di numerosi membri della famiglia reale nella sua cripta reale, un luogo di grande valore storico e simbolico. La cripta, realizzata tra il 1777 e il 1778, accoglie le tombe di re e principi sabaudi, rendendo la Basilica non solo un luogo di culto, ma anche un santuario della memoria dinastica.

Un appuntamento che, oltre a commemorare la figura di Vittorio Emanuele, ha rappresentato anche un’occasione per riaffermare la presenza della famiglia nel panorama storico e culturale italiano. 

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