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Il Piano Olivetti si muove (finalmente): Berruto porta lo sport nella cultura

L'emendamento del deputato Mauro Berruto integra nel Piano Olivetti per la Cultura il valore del movimento, ispirato alla filosofia di Adriano e Camillo Olivetti

Mauro Berruto

Mauro Berruto

La cultura non è solo libri, archivi e biblioteche, ma anche movimento, benessere e partecipazione attiva. Lo sa bene Mauro Berruto, deputato del Partito Democratico e membro della Commissione Cultura della Camera, che ha ottenuto un riconoscimento importante all'interno del Piano Olivetti per la Cultura: il legame storico tra la famiglia Olivetti e la "cultura del movimento".

Sono felice che, su mia proposta, sia stato accolto negli emendamenti al decreto il concetto di riconoscere il legame della famiglia Olivetti con il movimento: Camillo, con il suo amore per la bicicletta, e Adriano, promotore del primo percorso Vita e Salute di cui si ha notizia, nel parco alle spalle della storica fabbrica di mattoni rossi di Ivrea. Qui operai e dipendenti vedevano realizzarsi la concreta utopia della Olivetti di quegli anni, che teneva insieme impresa, dignità del lavoro, cultura e, attraverso la cultura del movimento, welfare" ha dichiarato il parlamentare.

Il Ministro Giuli

Il Ministro Giuli

L'emendamento di Berruto inserisce ufficialmente nel Piano Olivetti il valore del movimento come parte integrante del benessere individuale e collettivo, un concetto che il fondatore di quella che fu una delle più grandi aziende italiane aveva già intuito nel secolo scorso.

Non a caso, proprio pochi giorni fa, nelle aree simbolo del pensiero di Adriano Olivetti, è stata inaugurata la Morenic Sport Commission, la più grande palestra d'Europa a cielo aperto (600 km quadrati) un'iniziativa che punta a valorizzare il legame tra territorio, sport e innovazione sociale. Un segnale che il Canavese non ha dimenticato le sue radici e che la cultura del movimento può essere un tassello fondamentale per il benessere delle comunità locali.

Il Piano Olivetti per la Cultura, promosso dal Ministro della Cultura Alessandro Giuli, prevede un investimento di 30 milioni di euro destinati a potenziare le biblioteche, considerate strumenti chiave per l'educazione e la coesione sociale. Il piano, inoltre, punta al sostegno dell'editoria, alla valorizzazione delle librerie storiche e di prossimità, oltre a un'attenzione particolare per la cooperazione culturale con l'Africa e il Mediterraneo allargato.

Tuttavia, secondo Berruto, il piano ha bisogno di un confronto più approfondito con i territori che porta nel nome.

Inviterò il ministro Giuli e la Commissione Cultura a Ivrea, almeno per conoscere ciò di cui si parla, spesso a sproposito. Con questo mio emendamento, in continuità con la neonata Morenic Sport Commission, si restituisce almeno un minimo di dignità alla visione olivettiana come innovativo sistema di welfare” ha commentato il deputato dem.

Una cultura che non sia solo conservazione, ma anche movimento, innovazione e attenzione al benessere della persona: il Piano Olivetti per la Cultura inizia ad assumere contorni più vicini all'eredità del suo omonimo, andando oltre le pagine dei libri per valorizzare una filosofia di vita che ha reso Ivrea e il Canavese un modello unico al mondo.

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