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29 Gennaio 2025 - 16:16
Obesità: una malattia sottovalutata, non solo una questione di volontà (foto di repertorio)
In Italia, il 50% della popolazione adulta convive con il sovrappeso e 6 milioni di persone (il 12% della popolazione) soffrono di obesità. Tuttavia, perdere peso non è sempre una questione di forza di volontà, ma dipende da meccanismi biologici e ambientali. Per sensibilizzare l’opinione pubblica, la campagna "Perdere peso non dipende solo da te. Il tuo corpo può fare resistenza", promossa da Lilly con il patrocinio dell’associazione pazienti Amici Obesi Onlus, si propone di cambiare la narrazione di questa patologia cronica.
Dal 29 gennaio al 4 febbraio, la stazione Termini ospita "The Impossible Gym", un’installazione immersiva che rappresenta le difficoltà fisiche, biologiche e psicologiche affrontate dalle persone con obesità. L’opera simbolica, attraverso attrezzi da palestra inutilizzabili, mostra come il corpo possa resistere alla perdita di peso, rendendo difficile mantenere i risultati nel tempo. Durante l’evento, i visitatori potranno incontrare medici specialisti, calcolare il proprio Indice di Massa Corporea (BMI) e approfondire le dinamiche di questa malattia multifattoriale.
"L’obesità è il risultato di una modificazione patologica dei meccanismi che regolano fame e sazietà, indipendente dalla volontà della persona", spiega Rocco Barazzoni, presidente della Società Italiana Obesità (SIO). Questi processi neurologici coinvolgono segnali provenienti dal cervello, tessuto adiposo e intestino, oltre a essere influenzati da fattori genetici, endocrini e ambientali. Nonostante queste evidenze, il rapporto "Obesità in Italia. Percezioni, costi e sfide per il futuro" (Ipsos, I-COM, Università del Piemonte Orientale - UPO, 2024) evidenzia che meno della metà degli italiani riconosce l'obesità come una malattia cronica.
"Nessuna persona con obesità è felice della propria condizione", afferma Iris Zani, presidente di Amici Obesi Onlus. "Il paziente avverte sia i limiti fisici e psicologici del proprio corpo, sia le barriere imposte dalla società". Lo stigma sociale rimane uno dei principali ostacoli alla gestione della malattia. Per questo, la campagna vuole rompere gli stereotipi e dare voce ai pazienti.
Testimonial dell’iniziativa è la cantante Noemi, che ha partecipato all’inaugurazione di "The Impossible Gym". "Viviamo in una società dove il giudizio sul corpo è costante e spesso privo di comprensione", ha dichiarato. "È fondamentale riconoscere l’obesità come una patologia, non come una colpa".
Con 23 milioni di italiani in sovrappeso, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha da tempo lanciato l'allarme su un'epidemia globale, denominata "Globesità". Il peso eccessivo è un fattore di rischio per malattie cardiovascolari, diabete e tumori, rendendo necessarie politiche sanitarie coraggiose per contrastarne l’aumento.
Secondo una ricerca Ipsos, più della metà degli italiani considera l'obesità il semplice risultato di cattive abitudini, senza riconoscerla come patologia complessa. Questo perpetua la colpevolizzazione dei pazienti e ostacola un approccio medico adeguato. "Perdere peso non è solo una questione di volontà", concludono gli esperti, "ma dipende da come funziona il nostro corpo".
Testimonial dell’iniziativa è la cantante Noemi, che ha partecipato all’inaugurazione di "The Impossible Gym"
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