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Ivrea finisce su Agorà. Il venerdì uffici chiusi e risparmio record...

La trovata del sindaco Chiantore per tagliare le bollette: smart working per i dipendenti comunali e mezzo milione risparmiato. Ma il venerdì diventa un giorno di letargo per la città

Matteo Chiantore con la giornalista di Agorà

Matteo Chiantore con la giornalista di Agorà

Ad Ivrea si spegne, si chiude, si saluta e… ci si vede lunedì. Non è uno slogan, ma la nuova realtà della città, che ha deciso di affrontare il caro bollette con una mossa tanto semplice quanto drastica: il venerdì, uffici comunali chiusi e dipendenti in smart working. Una trovata che sta facendo discutere e che trasforma Ivrea in una sorta di esperimento sociale – o un set cinematografico, con in sottofondo “Inutile suonare qui, non ti aprirà nessuno”.

La soluzione del venerdì off è stata raccontata questa mattina su Agorà, la trasmissione di Rai 3 condotta da Roberto Inciocchi, dopo una carrellata di numeri allarmanti e analisi sulle bollette impazzite.

“C’è chi è andato troppo avanti. Io chiudo e spengo tutto,” ha ironizzato Inciocchi, lanciando il servizio di Marina Del Vecchio.

Matteo chiantore sul lungodora

I numeri del risparmio

La telecamera si è concentrata sul sindaco Matteo Chiantore, che, passeggiando lungo il Lungodora con piglio deciso, ha illustrato il problema: “A parità di entrate, abbiamo spese che crescono a causa di edifici vecchi…”. Poi, indicando i muri comunali, definiti energivori e con il fascino di un museo industriale, ha spiegato che il peso delle bollette – luce, acqua e gas – stava affondando i conti pubblici.

Ed ecco la soluzione: chiudere tutto il venerdì.

Ufficio Tecnico, Anagrafe e Palazzo Comunale abbassano le serrande, si spengono le luci, l’acqua smette di scorrere e i termosifoni si raffreddano. I dipendenti lavorano da casa (forse), e i numeri sorridono: dai 1.109.574 euro della stagione 2021/2022 a 653 mila euro del 2023/2024. Mezzo milione risparmiato, che verrà reinvestito – promette il sindaco – nei servizi ai cittadini.

Ma cosa succede in città il venerdì?

Nessun permesso di costruzione, niente certificati di residenza, nemmeno un timbro a pagarlo oro. I cittadini si adeguano, con una buona dose di rassegnazione: “Ci vediamo lunedì,” è la frase più gettonata, insieme al tradizionale “arvedze a giobia 'n bot”.

E la fantasia vola. Chissà, magari la politica del risparmio potrebbe estendersi: scuole chiuse, autobus fermi per risparmiare gasolio, mercati annullati. E chi avrà bisogno di fare qualcosa di urgente il venerdì? Beh, forse Ivrea non è la città giusta per chi ha fretta.

Ivrea come esempio da seguire?

Il servizio di Agorà ha messo in evidenza i pro e i contro di questa scelta.

Da un lato, applausi per il risparmio energetico e il coraggio di innovare. Dall’altro qualche perplessità sulle ristrutturazioni di quegli edifici.

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