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24 Gennaio 2025 - 18:12
Matteo Chiantore con la giornalista di Agorà
Ad Ivrea si spegne, si chiude, si saluta e… ci si vede lunedì. Non è uno slogan, ma la nuova realtà della città, che ha deciso di affrontare il caro bollette con una mossa tanto semplice quanto drastica: il venerdì, uffici comunali chiusi e dipendenti in smart working. Una trovata che sta facendo discutere e che trasforma Ivrea in una sorta di esperimento sociale – o un set cinematografico, con in sottofondo “Inutile suonare qui, non ti aprirà nessuno”.
La soluzione del venerdì off è stata raccontata questa mattina su Agorà, la trasmissione di Rai 3 condotta da Roberto Inciocchi, dopo una carrellata di numeri allarmanti e analisi sulle bollette impazzite.
“C’è chi è andato troppo avanti. Io chiudo e spengo tutto,” ha ironizzato Inciocchi, lanciando il servizio di Marina Del Vecchio.
La telecamera si è concentrata sul sindaco Matteo Chiantore, che, passeggiando lungo il Lungodora con piglio deciso, ha illustrato il problema: “A parità di entrate, abbiamo spese che crescono a causa di edifici vecchi…”. Poi, indicando i muri comunali, definiti energivori e con il fascino di un museo industriale, ha spiegato che il peso delle bollette – luce, acqua e gas – stava affondando i conti pubblici.
Ed ecco la soluzione: chiudere tutto il venerdì.
Ufficio Tecnico, Anagrafe e Palazzo Comunale abbassano le serrande, si spengono le luci, l’acqua smette di scorrere e i termosifoni si raffreddano. I dipendenti lavorano da casa (forse), e i numeri sorridono: dai 1.109.574 euro della stagione 2021/2022 a 653 mila euro del 2023/2024. Mezzo milione risparmiato, che verrà reinvestito – promette il sindaco – nei servizi ai cittadini.
Ma cosa succede in città il venerdì?
Nessun permesso di costruzione, niente certificati di residenza, nemmeno un timbro a pagarlo oro. I cittadini si adeguano, con una buona dose di rassegnazione: “Ci vediamo lunedì,” è la frase più gettonata, insieme al tradizionale “arvedze a giobia 'n bot”.
E la fantasia vola. Chissà, magari la politica del risparmio potrebbe estendersi: scuole chiuse, autobus fermi per risparmiare gasolio, mercati annullati. E chi avrà bisogno di fare qualcosa di urgente il venerdì? Beh, forse Ivrea non è la città giusta per chi ha fretta.
Ivrea come esempio da seguire?
Il servizio di Agorà ha messo in evidenza i pro e i contro di questa scelta.
Da un lato, applausi per il risparmio energetico e il coraggio di innovare. Dall’altro qualche perplessità sulle ristrutturazioni di quegli edifici.
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